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AN: Dressi sulla situazione della Ferriera di Servola (TS)

13.07.2005
14:14
(ACON) Trieste, 13 lug - COM/AB - Sul destino della Ferriera di Servola (TS) interviene, con una nota, il consigliere regionale di AN Sergio Dressi, che sintetizza il comportamento della proprietà con la volontà di fare investimenti minimi a Trieste, quelli assolutamente non eludibili, e con una politica industriale del tirare a campare, tanto per sfruttare il momento favorevole di mercato.

Sarà poi un problema delle istituzioni e del territorio se all'improvviso, mutate le condizioni, i russi decideranno di chiudere. Da molto tempo - sottolinea Dressi - sui libri contabili dello stabilimento di Servola gli ammortamenti di legge sono a zero e quindi ci si può sganciare senza perdita economica alcuna, magari guadagnandoci con la vendita del ferro. Al ripristino ambientale dell'area, poi, ci penseranno le Istituzioni.

Regione e Sindacati - evidenzia Dressi - sono stati pronti a individuare come capro espiatorio il Comune e la Provincia, trascurando di ricordare che il ruolo di coordinare e gestire tutta l'operazione Ferriera di Servola era stato assegnato dal Governo all'Amministrazione regionale, non ai due Enti locali. Tutti pronti, quindi, a lavarsi le mani, e in particolare la Regione, che con miopia e leggerezza nel giugno del 2003, invece che proseguire nell'attività di predisposizione di un Accordo di Programma per la riconversione dell'area e per la conservazione dei posti di lavoro, preferì affidarsi a uno studio che non ha prodotto nulla se non fantasie su investimenti tuttora senza nome e cognome.

Dressi ricorda invece l'intenso lavoro predisposto da lui e dagli uffici regionali dell'Industria, in perfetto accordo con Enti pubblici, Associazione industriali, proprietà della Ferriera e con la tacita e, perché no, collaborativa partecipazione delle Organizzazioni sindacali, che però è stato buttato al vento. Quasi tre anni sprecati a cullare illusioni e a trascurare i veri interessi dei lavoratori e dei cittadini di Servola e Valmaura.

Dressi conclude rivolgendosi a Cosolini, Bertossi e Visentini: richiama documenti, verbali, relazioni, comunicati stampa, che testimoniano l'intensa attività programmatoria e produttiva della Giunta Tondo e dell'assessorato regionale competente. Tutto materiale - conclude il consigliere di AN - che mette in risalto la loro responsabilità: quella di aver sottovalutato la gravità del momento e di aver ignorato l'irreversibilità della dismissione dell'attività produttiva dello stabilimento di Servola.