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CR: ddl semplificazione igiene sanità, relat. minoranza (4)

28.07.2005
11:42
(ACON ) Trieste , 28 lug MPB - Per il primo relatore di minoranza Roberto Molinaro (UDC) il disegno di legge è largamente condivisibile nei suoi contenuti. Di rilevo le norme semplificative al Capo I che andrebbero completate con l'eliminazione di ulteriori adempimenti burocratici sanitari, rivelatisi inulti per la tutela dell'igiene e delle condizioni di salubrità nei luoghi di lavoro. Necessarie, poi, le norme che completano la legislazione regionale in vigore in materia sanitaria e sociale e tra queste vanno considerate in particolare le disposizioni modificative e integrative della legge 22 del 2001 concernente la disciplina regionale in materia di sorveglianza, prevenzione e informazione delle situazioni da rischio amianto. Da riconsiderare anche le norme modificative relative agli interventi di sostegno economico alle famiglie che si avvalgono di personale addetto all'assistenza familiare. Infine, fra le modificazioni, per Molinaro, va inserita anche una disposizione relativa ai compensi dei componenti le commissioni mediche operanti presso le singole aziende sanitarie per superare la differenziazione prevista tra segretari delle commissioni e gli altri componenti.

Massimo Blasoni (FI), secondo relatore di minoranza,ricordando il voto di astensione espresso in Commissione dalla Casa delle Libertà Forza e auspicando miglioramenti dal Consiglio regionale, ha evidenziato alcuni aspetti "bipartisan" della legge da salutare con favore, pur sottolineando che qualche perplessità rimane. Positiva la bocciatura all'unanimità, su proposta di Forza Italia, dell'emendamento che avrebbe individuato tre nuovi direttori a cui riconoscere il trattamento di direttori amministrativi delle Aziende sanitari e con un esborso complessivo per le finanze regionali di quasi 300 mila euro l'anno. E positivi anche lo stralcio dell'articolo riguardante i pazienti affetti da morbo celiaco, il fatto che il provvedimento affronti la questione delle badanti. Perplessità permangono riguardo al fatto che gli statuti delle aziende debbano definire i criteri e le modalità delle indennità e dei gettoni di presenza spettanti agli amministratori, e alla modifica alle procedure per l'intesa Regione-Conferenza dei sindaci in ordine alla definizione del mandato da assegnare ai direttori generali delle Aziende sanitarie.

Per il terzo relatore di minoranza, Adriano Ritossa (AN), infine, il disegno di legge presentato a tamburo battente dalla Giunta rappresenta nel suo complesso una sommatoria alquanto scoordinata di norme che rischia di essere monca. Fra i punti che avrebbero richiesto maggiore ponderatezza, Ritossa indica le determinazioni in materia di medicina scolastica, rispetto alle quali con il sì alle semplificazioni burocratiche si deve anche tenere conto della funzione essenziale di un monitoraggio preventivo in campo sanitario che il sevizio svolge. Inoltre la formazione del personale finalizzata alla prevenzione e al controllo delle malattie strasmesse da aliemnti, e l'organizzazione del Centro Servizi Condivisi, definita una nuova struttura burocratica.

(segue)