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CR: legge lavoro, discussione generale (7)

13.07.2005
14:03
(ACON) Trieste, 13 lug - MPB - Igor Canciani (PRC), d'accordo con Blasoni e Franz sul fatto che molta flessibilità è prevista in entrata mentre manca in uscita, ha invitato a guardare agli esempi europei che danno indicazioni in questo senso e ha sottolineato, a fronte di un'impresa che nel nostro Paese quasi mai paga di tasca propria, la necessità di costruire un concetto europeo di responsabilità di impresa. La normativa mostra pezzi più avanzati rispetto ad altre legislazioni, ma in alcuni punti va migliorata.

Per Mauro Travanut (DS) la legge si iscrive in un progetto di società in cui il lavoro non è lasciato al caso, anzi interviene nell'ambito della precarietà e della solitudine delle persone in difficoltà su questo versante. Ricordando la triplicazione dei finanziamenti in questo campo, ha sottolineato il positivo intreccio di interesse tra Regione e Province che hanno congiuntamente lavorato per questo ddl. Ha infine evidenziato il tentativo di superare in qualche modo la legge 30 senza andare in contrasto con una norma a carattere nazionale.

La legge, per Maria Teresa Bassa Poropat (Citt), si configura come un testo unico con principi condivisibili. Pone al centro delle politiche del lavoro più che l'individuo la persona umana, per creare le condizioni di un pieno inserimento, reinserimento e mantenimento delle persone in condizioni di svantaggio, di contrastare il lavoro sommerso e di garantire la sicurezza sul posto di lavoro. Positiva l'attenzione rivolta alla condizione femminile e alle persone disabili e il ruolo della formazione, anche se l'innalzamento dell'obbligo scolastico rimane obiettivo qualificante.

(segue)