AN: Ritossa, per denominazione tocai chiedere deroga all'UE
(ACON) Trieste, 06 set - COM/AB - Sulla vicenda legata alla
denominazione del vino tocai, dopo aver esperito tutti i canali
protocollari, diplomatici, giuridici, non sarebbe il caso di
portare avanti con forza - anziché chiedere proroghe, indennizzi,
cambiare nome - un confronto per chiedere e ottenere dalla
Comunità Europea la concessione della deroga, che a questo punto
diverrebbe lo strumento più lineare ed efficace per ottenere il
risultato tanto atteso dai nostri viticoltori?
A formulare questa ipotesi, in un'interrogazione, è il
consigliere regionale di AN Adriano Ritossa, che ha scritto alla
Giunta all'indomani della missione compiuta dall'assessore
all'Agricoltura Enzo Marsilio Ungheria, dove ha sollecitare una
volta di più le autorità magiare a modificare il loro
atteggiamento contrario all'uso, da parte nostra, della dicitura
"tocai friulano".
L'Unione europea, ricorda Ritossa, in casi di omonimia può
concedere deroghe, cosa già avvenuta in passato per altri casi
specifici, oltre un centinaio. Sussiste, infatti, una netta
differenza tra il "Tokaj Ungherese" (vino passito dal contenuto
alcolico di circa 20°) e il "Tocai Friulano" (vino secco di
12°-13°) che è ben nota e riscontrabile anche al più sprovveduto
intenditore di vini.