CR: approvata legge ricostruzione (16)
(ACON) Trieste, 28 lug - RC - Approvata con la sola contrarietà
di Adriano Ritossa (AN), la legge sulla ricostruzione del dopo
terremoto. Prima del voto finale, l'Aula aveva accolto degli
emendamenti che aggiungono ulteriori interventi puntuali e
integrano le dotazioni finanziarie previste.
Così le dichiarazioni di voto:
Renzo Petris (DS): credevamo che certi punzecchiamenti non
giungessero in Aula, perché fuori luogo. Non c'è da
scandalizzarsi sui tempi della ricostruzione e delle norme
correlate perché ci sono cose che andavano ricostruire subito,
senza seguire i tempi dell'approvazione delle leggi. E non
escludo che ci sarà bisogno di mettervi mano ancora.
Roberto Asquini (FI): posso andare in ogni parte del mondo e
poter dire che faccio parte di quel Friuli che ha saputo
ricostruirsi. Questa legge è positiva, poi è chiaro che sarebbe
bello fosse l'ultima.
Antonio Martini (Margh): le nostre leggi sul terremoto sono state
possibili grazie al nostro Statuto, cosa che così non è stata ad
esempio per la Sicilia e il Belice.
Assessore Gianfranco Moretton: purtroppo non sarà l'ultima legge
perché il terremoto ha reso necessario affrontare tante singole
situazioni che hanno richiesto altrettante leggi, e bene lo sanno
i sindaci di diversi Comuni. Intendiamo arrivare sino alla fine,
senza sprechi di risorse, ma per sostenere la nostra crescita
economica nonché sociale e culturale (l'Università di Udine, ad
esempio, è nata grazie a queste azioni, così come il raddoppio
della statale Pontebbana, il completamento dell'autostrada
Udine-Tarvisio). Ciò che si fece nel '76 in quest'Aula è il primo
esempio di decentramento grazie alla richiesta dei nostri
amministratori di allora di poter agire da soli, sganciati dalle
lungaggini statali. Il trentennale sarà utilizzato sì per
ricordare i morti, ma anche l'operato dei sindaci.
Virgilio Disetti (Margh): dei 1000 decessi a causa del sisma, 400
sono avvenuti nel mio Comune, Gemona, e di quanto ottenuto a
causa di quelle morti poi ha beneficiato tutto il territorio. Ci
vuole più rispetto per certe cose e bene ha parlato l'assessore
della possibilità che ci siano altre leggi sulla materia.
Bruno Di Natale (AN): che tutto sia andato bene, ho dei sospetti
e quando si levano gli scudi, mi viene il dubbio che ci sai
qualcosa da nascondere. Gli unici che si sono mossi da tutta
Italia sono stati gli iscritti dell'Associazione nazionale
alpini, spero che di questi si parlerà il 6 maggio 2006.
(segue)