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IV Comm: illustrato ddl Piano territoriale regionale

22.09.2005
15:09
(ACON) Trieste, 21 set - RC - Le norme del Piano territoriale regionale (PTR) fanno parte di un più ampio progetto di riforma della materia urbanistica. Lo ha spiegato l'assessore al Territorio, Lodovico Sonego, alla IV Commissione consiliare presieduta da Uberto Fortuna Drossi (Citt).

L'obiettivo - ha detto Sonego - è quello di adeguare la strumentazione urbanistica di pianificazione generale alle esigenze della società. Il testo proposto autorizza l'Esecutivo a procedere nella formazione del nuovo PTR. Gli articoli 3 e 4 provvedono alla ripartizione dell'attribuzione delle funzioni e delle competenze tra Regione e Comune, assegnando in via generale la funzione della pianificazione territoriale a quest'ultimo mentre alla Regione rimangono la tutela e l'impiego delle risorse essenziali di interesse dell'intero territorio.

Le risorse essenziali sono definite in via generale quali: aria, acqua, suolo ed ecosistemi della fauna e della flora; paesaggio e documenti della cultura; sistemi infrastrutturali e tecnologici; sistemi degli insediamenti.

Gli obiettivi strategici del Piano sono: - migliori condizioni per la crescita economica del Friuli Venezia Giulia e sviluppo della competitività del sistema regionale; - pari opportunità di sviluppo economico per tutti i territori della Regione; - coesione sociale della comunità nonché integrazione territoriale, economica e sociale del Friuli Venezia Giulia con i territori contermini; - miglioramento della condizione di vita degli individui, della comunità, della fauna, della flora e in generale innalzamento della qualità ambientale; - conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale, storico e paesaggistico.

Non mancano poi disposizioni per la valutazione ambientale strategica, nonché procedure condotte secondo i dettami di Agenda 21 (articolo 7). Per la localizzazione di infrastrutture strategiche, si prevede la possibilità di sospendere temporaneamente il rilascio delle concessioni edilizie in contrasto con progetti che la Giunta regionale dichiara di interesse regionale e riguardanti infrastrutture strategiche di trasporto (evidenziate nell'articolo 10).

Si introduce, infine, all'articolo 11, l'istituto della Società di trasformazione urbana regionale (STUR) quale strumento operativo di carattere generale che consenta alla Regione di promuovere, in armonia con il Comune interessato, progetti di particolare rilievo qualora l'attuazione non sia realizzabile a livello comunale. L'adesione del Comune alla STUR è condizione affinché la medesima operi nel Comune; le risorse finanziarie necessarie alla Regione per la costituzione della STUR saranno individuate con legge regionale.

I lavori della Commissione sono proseguiti con le audizioni, dai rappresentanti degli enti locali a quelli dei geometri e dei periti industriali e dei costruttori edili, atte ad approfondire la materia e apportare le eventuali migliorie al testo base. Una serie di audizioni è già stata prevista anche per domani mattina, quando saranno sentiti gli architetti, gli ingegneri, i geologi, gli agronomi e le associazioni di protezione ambientale.

(immagini alle tv)