CR: approvata proposta nuovo Regolamento consiliare
(ACON) Trieste, 13 set - MPB - La Giunta per il Regolamento,
presieduta da Alessandro Tesini, ha approvato la proposta di
"Revisione organica del regolamento interno del Consiglio
regionale" presentata lo scorso 28 luglio dai consiglieri
Canciani (PRC), Pedicini (FI), Molinaro (Misto-UDC), Paselli
(Citt), Petris (DS), Tonutti (Margh), Ciriani (AN), Violino (LN)
per la modifica delle attuali disposizioni.
Il provvedimento ha avuto i voti favorevoli di DS, Margh., FI,
Citt., PRC, Misto-UDC, e l'astensione di IpR (Battellino). Per
l'esame dell'Aula relatori di maggioranza saranno Pedicini e
Canciani mentre la relazione di minoranza sarà presentata da
Alessandra Battellino.
Piena la soddisfazione del presidente del Consiglio Tesini che al
termine dei lavori ha sottolineato il grande senso di
responsabilità espresso da tutti i Gruppi consiliari nella
ricerca delle più costruttive convergenze.
"Questa è davvero una bella giornata per il Consiglio regionale -
ha affermato - che dimostra profonda consapevolezza della
necessità di cambiare per far fronte in maniera adeguata al ruolo
e agli impegni che l'Assemblea legislativo deve assolvere nel
nuovo scenario".
Fra le modifiche apportate al testo, da segnalare all'articolo
relativo l'elezione dei vicepresidenti e segretari, un
emendamento di Battellino con il quale, qualora 2 o più candidati
abbiano ottenuto un eguale numero di voti e non siano dello
stesso sesso, venga eletto il candidato di genere meno
rappresentato.
Articolata la discussione intorno all'art.10, sulla costituzione
dei Gruppi minimi di due consiglieri, che l'Ufficio di Presidenza
autorizza, senza lasciare a quest'organo margini di
discrezionalità in presenza dei presupposti previsti dalla legge.
Attenzione alla rappresentanza di genere anche nell'articolo che
disciplina costituzione, composizione e funzionamento della
Giunta delle elezioni.
Fra i problemi che la proposta lasciava aperti formulando
possibili soluzioni normative ci sono i due articoli riferiti
alle questioni comunitarie: il primo riguarda la disciplina della
procedura d'esame del disegno di legge comunitaria regionale e
rappresenta la cosiddetta fase discendente, ossia di attuazione
del diritto comunitario nella regione; il secondo è invece
inerente la fase ascendente, ovvero la disciplina della
partecipazione del Consiglio regionale alla formazione del
diritto comunitario, e cioè il contributo che l'Assemblea dà
alla formazione della normativa europea.
Due punti rimangono invece accantonati per l'esame dell'Aula. Si
tratta della disciplina istruttoria legislativa in Commissione e
la procedura per i pareri e le osservazioni dell'Assemblea delle
Autonomie locali, ovvero le modalità di intervento di questo
organismo nel procedimento legislativo.
In questo secondo caso l'accantonamento è dovuto all'esigenza di
verificarne la compatibilità con la disciplina del ruolo del
Consiglio delle Autonomie locali stabilito dal disegno di legge
sul nuovo ordinamento delle Autonomie.
In Aula sarà anche approfondito l'intervento degli Organi di
garanzia nell'attività consiliare.
(immagini alle tv)