CR: pdl asili nido, concluso dibattitop generale (8)
(ACON) Trieste, 26 lug - MPB - Per Patrizia Della Pietra (DS)
la proposta si pone l'ambizioso traguardo di superare le
criticità, andando oltre il non più attuale modello dei servizi
assistenziali e puntando invece sugli aspetti educativi e
promuovendo la genitorialità. Non si tratta poi di una legge di
genere come confermano i molti contributi maschili che hanno
affiancato la grande presenza di rappresentanze femminili nel
lavoro preparatorio.
Questa legge va a favorire l'incontro tra lavoro e famiglia e
aiuta le coppie e le donne a conciliare le scelte lavorative con
quelle riproduttive - ha affermato Alessandra Battellino (IpR)
sottolineando che mettere al mondo un figlio non deve diventare
un lusso per ricchi ed evidenziando l'atteggiamento positivo
delle madri, oggi, nei confronti dei servizi per l'infanzia.
Positivo il giudizio sulla clausola valutativa e sul notevole
anche se non sufficiente impegno finanziario.
Tamara Blazina (DS) ha evidenziato che l'iter di questa legge va
di pari passo con l'iter parlamentare iniziato dalla proposta di
legge di iniziativa popolare nota come Legge 06: una
contemporaneità casuale ma significativa che indica come venga
colto il cambiamento culturale del valore dell'infanzia. Un
sistema di servizi integrati è a favore dei bambini, anche per
la loro socializzazione, delle donne che lavorano, dei genitori
affinché vivano appieno la genitorialità, ha detto ancora
sottolineando il ruolo dei comuni come soggetto principale nelle
fasi di programmazione e di valutazione.
Mirko Spacapan (Margh) ha posto l'accento sulla differenziane
linguistica che caratterizza la popolazione infantile della
nostra regione. Una ricchezza che impone però di garantire
l'educazione, anche in questa fase, nella madrelingua - ha detto
sollecitando l'inserimento nella legge di un riferimento anche
alle minoranze linguistiche, se si vuole fare effettivamente
integrazione.
Con questa legge si rafforzerà il processo di inclusione sociale
dei nostri cittadini più piccoli - ha detto Paolo Menis (Margh),
ricordando che nella legge sono indicate con chiarezza le
peculiarità dei diversi servizi ed enfatizzate le funzioni e i
profili professionali degli operatori, ma sottolineando che la
crisi congiunturale costringerà a casa molte donne che ora
lavorano.
E sulla disoccupazione femminile e il ritorno della donna in
famiglia è intervenuto anche Adriano Ritossa (AN). E se la legge
prende atto di determinate situazioni e cerca di dare risposte,
occorre che questa maggioranza non dimentichi il mondo del lavoro
facendo sì che l'impresa e l'industria, e non soltanto i servizi,
siano una realtà del nostro territorio. La perdita continuativa e
in prospettiva di posti di lavoro imporrà di rivedere questa
legge, settoriale ed i nicchia, poiché si fonda su presupposti e
parametri non più fissi ma variabili.
Tre gli obiettivi fondanti che il testo si pone e rispetta,
secondo l'assessore Ezio Beltrame: integrazione, qualità e
quantità.
Puntare a una rete di servizi integrati autentica, in una
integrazione tra gestori pubblici e privati considerando la
grande differenziazione di proposte esistente nel privat. C'è
dunque un mix di offerta da far diventare flessibile, con
l'indirizzo della Regione, valorizzando il ruolo dei comuni, per
fare della programmazione attuattiva.
Potrà inoltre essere valorizzato il ruolo degli enti intermedi,
riempiendo di significato compiti quali monitoraggio e
coordinamento.
La qualità, poi, anche come trasparenza, per dare diritti uguali
ai bambini: non certo una qualità intesa in maniera burocratica
ma da costruire sul campo e in questo la strada
dell'accreditamento è per l'assessore l'unica possibile. Sul
piano della quantità, occorrono certo più servizi e raddoppiare
la rete attuale e ciò impone, più che fondi di investimento,
aiuti alle famiglie perché vi possano accedere. In questo senso
passaggi significativi sono l'abbattimento delle rette (strumento
importante per la coesione sociale che deve andare a favore di
tutte le famiglie), gli interventi per ampliare la platea delle
famiglie richiedenti i servizi, il sostegno ai servizi
integrativi e sperimentali.
I lavori riprendono alle ore 14.30
(segue)