UDC: Molinaro, critiche a legge su asili nido
(ACON) Trieste, 19 lug - COM/AB - "Un inadeguato ruolo per
Comuni, Province e Regione e un utilizzo sbagliato delle maggiori
risorse finanziarie non consentiranno né un ampliamento della
rete dei servizi per la prima infanzia, e in particolare degli
asili nido, né migliori condizioni di accessibilità agli stessi
da parte delle famiglie: da ciò il voto contrario dell'UDC sul
provvedimento, anche se numerosi emendamenti migliorativi
proposti sono stati accolti."
Commenta così il capogruppo UDC Roberto Molinaro il voto
contrario espresso in Commissione sulla nuova legge regionale in
materia di sistema integrato dei servizi per la prima infanzia.
"Si è fatto sicuramente un passo avanti rispetto alla situazione
attuale, con una considerazione paritaria dei servizi offerti dal
pubblico, dal privato sociale e dai privati - precisa il
capogruppo UDC - con una definizione di un sistema integrato che
si affianca alle responsabilità educative delle famiglie".
"Ma forti perplessità desta il ruolo delineato per le istituzioni
nell'attuazione del nuovo sistema - ribadisce l'esponente
centrista - con i Comuni che avranno il compito di essere
controllori e controllati per i servizi gestiti direttamente, con
le Province senza alcun ruolo di promozione e programmazione
nell'area vasta e con la Regione che, nonostante le infinite
dichiarazioni in senso contrario, continuerà a tenersi ben
strette tutte le funzioni amministrative, senza alcuna
devoluzione".
"Le maggiori risorse finanziarie disponibili, peraltro ancora
non quantificate, sono utilizzate in maniera sbagliata, perché
potranno ottenere la contribuzione per l'abbattimento delle rette
solo le famiglie che sceglieranno asili nido e servizi pubblici o
convenzionati - spiega il consigliere UDC - mentre il privato
sociale e i privati che si saranno impegnati a rispettare i
severi criteri di accreditamento, dovranno contare solo sulla
disponibilità finanziaria. Così come fuori del tempo è la linea
di spesa, per il sostegno al finanziamento dei soli asili nido
comunali, un passo indietro, ideologicamente voluto, rispetto
alla condizione attuale d'intervento".
"Se a tutto questo aggiungiamo le nuove procedure burocratiche
per il passaggio dalla situazione attuale al nuovo sistema -
conclude Molinaro - dobbiamo prendere amaramente atto che le
nuove scelte del presidente Illy e della sua variopinta
maggioranza, ancora una volta prigioniera delle sinistre del
momento, non avranno alcun effetto sulla estensione dei servizi a
più bambine e bambini e ben pochi saranno i benefici a
disposizione delle famiglie".