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AN: Ritossa, per denominazione tocai chiedere deroga all'UE

06.09.2005
14:56
(ACON) Trieste, 06 set - COM/AB - Sulla vicenda legata alla denominazione del vino tocai, dopo aver esperito tutti i canali protocollari, diplomatici, giuridici, non sarebbe il caso di portare avanti con forza - anziché chiedere proroghe, indennizzi, cambiare nome - un confronto per chiedere e ottenere dalla Comunità Europea la concessione della deroga, che a questo punto diverrebbe lo strumento più lineare ed efficace per ottenere il risultato tanto atteso dai nostri viticoltori?

A formulare questa ipotesi, in un'interrogazione, è il consigliere regionale di AN Adriano Ritossa, che ha scritto alla Giunta all'indomani della missione compiuta dall'assessore all'Agricoltura Enzo Marsilio Ungheria, dove ha sollecitare una volta di più le autorità magiare a modificare il loro atteggiamento contrario all'uso, da parte nostra, della dicitura "tocai friulano".

L'Unione europea, ricorda Ritossa, in casi di omonimia può concedere deroghe, cosa già avvenuta in passato per altri casi specifici, oltre un centinaio. Sussiste, infatti, una netta differenza tra il "Tokaj Ungherese" (vino passito dal contenuto alcolico di circa 20°) e il "Tocai Friulano" (vino secco di 12°-13°) che è ben nota e riscontrabile anche al più sprovveduto intenditore di vini.