III Comm: asili nido (1)
(ACON) Trieste, 19 lug - AB - La III Commissione del Consiglio
regionale, presieduta da Nevio Alzetta (DS), ha avviato il
dibattito sul testo di legge sugli asili nido, che è il risultato
del lavoro di un Comitato ristretto incaricato di valutare le due
proposte di legge in materia sottoscritte, per la maggioranza da
Maria Teresa Bassa Poropat (Citt), Bruna Zorzini (PDCI), Tamara
Blazina (DS), Alessandro Metz (Verdi), Annamaria Menosso (DS) e
Sergio Lupieri (Margh), e per l'opposizione dai consiglieri di
Forza Italia Isidoro Gottardo, Massimo Blasoni, Piero Camber e
Bruno Marini.
Bassa Poropat - cha ha presieduto il Comitato ristretto - ha dato
un giudizio positivo a un testo che ha accolto diversi nuovi
contributi, che è stato in gran parte condiviso e che è attento
ai diritti dei bambini, al sostegno alle famiglie, alla
valorizzazione dei servizi socio-educativi e, più in generale, al
sistema educativo integrato dei servizi alla prima infanzia,
ispirato ai principi di solidarietà, sussidiarietà, integrazione
e partecipazione, rispettoso delle identità individuali,
culturali e religiose.
Si sono quindi espressi i consiglieri che hanno partecipato al
Comitato ristretto.
Roberto Molinaro (UDC) ha riconosciuto l'utile lavoro svolto e ha
messo in evidenza alcuni punti ancora da risolvere: il raccordo
del sistema dei servizi con il ruolo della famiglia e con il
pluralismo formativo, il modo con cui i servizi per l'infanzia
consentiranno la più completa crescita qualitativa dei bambini,
il ruolo delle istituzioni, l'utilizzo delle risorse finanziarie.
Per Piero Camber (FI) sono stati introdotti utili miglioramenti,
altri lo saranno con gli emendamenti: vincoli urbanistici,
diverso uso del termine "autonomia" dei genitori, servizi
integrativi e sperimentali, autocertificazione, clausola
valutativa. Rimane il nodo di fondo su chi controllerà i
controllori, ossia sul fatto che oggi si prevede che il Comune
controlli sé stesso.
Alessandra Guerra (LN) ha invece introdotto due elementi di
riflessione in vista del dibattito: la parità di accesso ai
servizi e quindi ai finanziamenti, la salvaguardia dell'autonomia
didattica e dei percorsi educativi.
Per Paolo Ciani (AN), nel testo - frutto di una buona mediazione
- rimangono da risolvere ancora alcuni problemi legati
soprattutto al ruolo del privato, in quanto l'impostazione che
viene data oggi è troppo sbilanciata sul versante pubblico.
Migliorare la qualità dei servizi, obiettivo principale della
proposta di legge, per Paolo Menis (Margh) gioverà alla qualità
della vita degli adulti.
(segue)
(foto in e-mail; immagini alle tv)