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CR: approvata proposta nuovo Regolamento consiliare

13.09.2005
16:51
(ACON) Trieste, 13 set - MPB - La Giunta per il Regolamento, presieduta da Alessandro Tesini, ha approvato la proposta di "Revisione organica del regolamento interno del Consiglio regionale" presentata lo scorso 28 luglio dai consiglieri Canciani (PRC), Pedicini (FI), Molinaro (Misto-UDC), Paselli (Citt), Petris (DS), Tonutti (Margh), Ciriani (AN), Violino (LN) per la modifica delle attuali disposizioni.

Il provvedimento ha avuto i voti favorevoli di DS, Margh., FI, Citt., PRC, Misto-UDC, e l'astensione di IpR (Battellino). Per l'esame dell'Aula relatori di maggioranza saranno Pedicini e Canciani mentre la relazione di minoranza sarà presentata da Alessandra Battellino.

Piena la soddisfazione del presidente del Consiglio Tesini che al termine dei lavori ha sottolineato il grande senso di responsabilità espresso da tutti i Gruppi consiliari nella ricerca delle più costruttive convergenze. "Questa è davvero una bella giornata per il Consiglio regionale - ha affermato - che dimostra profonda consapevolezza della necessità di cambiare per far fronte in maniera adeguata al ruolo e agli impegni che l'Assemblea legislativo deve assolvere nel nuovo scenario".

Fra le modifiche apportate al testo, da segnalare all'articolo relativo l'elezione dei vicepresidenti e segretari, un emendamento di Battellino con il quale, qualora 2 o più candidati abbiano ottenuto un eguale numero di voti e non siano dello stesso sesso, venga eletto il candidato di genere meno rappresentato.

Articolata la discussione intorno all'art.10, sulla costituzione dei Gruppi minimi di due consiglieri, che l'Ufficio di Presidenza autorizza, senza lasciare a quest'organo margini di discrezionalità in presenza dei presupposti previsti dalla legge.

Attenzione alla rappresentanza di genere anche nell'articolo che disciplina costituzione, composizione e funzionamento della Giunta delle elezioni.

Fra i problemi che la proposta lasciava aperti formulando possibili soluzioni normative ci sono i due articoli riferiti alle questioni comunitarie: il primo riguarda la disciplina della procedura d'esame del disegno di legge comunitaria regionale e rappresenta la cosiddetta fase discendente, ossia di attuazione del diritto comunitario nella regione; il secondo è invece inerente la fase ascendente, ovvero la disciplina della partecipazione del Consiglio regionale alla formazione del diritto comunitario, e cioè il contributo che l'Assemblea dà alla formazione della normativa europea.

Due punti rimangono invece accantonati per l'esame dell'Aula. Si tratta della disciplina istruttoria legislativa in Commissione e la procedura per i pareri e le osservazioni dell'Assemblea delle Autonomie locali, ovvero le modalità di intervento di questo organismo nel procedimento legislativo.

In questo secondo caso l'accantonamento è dovuto all'esigenza di verificarne la compatibilità con la disciplina del ruolo del Consiglio delle Autonomie locali stabilito dal disegno di legge sul nuovo ordinamento delle Autonomie.

In Aula sarà anche approfondito l'intervento degli Organi di garanzia nell'attività consiliare.

(immagini alle tv)