AN: Dressi sulla situazione della Ferriera di Servola (TS)
(ACON) Trieste, 13 lug - COM/AB - Sul destino della Ferriera di
Servola (TS) interviene, con una nota, il consigliere regionale
di AN Sergio Dressi, che sintetizza il comportamento della
proprietà con la volontà di fare investimenti minimi a Trieste,
quelli assolutamente non eludibili, e con una politica
industriale del tirare a campare, tanto per sfruttare il momento
favorevole di mercato.
Sarà poi un problema delle istituzioni e del territorio se
all'improvviso, mutate le condizioni, i russi decideranno di
chiudere. Da molto tempo - sottolinea Dressi - sui libri
contabili dello stabilimento di Servola gli ammortamenti di legge
sono a zero e quindi ci si può sganciare senza perdita economica
alcuna, magari guadagnandoci con la vendita del ferro. Al
ripristino ambientale dell'area, poi, ci penseranno le
Istituzioni.
Regione e Sindacati - evidenzia Dressi - sono stati pronti a
individuare come capro espiatorio il Comune e la Provincia,
trascurando di ricordare che il ruolo di coordinare e gestire
tutta l'operazione Ferriera di Servola era stato assegnato dal
Governo all'Amministrazione regionale, non ai due Enti locali.
Tutti pronti, quindi, a lavarsi le mani, e in particolare la
Regione, che con miopia e leggerezza nel giugno del 2003, invece
che proseguire nell'attività di predisposizione di un Accordo di
Programma per la riconversione dell'area e per la conservazione
dei posti di lavoro, preferì affidarsi a uno studio che non ha
prodotto nulla se non fantasie su investimenti tuttora senza nome
e cognome.
Dressi ricorda invece l'intenso lavoro predisposto da lui e dagli
uffici regionali dell'Industria, in perfetto accordo con Enti
pubblici, Associazione industriali, proprietà della Ferriera e
con la tacita e, perché no, collaborativa partecipazione delle
Organizzazioni sindacali, che però è stato buttato al vento.
Quasi tre anni sprecati a cullare illusioni e a trascurare i veri
interessi dei lavoratori e dei cittadini di Servola e Valmaura.
Dressi conclude rivolgendosi a Cosolini, Bertossi e Visentini:
richiama documenti, verbali, relazioni, comunicati stampa, che
testimoniano l'intensa attività programmatoria e produttiva della
Giunta Tondo e dell'assessorato regionale competente. Tutto
materiale - conclude il consigliere di AN - che mette in risalto
la loro responsabilità: quella di aver sottovalutato la gravità
del momento e di aver ignorato l'irreversibilità della
dismissione dell'attività produttiva dello stabilimento di
Servola.