News


FI: Gottardo, più flessibilità chiusura negozi

26.09.2005
14:51
(ACON) Trieste, 26 set - COM/RC - Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Isidoro Gottardo, con una nota interviene sulla polemica apertasi in questi giorni sulla nuova proposta di legge regionale sul commercio che prevede, tra l'altro, la liberalizzazione dell'apertura domenicale dei negozi.

La questione che ha posto il vescovo di Gorizia - scrive dunque il consigliere - investe le coscienze di tutti, non solo quelle dei cattolici, perché pone un problema di qualità della vita. La domanda di fondo è: "In che misura possiamo lasciare che il consumismo senza regole orienti i nostri stili di vita?"

Il presidente Illy - prosegue Gottardo - ha detto che la legge non obbliga nessuno a tenere aperto, ma offre l'opportunità di poterlo fare più liberamente. A questa risposta di Illy obiettiamo che una legge non può rimanere indifferente rispetto al tipo di società che si intende costruire, e non ci si può salvare l'anima lasciando libertà ad ognuno di comportarsi come meglio crede. Sarebbe preoccupante che la Regione desse l'impressione di voler risolvere il tempo libero delle famiglie incentivando lo shopping: ciò significa che non ritiene di farsi carico di promuovere momenti alternativi di interesse. Tant'è che si sta verificando sempre di più, e non a caso, che i momenti ricreativi di spettacolo vengono organizzati dai commercianti, finalizzati alla vendita di prodotti.

Lungi da noi - conclude il capogruppo azzurro - avere una visione "talebana" e anacronistica della vita, soprattutto da parte della nostra formazione politica che rivendica al mercato e all'iniziativa spazi sempre maggiori di libertà, ma rimaniamo contrari ad una supina accettazione delle regole della globalizzazione in una regione come il Friuli Venezia Giulia che non ha grandi concentrazioni abitative e rimane, tutto sommato a misura d'uomo. Per questo come Forza Italia pensiamo che sia sufficiente limitarci, come già ricordato dal consigliere Roberto Asquini, ad una maggior flessibilità per il solo settore alimentare.