CR: legge lavoro, i relatori; Franz (5)
(ACON) Trieste, 13 lug - MPB - Secondo il relatore di minoranza
Maurizio Franz (LN) il disegno di legge, pur presentando finalità
condivisibili e aspetti apprezzabili, non è in grado di dare
risposte concrete ed esaurienti al mondo produttivo regionale. Da
qui l'invito alla maggioranza a recepire con spirito di
collaborazione alcuni suggerimenti provenienti da associazioni di
categoria e forze politiche di opposizione. Franz ha inoltre
indicato come il testo vada perfezionato per quanto riguarda gli
strumenti previsti per il raggiungimento degli obiettivi.
Facendo riferimento alle notizie di stampa sui centri di
accoglienza temporanea, alla competizione cinese e alla
discussione sulle misure per fronteggiarla, al ruolo dell'Ue e
alle bocciature date alla Costituzione europea per disegnare lo
scenario generale in cui si innesta il disegno, di legge, Franz
ha insistito sul fatto che esigenze di snellimento burocratico e
di risparmio di risorse pubbliche inducono a non istituire
nuovamente la soppressa Agenzia per l'Impiego (ora rinominata del
lavoro e della formazione professionale), poiché le sue funzioni
possono essere facilmente svolte dalle Province.
Il consigliere del Carroccio ha indicato anche come eccessiva
l'attenzione dimostrata per l'inserimento nel mondo del lavoro di
cittadini stranieri, quando appare necessario dare priorità alle
esigenze dei nostri concittadini per non far venir meno ogni
prospettiva strutturale di ripresa economica.
Significativo poi l'impegno a sostenere le imprese che non
delocalizzano favorendo così l'inserimento dei nostri giovani.
Molta attenzione Franz ha posto sulle le norme dedicate alla
formazione. Accanto alla possibilità, introdotta con un
emendamento, che nelle piccole e medie imprese i datori possano
fungere da tutor, importante sarebbe che le parti sociali
partecipassero in modo attivo e diretto alla formazione che si
svolge in azienda e altrettanto opportuno il diretto
coinvolgimento delle aziende nella predisposizione dei profili
formativi, dei contenuti e delle modalità di erogazione della
formazione.
Sollecitando l'approvazione del Regolamento di attuazione della
riforma Biagi per portare a 29 anni l'età di accesso per
l'apprendistato professionalizzante, per il relatore della Lega
Nord altrettanto urgente risulta disciplinare l'istituto dei
tirocini estivi di orientamento, a cui non è più possibile
ricorrere in assenza di una normativa regionale di attuazione.
(segue)