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UDC: Molinaro su asili nido

25.07.2005
19:49
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/MPB - Il diritto di scelta e l'autonomia educativa delle famiglie devono essere concretizzati dall'erogazione di contributi per l'abbattimento delle rette e nessuna discriminazione nel sostegno alla gestione può essere fatta tra asili nido comunali, del privato sociale e privati. Sintetizza così il capogruppo UDC in Consiglio regionale Roberto Molinaro la finalità di numerose modifiche emendative che si accinge a presentare, quale relatore di minoranza, sul testo della legge sul sistema educativo integrato per la prima infanzia, approvato in Commissione dai soli voti di Intesa Democratica e che martedì mattina approderà all'Aula. "Le risorse economiche, ancorché da quantificare, sono il motore per l'attuazione del nuovo sistema di servizi ma devono essere spese in coerenza con le finalità che si vogliono perseguire -precisa l'esponente centrista - perché su più servizi, più qualità e più facilità di accesso per le famiglie sono finalità che condividiamo. Dobbiamo però denunciare che le linee di spesa previste sono doppiamente discriminatorie e non perseguono tale prospettiva -spiega il consigliere UDC - poiché riservare l'obiettivo delle rette alle sole strutture convenzionate limita la libertà di scelta educativa della famiglia mentre prevedere il sostegno per la gestione solo per gli asili nido comunali rappresenta un passo ideologico che riporta indietro una situazione positiva cresciuta in questi ultimi dieci anni e soprattutto penalizza quelle strutture del privato sociale e private, che in virtù della convenzione, devono pagare rette in relazione alle condizioni socio-economiche delle famiglie e con tutela delle fasce sociali. Queste palesi discriminazioni sono controproducenti anche per l'ampliamento di questi servizi e per la loro crescente qualitativa - conclude l'esponente regionale centrista- e quindi noi proporremo l'estensione della concessione dei contributi alle famiglie per l'abbattimento delle rette di tutte le strutture accreditate nel sistema e l'erogazione del sostegno di gestione a tutte strutture pubbliche, del privato sociale e private convenzionate con il comune. Solo così avremo servizi più qualificati, ai quali le famiglie potranno accedere a condizioni migliori di quelle attuali, poiché in Friuli Venezia Giulia si pagano rette tra le più alte d'Italia".