CR: ddl semplificazione igiene sanità, relat. minoranza (4)
(ACON ) Trieste , 28 lug MPB - Per il primo relatore di
minoranza Roberto Molinaro (UDC) il disegno di legge è largamente
condivisibile nei suoi contenuti. Di rilevo le norme
semplificative al Capo I che andrebbero completate con
l'eliminazione di ulteriori adempimenti burocratici sanitari,
rivelatisi inulti per la tutela dell'igiene e delle condizioni di
salubrità nei luoghi di lavoro. Necessarie, poi, le norme che
completano la legislazione regionale in vigore in materia
sanitaria e sociale e tra queste vanno considerate in particolare
le disposizioni modificative e integrative della legge 22 del
2001 concernente la disciplina regionale in materia di
sorveglianza, prevenzione e informazione delle situazioni da
rischio amianto. Da riconsiderare anche le norme modificative
relative agli interventi di sostegno economico alle famiglie che
si avvalgono di personale addetto all'assistenza familiare.
Infine, fra le modificazioni, per Molinaro, va inserita anche una
disposizione relativa ai compensi dei componenti le commissioni
mediche operanti presso le singole aziende sanitarie per superare
la differenziazione prevista tra segretari delle commissioni e
gli altri componenti.
Massimo Blasoni (FI), secondo relatore di minoranza,ricordando il
voto di astensione espresso in Commissione dalla Casa delle
Libertà Forza e auspicando miglioramenti dal Consiglio regionale,
ha evidenziato alcuni aspetti "bipartisan" della legge da
salutare con favore, pur sottolineando che qualche perplessità
rimane. Positiva la bocciatura all'unanimità, su proposta di
Forza Italia, dell'emendamento che avrebbe individuato tre nuovi
direttori a cui riconoscere il trattamento di direttori
amministrativi delle Aziende sanitari e con un esborso
complessivo per le finanze regionali di quasi 300 mila euro
l'anno. E positivi anche lo stralcio dell'articolo riguardante i
pazienti affetti da morbo celiaco, il fatto che il provvedimento
affronti la questione delle badanti. Perplessità permangono
riguardo al fatto che gli statuti delle aziende debbano definire
i criteri e le modalità delle indennità e dei gettoni di presenza
spettanti agli amministratori, e alla modifica alle procedure per
l'intesa Regione-Conferenza dei sindaci in ordine alla
definizione del mandato da assegnare ai direttori generali delle
Aziende sanitarie.
Per il terzo relatore di minoranza, Adriano Ritossa (AN), infine,
il disegno di legge presentato a tamburo battente dalla Giunta
rappresenta nel suo complesso una sommatoria alquanto scoordinata
di norme che rischia di essere monca. Fra i punti che avrebbero
richiesto maggiore ponderatezza, Ritossa indica le
determinazioni in materia di medicina scolastica, rispetto alle
quali con il sì alle semplificazioni burocratiche si deve anche
tenere conto della funzione essenziale di un monitoraggio
preventivo in campo sanitario che il sevizio svolge. Inoltre la
formazione del personale finalizzata alla prevenzione e al
controllo delle malattie strasmesse da aliemnti, e
l'organizzazione del Centro Servizi Condivisi, definita una nuova
struttura burocratica.
(segue)