CR: nuovo regolamento interno, Battellino (4)
(ACON) Trieste, 03 ott - RC - Voce fuori dal coro, la
capogruppo di Intesa per la Regione, Alessandra Battellino, unica
(come già sottolineato da Igor Canciani) dei componenti la Giunta
per il regolamento a non aver votato in favore della proposta, ma
astenutasi.
Ciò che eccepisco - ha spiegato la consigliera che ha avuto anche
un deciso scambio di opinioni con il presidente Tesini - è
l'irregolarità circa la procedura con cui essa giunge all'esame
dell'Aula, in quanto manca un suo preventivo passaggio nella
competente Commissione consiliare, ovvero la quinta. Tutto ciò è
previsto dal regolamento oggi in vigore, all'articolo 12, comma
3, che rimanda alla procedura prevista attualmente per le
proposte di legge. A suffragare ogni dubbio circa la correttezza
della nostra interpretazione ci sorregge proprio il nuovo
regolamento, che, all'articolo 173, chiarendo in merito all'iter
del regolamento interno, sancisce per la prima volta e
definitivamente che lo stesso può essere anche d'iniziativa della
Giunta del regolamento.
Per la prima volta, inoltre, si interviene nel definire che tale
Giunta è l'organo referente delle proposte di regolamento
interno; e sempre per la prima volta si fa riferimento solo alla
disciplina dettata per i progetti di legge, cancellando ogni
riferimento all'esame in Commissione prima della presentazione in
Aula.
Quanto ai contenuti della proposta, certamente le regole con cui
oggi si sta svolgendo l'Assemblea sono datate, ma nonostante ciò
sono ancora valide. E alcuni cambiamenti sono stati introdotti a
vantaggio di una precisa parte politica, più che nell'interesse
dello svolgimento di lavori. Ci riferiamo alle regole per poter
costituire un gruppo con due soli componenti: essere stati eletti
in una medesima lista e mantenersi coerenti con il simbolo sotto
il quale si è stati eletti non è, a nostro parere, motivo valido.
Questa possibilità porterà oneri aggiuntivi per la Regione,
allora si specifichi da subito in regolamento che tali gruppi non
riceveranno alcun contributo.
Per concludere, riteniamo non solo poco etico approvare un
regolamento che discrimina tra di loro i consiglieri, che sono
eletti "senza vincolo di mandato", ma anche illegittimo approvare
un regolamento che incide sul bilancio della Regione senza prima
aver quantificato quali sono gli oneri finanziari che deriveranno
con la nuova composizione dei Gruppi consiliari, le possibili
coalizioni e una Commissione in più.
(segue)