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Citt: Colussi, per le badanti una legge innovativa

07.09.2005
14:57
(ACON) Trieste, 07 set - COM/AB - Piero Colussi, consigliere regionale dei Cittadini per il Presidente e relatore di maggioranza in Aula della legge sulle badanti, in una nota, risponde alle dichiarazione del consigliere Ciriani difendendo gli aspetti innovativi della legge.

"Era assolutamente indispensabile poter avviare concretamente l'esperienza a sostegno del lavoro delle assistenti familiari meglio conosciute come badanti. Solo una verifica sul campo, infatti, ci consentirà di fotografare con accuratezza un fenomeno dai contorni numerici ancora in gran parte indefiniti causa l'ampia presenza di lavoratori e lavoratrici clandestini. Una verifica e un monitoraggio che consentirà di capire al meglio quali sono le risorse economiche necessarie per sostenere in maniera incisiva un modello di assistenza alle persone anziane o fragili, orientato verso la domiciliarità e teso a evitare il ricorso all'istituzionalizzazione delle persone anziane non autosufficienti e delle persone disabili".

"Non ci nascondiamo, peraltro, che le risorse messe a disposizione in bilancio, cioè 1,2 milioni di euro per il 2005, sono insufficienti e che, di conseguenza, il contributo previsto per i soggetti beneficiari, che si aggira fra i 130 - 100 euro mensili dovrà essere implementato".

"Non è però accettabile - così ancora Colussi - il commento espresso dal consigliere di Alleanza Nazionale Luca Ciriani quando dichiara che la legge sulle badanti non consentirà 'di rendere vantaggioso l'emersione del lavoro nero'. Il problema vero, che rende difficile se non impossibile la regolarizzazione delle assistenti familiari clandestine, è legato alla legge sull'immigrazione Bossi - Fini che, di fatto, con il sistema delle quote di ingresso, impedisce a chi già lavora in Italia di venire regolarizzato. Una legge, la Bossi - Fini, che impedisce alle famiglie e alle persone interessate la regolarizzazione della badante, ma non perché sono poche le risorse disponibili, bensì perché la legge sull'immigrazione è molto lontana dalle esigenze delle famiglie. E alimenta, di fatto, l'immigrazione clandestina".

"Proprio per questo motivo - conclude Colussi - il Consiglio regionale, a grande maggioranza, ha inviato al Parlamento una proposta di legge-voto finalizzata alla possibilità di attivare una sanatoria mirata per le assistenti già presenti in regione e all'ampliamento delle quote di ingresso per le figure già in possesso delle necessarie caratteristiche professionali. Desidero ricordare al collega Ciriani che la legge 23/2004 sta già funzionando in maniera egregia con l'avviamento in tutta la regione degli sportelli per le badanti gestiti da Italia-Lavoro in accordo con Caritas e Regione e che quanto prima partiranno nei diversi Ambiti socio assistenziali i percorsi di formazione delle assistenti familiari. Troppo spesso, credo, l'attenzione si è soffermata sulla questione del contributo economico trascurando, invece, gli aspetti positivi e innovativi contenuti nel provvedimento licenziato dal Consiglio regionale nell'ottobre scorso".