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Tesini, Pecol Cominotto e Iacop a convegno UMC Nicopeia

29.07.2005
16:27
(ACON) Trieste, 29 lug - MPB - Un veliero antico per portare in giro, attraverso il mare inteso come elemento che divide ma che pure consente la comunicazione, la conoscenza di modelli di amministrazione pubblica moderna in grado di valorizzare le tecnologie informatiche in rete per una comunicazione efficace.

E' così approdato a Trieste il progetto UMC-Nicopeia - viaggio reale e concettuale a bordo del Nicopeia, antico veliero bretone degli inizi del 1900 - con l'obiettivo di promuovere con un itinerario nell'intera area del Mediterraneo, assunto a denominatore comune di razze, culture e religioni profondamente diverse, lo sviluppo di modelli gestionali delle amministrazioni pubbliche che siano moderni, efficienti e condivisi, favorendo il confronto e l'integrazione tra i diversi Paesi.

Questa tappa - la seconda di un percorso iniziatosi a Venezia e che in seguito toccherà altre sei città italiane e dei Paesi balcanici che si affacciano sull'Adriatico - è nata dalla collaborazione tra la Presidenza del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e UMC Nicopeia (United Mediterranean Citizenship navigating with Nicopeia) ed è stata l'occasione per un convegno (così come sarà nelle altre sedi) per illustrare i processi evolutivi e i moderni modelli di gestione della Pubblica amministrazione. Quell'amministrazione pubblica che, come ha affermato il prof. Giuseppe Traversa della Scuola superiore di Pubblica Amministrazione, grazie alla tecnologia che produce modelli di comportamento e comunicazione assolutamente nuovi sul piano umano, della qualità del lavoro e della partecipazione nelle scelte, sta vivendo una specie di rinascimento e una crescita di qualità.

Una presenza, quella del Friuli Venezia Giulia in questo progetto - ha affermato il presidente del Consiglio Alessandro Tesini aprendo i lavori dell'incontro (allo Starhotel Savoia Excelsior in riva del mandracchio a Trieste poco lontano dal punto di attracco di Nicopeia)- giustificato sia dalla capacità di dialogo che la Regione ha saputo sviluppare attraverso il proprio sito che sta diventando un grande strumento di comunicazione con i cittadini, sia dal fatto che essa, nella propria cooperazione, è votata e vocata al confronto con i paesi vicini. E la cooperazione - ha insistito Tesini - non ha senso solo in un quadro di rapporti di buon vicinato, bensì di una prospettiva di crescita: per questo obiettivo, che è uno dei terreni di maggiore attività e impegno, è più importante essere compatibili che omologhi.

Al convegno sono intervenuti anche l'assessore Gianni Pecol Cominotto che ha la responsabilità di seguire i processi dell'innovazione del complesso della macchina organizzativa regionale e delle autonomie locali, nella dimensione funzionale e territoriale, e l'assessore Franco Iacop per le autonomie locali e i progetti di cooperazione internazionale.

Negli obiettivi della Regione a breve e più lunga scadenza - ha ricordato Pecol Cominotto - ci sono la banda larga in tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia e servizi in rete a tutti i cittadini. Per questi traguardi fondamentale la Formazione. Possiamo offrici di essere un luogo di formazione internazionale nell'ambito dell'Ue e dell'Euroregione, proprio perché Funzione pubblica e Diritto amministrativo sono ora più comunitari che dei singoli Stati e Regioni, e i dirigenti oltre a essere preparati sul piano informatico devono essere in grado di muoversi con una mentalità "europea".

Per Iacop, chiamato a delineare un confronto sulle possibili opportunità di cooperazione, il tema delle amministrazioni pubbliche affrontato a livello europeo con la partecipazione al programma comunitario di azione unitaria Frenesys ha prodotto già una serie di risultati innovativi, fra i quali la definizione della legge comunitaria. Il Friuli Venezia Giulia è la prima Regione in Italia a realizzare la messa in rete e la partecipazione delle amministrazioni comunali alla fase discendente delle norme e dei regolamenti comunitari e alla creazione di reti informatiche tra sistemi di PA. La diffusione di queste buone pratiche attraverso gli strumenti di integrazione territoriale supportati dall'UE sono la base per una crescita democratica delle istituzioni dei vari Paesi euromediterranei oltre che una per una stabilità sociale e istituzionale utile alla cooperazione.

Traguardi sottolineati anche dall'ing. Fulvio Sbrojavacca direttore del Centro ricerche e sviluppo dell'INSIEL che oltre al progetto relativo a quella parte del sito regionale destinata a raccogliere e diffondere informazioni finalizzate alla qualità dell'attività amministrativa e della produzione legislativa, ha ricordato anche quello per la mail certificata e quello, in campo sanitario, per la continuità della cura e che porterà alla creazione del fascicolo sanitario personale di ogni cittadino.

(immagini alle tv)