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III Comm: illustrate proposte di legge della CdL su famiglia

07.09.2005
16:21
(ACON) Trieste, 07 set - AB - La III Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Nevio Alzetta (DS), ha costituito un comitato ristretto che inizierà a lavorare sulle diverse proposte di legge sulla famiglia quando anche Intesa Democratica avrà depositato la sua. La coalizione di maggioranza, con lo stesso Alzetta e con Sergio Lupieri (Margh), si è impegnata a farlo entro la fine di settembre.

E' questo il risultato della riunione della Commissione che, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, ha sentito intanto l'illustrazione dei provvedimenti della Casa delle Libertà.

Roberto Molinaro (UDC) ha evidenziato come la proposta di legge - in 30 articoli - che porta anche la firma di Gina Fasan (UDC) e Maurizio Salvador (Misto), punti ad assicurare certezza di sostegni alle famiglie con figli, con speciale riferimento a quelle unite dal vincolo del matrimonio. La filosofia che guida gli interventi è di considerare più importante come si andranno ad attuare rispetto a che cosa si farà, stante anche la mutevolezza e l'evoluzione dei bisogni delle famiglie.

Tra le novità vi è il superamento definitivo degli assegni di natalità regionali, di alto costo e di scarsa efficacia, stante anche la presenza dell'incentivo statale, e le linee di intervento per le famiglie numerose. Il dato finanziario è che tutti gli interventi dovrebbero fare riferimento al fondo regionale per la famiglia, la cui dotazione dovrebbe essere pari all'1 % del bilancio regionale.

La legge è strutturata con norme a sostegno della formazione della famiglia, alle scelte di paternità, maternità, cura ed educazione, alla promozione della qualità del tempo per la famiglia, al riconoscimento e alla promozione dell'associazionismo familiare e alla programmazione e alla verifica delle politiche per la famiglia.

La legge sulla famiglia, ha concluso Molinaro, dovrà avere un percorso diverso e anticipato rispetto a quella sul welfare.

Su questo punto si è trovato subito d'accordo Massimo Blasoni, che ha illustrato la proposta del gruppo di Forza Italia. Intesa Democratica, ha puntualizzato Alzetta, è invece assolutamente intenzionata a concludere prima il provvedimento sui servizi sociali.

Blasoni ha parlato di famiglia come di un problema politico, perché c'è grande difficoltà a trattare l'argomento e a legiferare di conseguenza. Se infatti oggi si affronta la questione, ha aggiunto, è perché la Casa delle Libertà si è appellata al Regolamento, sennò la maggioranza avrebbe comunque spostato i tempi data l'enorme difficoltà di coesione al suo interno, che si palesa proprio su temi importanti come questo e si nasconde invece dietro leggi spot.

Accuse queste che Alzetta ha subito respinto al mittente ricordando come in Aula la maggioranza avrebbe potuto bocciare i provvedimenti delle opposizioni e chiudere la partita, a termini regolamentari, per sei mesi. Intesa Democratica ha invece voluto che si tornasse in Commissione proprio per avviare il confronto sviluppandolo nella sede più idonea, senza perdite di tempo.

Tornando alla legge, a giudizio di Blasoni è giusto e necessario sostenere e valorizzare la famiglia, quella fondata sul matrimonio, la procreazione responsabile, tutelare la maternità, le adozioni internazionali oggi così difficili se non impossibili. Ma l'impianto predisposto da Forza Italia - 21 articoli - si propone anche di rimuovere gli ostacoli in ambito abitativo, lavorativo, economico e individua iniziative di solidarietà per le famiglie che al loro interno hanno persone disabili.

Si facciano le audizioni e la discussione in Commissione, ha concluso Blasoni rivolgendosi alla maggioranza. Se poi volete modificare la legge, bocciarla, fatelo pure, ma non sottraetevi al confronto in Aula e soprattutto non impediteci con espedienti regolamentari di sostenere le nostre idee.

Paolo Panontin (Misto) ha infine presentato la proposta che lo vede primo firmatario assieme a tutti i consiglieri della Lega Nord.

A livello nazionale molte cose sono state fatte. Tenuto conto della loro esistenza, la proposta, ha sottolineato Panontin, affronta in maniera sistematica ed efficace la prima e la più importante esigenza della famiglia, quella di esistere. Da qui nasce la scelta del titolo, un po' originale: "Interventi per la genitorialità: PROGETTO 0-3", che ha come obiettivo principale quello di incentivare la natalità attraverso una serie di strumenti che intervengono nella fascia di età più delicata del bambino, delicata in termini educativi, di richieste di attenzione e di cure, delicata per la maggiore difficoltà nella conciliazione delle esigenze familiari con quelle lavorative.

Si è preferito il termine genitorialità al posto di natalità perché esprime un concetto più dinamico e positivo, facendo riferimento al rapporto sociale fondamentale nella struttura della famiglia e non solo al semplice momento della nascita. Questa impostazione di fondo è analoga a quella che ha ispirato in Francia il "pacchetto famiglia", il cosiddetto PAJE - prestazione di accoglienza del bambino piccolo.

Il provvedimento è formato da 12 articoli e contiene interventi alla famiglia in quanto tale, presta attenzione a quelle numerose e con redditi bassi attraverso l'istituzione della "Carta famiglia" escludendo quelle con redditi elevati. Gli aiuti sono diretti ad agevolare la coppia e, a maggior ragione, il genitore solo, nella scelta fra gli impegni lavorativi e quelli familiari. Inoltre, vi è il riconoscimento del concepito quale componente a tutti gli effetti della famiglia, l'equiparazione dell'adozione di un bambino alla nascita di un figlio, la libertà di scelta alle famiglie rispetto ai servizi per la prima infanzia.

Al termine delle illustrazioni, il consigliere di AN Adriano Ritossa ha chiesto che per una migliore trattazione dei provvedimenti siano recuperati anche i dati relativi ai censimenti della popolazione regionale del 1991 e del 2001, nonché quelli disponibili per il 2005, presi nel loro complesso e divisi per Comuni.