Citt: Colussi, per le badanti una legge innovativa
(ACON) Trieste, 07 set - COM/AB - Piero Colussi, consigliere
regionale dei Cittadini per il Presidente e relatore di
maggioranza in Aula della legge sulle badanti, in una nota,
risponde alle dichiarazione del consigliere Ciriani difendendo
gli aspetti innovativi della legge.
"Era assolutamente indispensabile poter avviare concretamente
l'esperienza a sostegno del lavoro delle assistenti familiari
meglio conosciute come badanti. Solo una verifica sul campo,
infatti, ci consentirà di fotografare con accuratezza un fenomeno
dai contorni numerici ancora in gran parte indefiniti causa
l'ampia presenza di lavoratori e lavoratrici clandestini. Una
verifica e un monitoraggio che consentirà di capire al meglio
quali sono le risorse economiche necessarie per sostenere in
maniera incisiva un modello di assistenza alle persone anziane o
fragili, orientato verso la domiciliarità e teso a evitare il
ricorso all'istituzionalizzazione delle persone anziane non
autosufficienti e delle persone disabili".
"Non ci nascondiamo, peraltro, che le risorse messe a
disposizione in bilancio, cioè 1,2 milioni di euro per il 2005,
sono insufficienti e che, di conseguenza, il contributo previsto
per i soggetti beneficiari, che si aggira fra i 130 - 100 euro
mensili dovrà essere implementato".
"Non è però accettabile - così ancora Colussi - il commento
espresso dal consigliere di Alleanza Nazionale Luca Ciriani
quando dichiara che la legge sulle badanti non consentirà 'di
rendere vantaggioso l'emersione del lavoro nero'. Il problema
vero, che rende difficile se non impossibile la regolarizzazione
delle assistenti familiari clandestine, è legato alla legge
sull'immigrazione Bossi - Fini che, di fatto, con il sistema
delle quote di ingresso, impedisce a chi già lavora in Italia di
venire regolarizzato. Una legge, la Bossi - Fini, che impedisce
alle famiglie e alle persone interessate la regolarizzazione
della badante, ma non perché sono poche le risorse disponibili,
bensì perché la legge sull'immigrazione è molto lontana dalle
esigenze delle famiglie. E alimenta, di fatto, l'immigrazione
clandestina".
"Proprio per questo motivo - conclude Colussi - il Consiglio
regionale, a grande maggioranza, ha inviato al Parlamento una
proposta di legge-voto finalizzata alla possibilità di attivare
una sanatoria mirata per le assistenti già presenti in regione e
all'ampliamento delle quote di ingresso per le figure già in
possesso delle necessarie caratteristiche professionali. Desidero
ricordare al collega Ciriani che la legge 23/2004 sta già
funzionando in maniera egregia con l'avviamento in tutta la
regione degli sportelli per le badanti gestiti da Italia-Lavoro
in accordo con Caritas e Regione e che quanto prima partiranno
nei diversi Ambiti socio assistenziali i percorsi di formazione
delle assistenti familiari. Troppo spesso, credo, l'attenzione si
è soffermata sulla questione del contributo economico
trascurando, invece, gli aspetti positivi e innovativi contenuti
nel provvedimento licenziato dal Consiglio regionale nell'ottobre
scorso".