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Tesini e Beltrame a presentazione progetto Spinal

16.09.2005
19:44
(ACON) Udine, 16 set - MPB - La ricerca di base entra in ospedale e l'incontro apre prospettive nuove di speranza per chi è costretto sulla sedia a rotelle in seguito a una lesione del midollo spinale.

E' questo il senso del progetto SPINAl (spinal patient iniury neurorehabilitation applied laboratori) nato dalla collaborazione tra la Scuola internazionale superiore di studi avanzati (SISSA) di Trieste e l'Istituto di medicina fisica e riabilitazione "Gervasutta" dell'azienda sanitaria del Medio Friuli, per la realizzazione appunto al Gervasutta di un laboratorio sperimentale e clinico per lo studio funzionale e il ripristino del movimento in persone che hanno subito lesioni al midollo spinale. Occasione unica di collaborazione fra ricerca di base e clinica, porterà avanti gli studi sui meccanismi che fanno funzionare le reti locomotorie in presenza di lesioni al midollo spinale con l'obiettivo di individuare terapie utili a contenere il danno e a sviluppare le funzioni residue.

Alla presentazione, oggi a Udine, del progetto, che ha il sostegno della Regione e che costituisce un unicum a livello nazionale, sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini e l'assessore alla salute e protezione sociale Ezio Beltrame.

Per Tesini è molto importante che Gervasutta e SISSA - due istituti con storie e caratteristiche diverse, uno nell'organizzazione sanitaria, l'altro in quella universitaria ed entrambi con nuove prospettive di stabilizzazione logistica - abbiano trovato un terreno di convergenza proprio in questo campo in cui la ricerca scientifica dice che è possibile affrontare traumi finora considerati irreversibili migliorando diagnosi e azioni terapeutiche.

E importante è anche la collaborazione con le associazioni dei disabili.

Tesini al proposito ha ricordato l'interlocuzione attiva e le sollecitazioni costruttive venute dall'Associazione tetraparaplegici del Friuli Venezia Giulia sia per quanto concerne la dimensione amministrativa che quella legislativa nell'orientare le scelte e le normative, con un contributo a definire i diritti di cittadinanza che si è espresso anche nel lavoro di riscrittura dello Statuto.

Il fatto che la Regione abbia colto questa opportunità per fare sintesi tra la ricerca di base e le azioni di applicazione terapeutica nel nostro sistema sanitario costituisce - secondo il presidente del Consiglio - il segno di una maturità e di una consapevolezza acquisita anche grazie a questo contributo.

Per l'assessore Beltrame porre il problema della lesione midollare al centro di un progetto integrato tra ricerca sperimentale e clinica costituisce un prototipo di quello che possiamo realizzare nella nostra Regione, mettendo insieme prevenzione, assistenza, ricerca.

Nel campo dell'assistenza, punto di riferimento importante è il Piano regionale della riabilitazione, anche per quanto concerne l'impatto personale e sociale. Quando definiamo il terzo livello riabilitativo regionale - ha insistito l'assessore - definiamo un percorso preciso di intervento (dalle prime cure, all'unità spinale, il trasferimento al processo riabilitativo intensivo ed estensivo).Questo grande progetto clinico non può stare in piedi senza la ricerca e il coinvolgimento della SISSA, l'apporto dell'Università di Udine, i collegamenti extraregionali che già ci sono, la capacità di lavorare su obiettivi specifici, sono elementi che ne confermano la positività.

Quanto al sostegno regionale, Beltrame ha sottolineato che è già stata accantonata una parte della cifra destinata all'innovazione nel welfare ed entro ottobre sarà dato avvio a un progetto per ora triennale.

Beltrame ha colto inoltre l'occasione per parlare del progetto mobilità, per il quale la prossima settimana sarà dato il via libera al progetto triennale per il sostegno finanziario ai disabili che acquistano auto adattate, mentre entro l'anno sarà dato avvio anche al fondo per l'autonomia possibile.

Progetti che - ha concluso l'assessore - definiscono un welfare più equilibrato, sussidiario ed efficiente su cui confrontarci per l'equità del welfare della società del Friuli Venezia Giulia e non la difesa dei campanili di questo o quel servizio che non ha niente a che fare con l'equità e l'efficienza.

(immagini alle tv)