IV Comm: illustrato ddl Piano territoriale regionale
(ACON) Trieste, 21 set - RC - Le norme del Piano territoriale
regionale (PTR) fanno parte di un più ampio progetto di riforma
della materia urbanistica. Lo ha spiegato l'assessore al
Territorio, Lodovico Sonego, alla IV Commissione consiliare
presieduta da Uberto Fortuna Drossi (Citt).
L'obiettivo - ha detto Sonego - è quello di adeguare la
strumentazione urbanistica di pianificazione generale alle
esigenze della società. Il testo proposto autorizza l'Esecutivo a
procedere nella formazione del nuovo PTR. Gli articoli 3 e 4
provvedono alla ripartizione dell'attribuzione delle funzioni e
delle competenze tra Regione e Comune, assegnando in via generale
la funzione della pianificazione territoriale a quest'ultimo
mentre alla Regione rimangono la tutela e l'impiego delle risorse
essenziali di interesse dell'intero territorio.
Le risorse essenziali sono definite in via generale quali: aria,
acqua, suolo ed ecosistemi della fauna e della flora; paesaggio e
documenti della cultura; sistemi infrastrutturali e tecnologici;
sistemi degli insediamenti.
Gli obiettivi strategici del Piano sono:
- migliori condizioni per la crescita economica del Friuli
Venezia Giulia e sviluppo della competitività del sistema
regionale;
- pari opportunità di sviluppo economico per tutti i territori
della Regione;
- coesione sociale della comunità nonché integrazione
territoriale, economica e sociale del Friuli Venezia Giulia con i
territori contermini;
- miglioramento della condizione di vita degli individui, della
comunità, della fauna, della flora e in generale innalzamento
della qualità ambientale;
- conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale,
storico e paesaggistico.
Non mancano poi disposizioni per la valutazione ambientale
strategica, nonché procedure condotte secondo i dettami di Agenda
21 (articolo 7). Per la localizzazione di infrastrutture
strategiche, si prevede la possibilità di sospendere
temporaneamente il rilascio delle concessioni edilizie in
contrasto con progetti che la Giunta regionale dichiara di
interesse regionale e riguardanti infrastrutture strategiche di
trasporto (evidenziate nell'articolo 10).
Si introduce, infine, all'articolo 11, l'istituto della Società
di trasformazione urbana regionale (STUR) quale strumento
operativo di carattere generale che consenta alla Regione di
promuovere, in armonia con il Comune interessato, progetti di
particolare rilievo qualora l'attuazione non sia realizzabile a
livello comunale. L'adesione del Comune alla STUR è condizione
affinché la medesima operi nel Comune; le risorse finanziarie
necessarie alla Regione per la costituzione della STUR saranno
individuate con legge regionale.
I lavori della Commissione sono proseguiti con le audizioni, dai
rappresentanti degli enti locali a quelli dei geometri e dei
periti industriali e dei costruttori edili, atte ad approfondire
la materia e apportare le eventuali migliorie al testo base. Una
serie di audizioni è già stata prevista anche per domani mattina,
quando saranno sentiti gli architetti, gli ingegneri, i geologi,
gli agronomi e le associazioni di protezione ambientale.
(immagini alle tv)