UDC: Molinaro su asili nido
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/MPB - Il diritto di scelta e
l'autonomia educativa delle famiglie devono essere concretizzati
dall'erogazione di contributi per l'abbattimento delle rette e
nessuna discriminazione nel sostegno alla gestione può essere
fatta tra asili nido comunali, del privato sociale e privati.
Sintetizza così il capogruppo UDC in Consiglio regionale Roberto
Molinaro la finalità di numerose modifiche emendative che si
accinge a presentare, quale relatore di minoranza, sul testo
della legge sul sistema educativo integrato per la prima
infanzia, approvato in Commissione dai soli voti di Intesa
Democratica e che martedì mattina approderà all'Aula. "Le risorse
economiche, ancorché da quantificare, sono il motore per
l'attuazione del nuovo sistema di servizi ma devono essere spese
in coerenza con le finalità che si vogliono perseguire -precisa
l'esponente centrista - perché su più servizi, più qualità e più
facilità di accesso per le famiglie sono finalità che
condividiamo. Dobbiamo però denunciare che le linee di spesa
previste sono doppiamente discriminatorie e non perseguono tale
prospettiva -spiega il consigliere UDC - poiché riservare
l'obiettivo delle rette alle sole strutture convenzionate limita
la libertà di scelta educativa della famiglia mentre prevedere il
sostegno per la gestione solo per gli asili nido comunali
rappresenta un passo ideologico che riporta indietro una
situazione positiva cresciuta in questi ultimi dieci anni e
soprattutto penalizza quelle strutture del privato sociale e
private, che in virtù della convenzione, devono pagare rette in
relazione alle condizioni socio-economiche delle famiglie e con
tutela delle fasce sociali. Queste palesi discriminazioni sono
controproducenti anche per l'ampliamento di questi servizi e per
la loro crescente qualitativa - conclude l'esponente regionale
centrista- e quindi noi proporremo l'estensione della concessione
dei contributi alle famiglie per l'abbattimento delle rette di
tutte le strutture accreditate nel sistema e l'erogazione del
sostegno di gestione a tutte strutture pubbliche, del privato
sociale e private convenzionate con il comune. Solo così avremo
servizi più qualificati, ai quali le famiglie potranno accedere a
condizioni migliori di quelle attuali, poiché in Friuli Venezia
Giulia si pagano rette tra le più alte d'Italia".