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CR: nuovo regolamento interno, Battellino (4)

03.10.2005
13:16
(ACON) Trieste, 03 ott - RC - Voce fuori dal coro, la capogruppo di Intesa per la Regione, Alessandra Battellino, unica (come già sottolineato da Igor Canciani) dei componenti la Giunta per il regolamento a non aver votato in favore della proposta, ma astenutasi.

Ciò che eccepisco - ha spiegato la consigliera che ha avuto anche un deciso scambio di opinioni con il presidente Tesini - è l'irregolarità circa la procedura con cui essa giunge all'esame dell'Aula, in quanto manca un suo preventivo passaggio nella competente Commissione consiliare, ovvero la quinta. Tutto ciò è previsto dal regolamento oggi in vigore, all'articolo 12, comma 3, che rimanda alla procedura prevista attualmente per le proposte di legge. A suffragare ogni dubbio circa la correttezza della nostra interpretazione ci sorregge proprio il nuovo regolamento, che, all'articolo 173, chiarendo in merito all'iter del regolamento interno, sancisce per la prima volta e definitivamente che lo stesso può essere anche d'iniziativa della Giunta del regolamento.

Per la prima volta, inoltre, si interviene nel definire che tale Giunta è l'organo referente delle proposte di regolamento interno; e sempre per la prima volta si fa riferimento solo alla disciplina dettata per i progetti di legge, cancellando ogni riferimento all'esame in Commissione prima della presentazione in Aula.

Quanto ai contenuti della proposta, certamente le regole con cui oggi si sta svolgendo l'Assemblea sono datate, ma nonostante ciò sono ancora valide. E alcuni cambiamenti sono stati introdotti a vantaggio di una precisa parte politica, più che nell'interesse dello svolgimento di lavori. Ci riferiamo alle regole per poter costituire un gruppo con due soli componenti: essere stati eletti in una medesima lista e mantenersi coerenti con il simbolo sotto il quale si è stati eletti non è, a nostro parere, motivo valido. Questa possibilità porterà oneri aggiuntivi per la Regione, allora si specifichi da subito in regolamento che tali gruppi non riceveranno alcun contributo.

Per concludere, riteniamo non solo poco etico approvare un regolamento che discrimina tra di loro i consiglieri, che sono eletti "senza vincolo di mandato", ma anche illegittimo approvare un regolamento che incide sul bilancio della Regione senza prima aver quantificato quali sono gli oneri finanziari che deriveranno con la nuova composizione dei Gruppi consiliari, le possibili coalizioni e una Commissione in più.

(segue)