Rappresentanti associazioni immigrati in Consiglio
(ACON) Trieste, 13 lug - RC - Più di 60 cittadini di 48 Paesi
del mondo, tra bambini, genitori e insegnanti, sono stati
ricevuti in Consiglio regionale dove si stava svolgendo l'esame
del disegno di legge sul lavoro.
A portarli a Trieste da Udine, dove risiedono da anni e molti vi
sono pure nati, è stato il presidente dell'Unione Comunità
Associazioni Immigrati (UCAI), Kandé Youssouph. A riceverli, i
consiglieri dell'Ufficio di Presidenza con l'assessore regionale
all'Immigrazione. Il presidente Alessandro Tesini li ha, poi,
salutati a nome dell'Aula mentre assistevano ad parte della
seduta e ha parlato loro in termini di bisogno di garantire a
tutti i nati in Friuli Venezia Giulia, senza distinguo, la
possibilità di avere un'occupazione.
Il mondo è complicato - ha detto loro l'assessore Roberto Antonaz
- ma noi dobbiamo saper vivere come fratelli e sorelle. Tutti i
testi sacri di tutte le religioni invitano all'amicizia e alla
fratellanza. Mio nonno - gli ha fatto eco una donna di Mali - mi
ha insegnato che esiste una sola religione, anche se ha mille
versioni. Qui siamo e qui vogliamo restare - ha aggiunto
Youssouph. Noi faremo il nostro dovere per una buona
integrazione. Infatti mandiamo a scuola i nostri bambini e
facciamo loro amare e conoscere questa regione. Finora abbiamo
lavorato per noi grandi, da ora lavoreremo per i nostri figli. Lo
Stato deve aiutare le mamme - ha detto una piccola ospite -
perché se le mamme sono felici anche noi bambini lo siamo.
A seguire, moltissime le domande dei presenti, che hanno spaziato
dai giudizi sui Centri di permanenza temporanea al riconoscimento
dei titoli di studio, dall'importanze degli scambi culturali e
dell'aiuto che viene dai mediatori di lingua ai cattivi esempi di
integrazione razziale, come il bambino che si è visto chiedere
dall'insegnante di portare a scuola il permesso di soggiorno del
padre. Ma soprattutto della discriminazione di chi nasce nel
nostro Paese ma, avendo genitori extracomunitari, deve attendere
la maggiore età per avere la cittadinanza italiana.
(foto in e-mail; immagini alle tv)