CR: approvata legge asili nido; dichiarazioni (12)
(ACON) Trieste, 26 lug - MPB - La legge sugli asili nido è
stata approvata con il voto favorevole della maggioranza.
Contraria la Casa delle libertà. Astenuti Panontin e Salvador
(GM).
Approvati velocemente gli ultimi articoli (il 25 sul
coordinamento pedagogico del sistema educativo integrato, il 26
sul rapporto numerico tra personale e bambini, il 27 riguardante
la clausola valutativa, il 28 sulle norme transitorie, il 29
sulle abrogazioni, un'ulteriore dibattito si è sviluppato su due
emendamenti aggiuntivi per l'istituzione di un articolo 29 bis,
sulle destinazioni transitorie delle risorse finanziarie per gli
investimenti, uno presentato dalla Giunta e uno da Molinaro
(UDC), e fatto poi proprio da Alzetta (DS) dopo che il proponente
lo aveva ritirato.
Prima del voto le dichiarazioni.
Per Ciani (AN) le modifiche apportate hanno migliorato la legge,
segno che il confronto ha portato dei risultati anche se si
poteva fare di più se ci fosse stata meno fretta. Non
soddisfazione totale quindi e il voto contrario di AN vuole
essere di stimolo alla maggioranza per lavorare nel confronto e
trovare sinergie importanti.
Annunciando il voto favorevole dei DS Annamaria Menosso (DS)
aveva sottolineato che con la legge si è voluto dare valore al
percorso educativo, al principio che gli standard siano omogenei,
che le opportunità siano per tutti: abbiamo voluto mettere i
bambini e le bambine al centro dell'attenzione.
Molte prese di posizione di carattere politico e non tecnico
della maggioranza sono state smussate e la nostra azione - per
Alessandra Guerra (LN)- è stata rivolta a una parità scolastica
che per noi è riconoscimento istituzionale e di principio prima
che atto tecnico. Principio che significa possibilità di
accedere liberamente a qualsiasi scuola di ogni ordine e grado
dalle elementari in su e che ora si apre anche alla prima
infanzia. La vera nostra scommessa era quella di ottenere
risultati di parità non solo economica ma anche ideologica
riconoscendo pari dignità alla offerta privata: per questo il
voto contrario della Lega.
Bruna Zorzini (PDCI) ha sottolineato le forme flessibili
introdotte dalla legge e ha giudicato un buon lavoro quello fin
qui fatto: ora sta nei regolamenti dare gambe a queste
previsioni.
Piero Camper (FI) ha evidenziato che sono state ottenute
migliorie nella parificazione tra pubblico e privato, ma la legge
impone nuovi standard, parametri e indirizzi educativi per cui
gli asili liberi o chiuderanno o dovranno adeguarsi.
Il percorso fatto - per Molinaro (UDC) - ci ha portato a fare
molti passi avanti. Uno degli obiettivi che avevano era quello di
realizzare un'effettiva parità tra pubblico, privato sociale e
privati. Superata anche l'inadeguatezza nelle linee di spesa.
Tuttavia le opposizioni hanno avuto tutto dal punto di vista
economico e nulla dal punto di vista delle scelte. Manca il ruolo
delle Province e quello del coordinamento pedagogico è affrontato
in modo insufficiente. Non ci sono novità finanziarie, e per
l'abbattimento delle rette dovremo aspettare dicembre. Si poteva
fare meglio e per questo per adesso resta il nostro voto
contrario.
Maria Teresa Bassa Poropat (Citt), dichiarandosi sorpresa dei
riconoscimenti accompagnati però da annunci di voto contrario, ha
sottolineato che la filosofia della legge non è modificata, al di
là della parte finanziaria che era carente. Il valore di questa
legge non si gioca però intorno ai finanziamenti: essa ha il
merito di essere un testo unico, di parlare di integrazione e di
privato accreditato. Contraddittorio poi parlare di un sistema
integrato e rivendicare autonomia: i servizi pubblici e privati
se vogliono dare un qualità devono mettersi in rete.
L'assessore Ezio Beltrame ha ribadito che questa è una legge
quadro di riferimento in cui si dice chiaramente cosa fanno
Regione, Comuni e Province e che fa tesoro di leggi passate
superando la frammentarietà il che però non significa dirigismo.
L'accreditamento affronta il parametro qualità e l'abbattimento
delle rette diventa strumento fondamentale. Il fondo sociale è
incrementato, i nidi aziendali sono decollati e complessivamente
sono impegnati circa otto milioni di euro.
(fine)