CR: ddl ricostruzione, Disetti e Molinaro (14)
(ACON) Trieste, 28 lug - RC - Virgilio Disetti (Margh) e
Roberto Molinaro (UDC) sono i relatori per il disegno di legge
sul completamento del processo di ricostruzione del post
terremoto del '76, segnale che maggioranza e opposizione su
questo argomento intendono agire insieme.
Disetti ha così rammentato quei momenti, dal dolore alla
solidarietà, dalla ricostruzione ai tanti esempi di unitarietà.
Un esempio di superamento delle divisioni partitiche - ha detto -
che mi auguro sarà presente ancora nel Consiglio regionale al
momento del voto.
Alto il numero di leggi che si sono dovute studiare e approvare,
con la necessità di adeguarle perché sperimentate per la prima
volta. Ecco perché, a 29 anni dal sisma, ora viene portato in
Aula questo disegno di legge, non mero atto tecnico bensì precisa
volontà politica di portare a soluzione una serie di situazioni
ancora aperte a causa dell'emergere di puntuali casistiche, le
quali necessitano di altrettanti puntuali interventi.
Vi situazioni che ancora creano difficoltà, in particolare ai
sindaci che operano in qualità di "funzionari delegati della
Regione", ma anche ai cittadini che si trovano di fronte a
situazioni talmente particolari tali da vedere addirittura
compromessi i loro diritti, pur se già acquisiti. Non è una legge
che dà finanziamenti - sebbene raccomando Regione e Consiglio di
continuare il loro impegno in tal senso anche in occasione del
30° anniversario, il prossimo 6 maggio - e non vengono previsti
nuovi stanziamenti, ma è una legge importante di cui i Paesi
terremotati ne sono ben consapevoli.
Processo nel quale restano ancora pendenti numerosi procedimenti
amministrativi relativi alla concessione di contributi e per la
realizzazione di opere pubbliche, anche per Molinaro.
Nella gran parte dei casi, l'azione materiale si è già compiuta -
ha sostenuto - mentre resta da concludere la procedura formale,
spesso per realtà specifiche. E' in questo contesto che si
collocano le norme di dettaglio del presente disegno di legge,
necessarie per la conclusione dei procedimenti, senza un
ampliamento dei beneficiari. Da ciò la non necessità di copertura
finanziaria per le diverse fattispecie trattate, eccetto quelle
di cui agli articoli 12 e 20 che disciplinano due interventi di
interesse pubblico ancora da realizzare e opportunamente
previsti.
In particolare, con l'art. 12 si statuisce un ulteriore
intervento nell'ambito del compendio del Castello di Colloredo di
Monte Albano, ove l'Amministrazione regionale ha avviato, con un
intervento diretto, il recupero-restauro per finalità pubbliche
del complesso castellano, mentre con il 20 si disciplina una
nuova linea di spesa a sostegno delle manifestazioni che saranno
promosse in occasione del trentesimo anniversario dal terremoto.
(segue)