CR: pdl asili nido, approvati articoli fino al 24 (11)
(ACON) Trieste, 26 lug - MPB - Approvati gli articoli dal 10
al 13, inerenti l'attività rispettivamente dei Comuni, delle
Province, delle Aziende per i servizi sanitari e della Regione,
l'Aula ha affrontato l'esame dell'articolo 14 riguardante
l'istituzione del Fondo per l'abbattimento delle rette a carico
delle famiglie per l'accesso ai servizi erogati da soggetti
pubblici e soggetti privati convenzionati, corredato da diversi
emendamenti che in seguito al dibattito hanno trovato sintesi in
un emendamento nuovo a firma di Molinaro (UDC), Blasoni (FI) e
Bassa Poropat (Citt) a cui ha aderito anche la Giunta regionale.
Tale emendamento riguarda un aspetto su cui molto si è insistito
e sostituisce l'iniziale locuzione "e da soggetti privati
convenzionati" con la formula "e da soggetti del privato sociale
e privati accreditati".
Emendamento sostitutivo per l'art. 15, riguardante i contributi
per la gestione dei nidi d'infanzia comunali, proposto dalla
Giunta con un subemendamento di Molinaro che introduce anche qui
il riferimento, accanto ai privati, al privato sociale. Nella
nuova versione, per sostenere la gestione di nidi d'infanzia
pubblici, del privato sociale e privati accreditati in
convenzione, il regolamento per la ripartizione del Fondo sociale
regionale di parte corrente stabilisce criteri e modalità per la
concessione di contributi a favore dei comuni.
Introdotto con emendamento giuntale anche un articolo 15 bis
inerente il Fondo per le spese di investimento, per sostenere la
realizzazione di una adeguata rete di servizi socio-educativi per
la prima infanzia, nonché per migliorare e adeguare i nidi di
infanzia esistenti.
Veloce la discussione e l'approvazione degli articoli dal 16 al
24 inerenti il Comitato di coordinamento pedagogico e
organizzativo, l'autorizzazione al funzionamento, la revoca
dell'autorizzazione, l'accreditamento, la localizzazione dei
servizi alla prima infanzia, le caratteristiche strutturali, le
assicurazioni, il personale e i compiti di esso.
Un emendamento presentato dal Guerra (LN) per l'istituzione del
Registro degli educatori familiari non è stato accolto come tale
ma da parte della relatrice Bassa Poropat e dell'assessore
Beltrame è stata espressa la disponibilità di demandare, con
strumento amministrativo, questo compito ai Comuni.
(segue)