News


CR: approvata norma stralcio su lavoro (7)

27.07.2005
18:21
ACON) Trieste, 27 lug -MPB - La norma stralcio sul lavoro "Norme in materia di comparto unico del pubblico impiego regionale e locale, nonché di accesso all'impiego regionale" è stata approvata con 26 voti favorevoli della maggioranza, 12 voti contrari di Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord e di Maurizio Salvador (GM). Nessuno voto di astensione.

Il testo base di tre articoli (il primo relativo al Comparto unico del pubblico impiego regionale e locale; il secondo concernente la modifica all'art.128 della legge regionale 13 del 1998 concernente l'Agenzia regionale per la rappresentanza negoziale sindacale in base al quale si prevede che l'ARERAN sia supportata da personale anche di categoria dirigenziale messo a disposizione da altre pubbliche amministrazioni; il terzo riguardante la modifica dell'art.22 della legge regionale 18 del 1996 in materia di accesso all'impiego regionale che consente al personale regionale che partecipa ai concorsi pubblici con riserva di posti di non essere oggetto di preselezione) è stato corredato di un ulteriore articolo introdotto con un emendamento aggiuntivo della giunta inerente la norma transitoria. Il relatore di maggioranza Renzo Petris (DS), spiegando la genesi del provvedimento, ha definito utile il passaggio in Commissione e produttive le audizioni che hanno confermato l'importanza di questa legge perché si è arrivati finalmente al dunque del Comparto unico. Se ci sono stati segnali di non condivisione rispetto alla norma transitoria, nessuno ha messo in discussione la norma a regime.

Comparto unico che deve decollare entro il 2006, ha detto poi anche il consigliere Igor Canciani(PRC) sostenendo la legge nele dichiarazioni di voto.

Per Roberto Asquini (FI), primo relatore di minoranza, perché il testo sia accettabile occorre coordinare la sottoscrizione del contratto con l'avvio delle procedure per l'elezione delle RSU. Vogliamo solo che il processo sia avviato al fine di garantire una corretta rappresentanza anche se non si intende entrare nella definizione tecnica delle procedure o nella materia della contrattazione. Il non accoglimento di tale norma - come poi è avvenuto - comporta un irrigidimento della nostra posizione perché saremmo indotti a pensare che ciò è per favorire una componente sindacale rispetto ad altre.

Per l'altro relatore di minoranza Paolo Ciani (AN), il Comparto unico si avrà quando il datore di lavoro - Regione, Province, Comuni - daranno all'ARERAN uniche direttive e unica contrattazione. L'attuazione del Comparto unico si sta verificando come una grande farsa perché a oggi agli enti non abbiamo delegato alcuna funzione e perché non è concepibile il 20% in più di stipendi rispetto ai dipendenti delle altre Regioni, Province e Comuni. Piuttosto che arrivare a un comparto unico con molti problemi, sarebbe meglio andare a una proroga, secondo Ciani che ha espresso anche disaccordo sulla costituzione provvisoria della rappresentanza dell'ARERAN.

Cristiano Degano( Margh) ha ricordato le posizioni sindacali espresse nelle audizioni, sottolineando che è noto il malessere del personale regionale rispetto alla vicenda. Ma anche sottolineato che esse già ragionano in termini di Comparto unico e che intendendo procedere quanto prima all'elezione delle RSU.

L'assessore all'organizzazione e personale Gianni Pecol Cominotto ha ricordato che si sono date più definizioni di Comparto unico e che esso è il prodotto di ciò che la legge 13 del novembre 1998 ha istituito e, dopo aver attraversato legislature e maggioranze diverse quella norma approda oggi al suo termine, indicandolo nel 31 dicembre 2005. Il Comparto unico è realtà, da sempre, in tutte le altre regioni italiane dove si applica il contratto dei dipendenti degli enti locali regionali. Le Regioni si diversificano dagli Enti locali nelle contrattazioni di secondo livello, e non di primo livello che prevede norme di mobilità interne al Comparto unico nazionale. Il disegno di trasferimento agli enti più vicini ai cittadini del maggior numero di funzioni possibili ha bisogno di mobilità interna ad un Comparto unico, ha bisogno che le risorse che dovranno essere impiegate in quella direzione abbiano condizioni contrattuali di garanzia e anche di mobilità. Il Comparto unico è un investimento ed è funzionale alla realizzazione dell'altra riforma. Non è vero, poi, che la legge approvata da questo Consiglio sul lavoro preveda il trasferimento d'ufficio del personale e quella mobilità, l'abbiamo detto tante volte , avverrà con le modalità e le regole che saranno previste dal contratto del Comparto unico del personale. E' vero che il Comparto unico si realizzerà quando verranno date all'ARERAN uniche direttive da parte di tutte le parti datoriali, Regione e Enti locali, ma a tutt'oggi non esiste la regola che stabilisce con chi l'ARERAN negozi le direttive uniche. La norma odierna stabilisce proprio questo. La quadriennalità della contrattualità deve essere negoziata da una rappresentatività misurata all'ultimo giorno di scadenza della quadriennalità precedente, per non variare la rappresentatività durante il quadriennio. La norma transitoria, che tratta le code contrattuali non cambia la rappresentatività. Infine, è stato predisposto il protocollo delle regole per la definizione delle RSU. Oggi manca l'intesa sulla data di convocazione dei "comizi elettorali" e le norme sono quelle dell'accordo collettivo quadro nazionale del 1998 secondo il quale le elezioni delle RSU sono materia di iniziativa sindacale e l'ARERANL' è già autorizzata a firmare tale protocollo. Ci si impegnerà a far sì che ciò avvenga entro quest'anno.