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CR: pdl asili nido, concluso dibattitop generale (8)

26.07.2005
14:11
(ACON) Trieste, 26 lug - MPB - Per Patrizia Della Pietra (DS) la proposta si pone l'ambizioso traguardo di superare le criticità, andando oltre il non più attuale modello dei servizi assistenziali e puntando invece sugli aspetti educativi e promuovendo la genitorialità. Non si tratta poi di una legge di genere come confermano i molti contributi maschili che hanno affiancato la grande presenza di rappresentanze femminili nel lavoro preparatorio.

Questa legge va a favorire l'incontro tra lavoro e famiglia e aiuta le coppie e le donne a conciliare le scelte lavorative con quelle riproduttive - ha affermato Alessandra Battellino (IpR) sottolineando che mettere al mondo un figlio non deve diventare un lusso per ricchi ed evidenziando l'atteggiamento positivo delle madri, oggi, nei confronti dei servizi per l'infanzia. Positivo il giudizio sulla clausola valutativa e sul notevole anche se non sufficiente impegno finanziario.

Tamara Blazina (DS) ha evidenziato che l'iter di questa legge va di pari passo con l'iter parlamentare iniziato dalla proposta di legge di iniziativa popolare nota come Legge 06: una contemporaneità casuale ma significativa che indica come venga colto il cambiamento culturale del valore dell'infanzia. Un sistema di servizi integrati è a favore dei bambini, anche per la loro socializzazione, delle donne che lavorano, dei genitori affinché vivano appieno la genitorialità, ha detto ancora sottolineando il ruolo dei comuni come soggetto principale nelle fasi di programmazione e di valutazione.

Mirko Spacapan (Margh) ha posto l'accento sulla differenziane linguistica che caratterizza la popolazione infantile della nostra regione. Una ricchezza che impone però di garantire l'educazione, anche in questa fase, nella madrelingua - ha detto sollecitando l'inserimento nella legge di un riferimento anche alle minoranze linguistiche, se si vuole fare effettivamente integrazione.

Con questa legge si rafforzerà il processo di inclusione sociale dei nostri cittadini più piccoli - ha detto Paolo Menis (Margh), ricordando che nella legge sono indicate con chiarezza le peculiarità dei diversi servizi ed enfatizzate le funzioni e i profili professionali degli operatori, ma sottolineando che la crisi congiunturale costringerà a casa molte donne che ora lavorano.

E sulla disoccupazione femminile e il ritorno della donna in famiglia è intervenuto anche Adriano Ritossa (AN). E se la legge prende atto di determinate situazioni e cerca di dare risposte, occorre che questa maggioranza non dimentichi il mondo del lavoro facendo sì che l'impresa e l'industria, e non soltanto i servizi, siano una realtà del nostro territorio. La perdita continuativa e in prospettiva di posti di lavoro imporrà di rivedere questa legge, settoriale ed i nicchia, poiché si fonda su presupposti e parametri non più fissi ma variabili.

Tre gli obiettivi fondanti che il testo si pone e rispetta, secondo l'assessore Ezio Beltrame: integrazione, qualità e quantità. Puntare a una rete di servizi integrati autentica, in una integrazione tra gestori pubblici e privati considerando la grande differenziazione di proposte esistente nel privat. C'è dunque un mix di offerta da far diventare flessibile, con l'indirizzo della Regione, valorizzando il ruolo dei comuni, per fare della programmazione attuattiva. Potrà inoltre essere valorizzato il ruolo degli enti intermedi, riempiendo di significato compiti quali monitoraggio e coordinamento. La qualità, poi, anche come trasparenza, per dare diritti uguali ai bambini: non certo una qualità intesa in maniera burocratica ma da costruire sul campo e in questo la strada dell'accreditamento è per l'assessore l'unica possibile. Sul piano della quantità, occorrono certo più servizi e raddoppiare la rete attuale e ciò impone, più che fondi di investimento, aiuti alle famiglie perché vi possano accedere. In questo senso passaggi significativi sono l'abbattimento delle rette (strumento importante per la coesione sociale che deve andare a favore di tutte le famiglie), gli interventi per ampliare la platea delle famiglie richiedenti i servizi, il sostegno ai servizi integrativi e sperimentali.

I lavori riprendono alle ore 14.30

(segue)