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Corecom su pubblicità al doping

02.08.2005
16:09
(ACON) Trieste, 02 ago - COM/MPB - "E' davvero grave e preoccupante che per vendere un prodotto, in particolare una piccola macchina sportiva, si faccia riferimento al doping in modo esplicitamente positivo ottenendo, anzi, il risultato, di fare pubblicità proprio al doping per riuscire ad ottenere un miglioramento di normali prestazioni". La denuncia viene dal Comitato regionale per le comunicazioni del Friuli Venezia Giulia (Corecom FVG) e in particolare dal suo presidente, prof. Franco Del Campo, che da giovane ha svolto un'intensa attività sportiva raggiungendo due finali alle Olimpiadi di Città del Messico (1968), e si riferisce a una pubblicità apparsa qualche tempo fa sulla stampa nazionale (rif. pagina 22 dell'edizione del 15 luglio 2005 del quotidiano "Il Piccolo") e riferita allestimento "sportivo" della Citroën C2 VTS 16v con allestimento "Orciari", che abbina il potenziamento delle prestazioni al "doping", inteso come elemento utile al raggiungimento di risultati migliori.

"Abbiamo segnalato questa pubblicità - continua Franco Del Campo - sia all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni sia all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria, perché si tratta di un messaggio gravemente fuorviante e diseducativo sul piano etico, soprattutto nei confronti dei giovani, e svolge una sorta di "apologia di reato", visto che il doping, pratica purtroppo molto diffusa, è perseguito dalla legge.

Da qualche tempo questa pubblicità non appare più sulla stampa, ma non come risultato di un intervento specifico quanto probabilmente, per una sorta di esaurimento della campagna pubblicitaria o, forse, perché i responsabili si sono resi conto della gravità del messaggio. Resta preoccupante - conclude il presidente del Corecom FVG - che nessuno abbia rilevato il caso. Forse la sensibilità comune su questo tipo di problemi, a parte le solenni dichiarazioni di principio, è assai inferiore a quanto dovrebbe essere. Comunque, per quanto ci riguarda, continueremo a vigilare anche su questi argomenti che riguardano, in sostanza, il rapporto tra etica e comunicazione".