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III Comm: asili nido (1)

19.07.2005
12:21
(ACON) Trieste, 19 lug - AB - La III Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Nevio Alzetta (DS), ha avviato il dibattito sul testo di legge sugli asili nido, che è il risultato del lavoro di un Comitato ristretto incaricato di valutare le due proposte di legge in materia sottoscritte, per la maggioranza da Maria Teresa Bassa Poropat (Citt), Bruna Zorzini (PDCI), Tamara Blazina (DS), Alessandro Metz (Verdi), Annamaria Menosso (DS) e Sergio Lupieri (Margh), e per l'opposizione dai consiglieri di Forza Italia Isidoro Gottardo, Massimo Blasoni, Piero Camber e Bruno Marini.

Bassa Poropat - cha ha presieduto il Comitato ristretto - ha dato un giudizio positivo a un testo che ha accolto diversi nuovi contributi, che è stato in gran parte condiviso e che è attento ai diritti dei bambini, al sostegno alle famiglie, alla valorizzazione dei servizi socio-educativi e, più in generale, al sistema educativo integrato dei servizi alla prima infanzia, ispirato ai principi di solidarietà, sussidiarietà, integrazione e partecipazione, rispettoso delle identità individuali, culturali e religiose.

Si sono quindi espressi i consiglieri che hanno partecipato al Comitato ristretto.

Roberto Molinaro (UDC) ha riconosciuto l'utile lavoro svolto e ha messo in evidenza alcuni punti ancora da risolvere: il raccordo del sistema dei servizi con il ruolo della famiglia e con il pluralismo formativo, il modo con cui i servizi per l'infanzia consentiranno la più completa crescita qualitativa dei bambini, il ruolo delle istituzioni, l'utilizzo delle risorse finanziarie.

Per Piero Camber (FI) sono stati introdotti utili miglioramenti, altri lo saranno con gli emendamenti: vincoli urbanistici, diverso uso del termine "autonomia" dei genitori, servizi integrativi e sperimentali, autocertificazione, clausola valutativa. Rimane il nodo di fondo su chi controllerà i controllori, ossia sul fatto che oggi si prevede che il Comune controlli sé stesso.

Alessandra Guerra (LN) ha invece introdotto due elementi di riflessione in vista del dibattito: la parità di accesso ai servizi e quindi ai finanziamenti, la salvaguardia dell'autonomia didattica e dei percorsi educativi.

Per Paolo Ciani (AN), nel testo - frutto di una buona mediazione - rimangono da risolvere ancora alcuni problemi legati soprattutto al ruolo del privato, in quanto l'impostazione che viene data oggi è troppo sbilanciata sul versante pubblico.

Migliorare la qualità dei servizi, obiettivo principale della proposta di legge, per Paolo Menis (Margh) gioverà alla qualità della vita degli adulti.

(segue)

(foto in e-mail; immagini alle tv)