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CR: pdl edilizia sostenibile (1)

27.07.2005
10:34
(ACON) Trieste, 27 lug - RC - Al relatore di maggioranza, Uberto Fortuna Drossi (Citt), il compito di iniziare i lavori odierni del Consiglio regionale - presidente Alessandro Tesini - spiegando la proposta di legge sull'edilizia sostenibile, ovvero volta a dimostrare che qualità dell'abitare e sostenibilità ambientale sono concetti fortemente correlati.

L'indiscussa priorità attribuita al problema del contenimento dei costi e della riduzione dei tempi di esecuzione - ha così detto il consigliere - ha posto in secondo piano le problematiche connesse alla salute e al benessere. Per attualizzare gli aspetti positivi di una più che millenaria cultura del costruire, senza voler proporre un utopico ritorno al passato, è fondamentale riaffermare una concezione degli edifici quali organismi viventi che devono saper armonicamente combinare al proprio interno luce, calore e ventilazione.

Uno degli aspetti fondamentali è evitare che l'effetto schermatura di materiali particolarmente compatti (calcestruzzo, lamiere d'alluminio, guaine bituminose o in PVC, etc) alteri o indebolisca il campo di radiazione elettromagnetica naturale. Gli effetti benefici delle radiazioni sembrano essere connessi al fatto che esse sono caratterizzate da fasci di microonde con frequenze oscillanti attorno ai 3.000 MegaHertz. In ambienti fortemente schermati, l'intensità di queste frequenze si riduce notevolmente mentre si accresce quella delle alte frequenze biologicamente sfavorevoli. Particolarmente critica appare, da questo punto di vista, la situazione dei fabbricati pluripiano con solai pieni in cemento armato.

L'energia solare - ancora Fortuna Drossi - è estremamente variabile in ragione della latitudine e dalle situazioni climatiche. Alle nostre latitudini, su un metro quadrato di superficie arrivano mediamente, ogni anno, circa un milione di chilocalorie (pari a più di 100 chili di prodotti petroliferi bruciati). In una città come Trieste, posta a circa 45 gradi di latitudine Nord, i valori medi giornalieri dell'insolazione sul piano orizzontale passano dalle 600 Kcal/mq di dicembre alle 4.330 Kcal/mq di luglio. Per realizzare "case solari" non vi è dunque solo il problema di affinare gli strumenti atti alla captazione delle radiazioni luminose, ma anche quello di riuscire a regolare, nelle diverse stagioni e nelle diverse ore della giornata, i flussi di energia termica tra interno ed esterno.

La Legge in esame si presenta "in progress", però mette alcuni paletti indispensabili ad un contesto legislativo e amministrativo coerente. L'articolo 2 definisce il concetto di bioedilizia e il 3 le caratteristiche generali dei materiali da costruzione: la questione della legittimità di chi certifica è stata risolta definendo per legge i criteri di selezione, lasciando al mercato il compito di regolarsi e proporsi.

L'art. 4 sostiene che gli elementi costruttivi presenti negli edifici storici e nell'edilizia tradizionale sono paragonati all'architettura ecologica e quindi vanno preservati, il numero 5 impone che negli edifici di nuova costruzione sia obbligatorio usare le acque piovane per gli scarichi sanitari e per altri usi compatibili.

Con l'articolo 6 si definisce un Protocollo che costituirà priorità in tutti i finanziamenti regionali di acquisto, costruzione e/o ristrutturazione di edifici pubblici o privati, compresa l'edilizia sovvenzionata, convenzionata e agevolata.

Con il 7 si promuove la formazione attraverso corsi di aggiornamento rivolti agli Enti Locali, alle imprese e ai liberi professionisti, invece il 10 promuove lo sviluppo eco-sostenibile nel settore dell'edilizia residenziale pubblica assegnando alle ATER una quota non inferiore al 15% dei fondi disponibili al momento del riparto. Con l'art. 11, i Comuni possono permettere lo scomputo dei volumi delle murature perimetrali se l'edificio è realizzato secondo il principio di risparmio energetico.

(immagini e interviste alle tv) (segue)