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CR: respinta mozione Corte dei Conti, lavori a domani (11)

03.10.2005
19:02
(ACON) Trieste, 03 ott - RC - Respinta da Intesa Democratica con 21 no e i 10 sì dell'opposizione, nessun astenuto, la mozione della Casa delle Libertà sui cambi di indirizzo del Governo regionale anche in base a quanto riportato dalla Corte dei Conti nella sua relazione sull'esercizio finanziario 2004.

Condivido l'impostazione della mozione perché é proprio quanto sta facendo questa legislatura dopo un susseguirsi di Giunte che non si sono comportate così - aveva esordito Franco Brussa (Margh) durante il dibattito generale. Quanto dice la Corte dei Conti, però - ha aggiunto - è altra cosa rispetto a quanto interpretato dai colleghi di opposizione: parla di miglioramenti generali e di negatività solo per gli investimenti. Inoltre, quello del 2004 era un bilancio basato su vecchie rigidità, il primo della nuova maggioranza dopo aver raccolto l'eredità del centro-destra a metà 2003. E' vero, invece, che il Fondo globale è utilizzato male.

Di uguale parere Giancarlo Tonutti (Margh), che aveva però parlato di pretestuosità della mozione, che perciò doveva essere respinta.

Noi abbiamo rispettato gli indirizzi della Corte dei Conti. Sino al 2003, l'allora maggioranza non lo aveva fatto - così l'assessore Gianni Pecol Cominotto, che aveva citato i conti in rosso di quegli anni e le migliorie iniziate in seguito, in fatto di contenimento della spesa. L'assessore non aveva, poi, mancato di spiegare l'anomalia contrattuale che si trova a dover correggere per il comparto unico.

L'assessore Michela Del Piero aveva aggiunto che la Giunta non ritiene necessario alcun cambio di indirizzo, ciò perché gli obiettivi programmatici perseguiti sono proprio diretti a porre rimedio ad alcune delle criticità messe in luce dalla Corte dei Conti. Le uscite del bilancio regionale mostrano, a causa delle politiche del passato, un'endemica rigidità che rende inefficace ogni manovra tesa a liberare risorse per gli investimenti. La spesa quindi deve esser prima di tutto resa più flessibile per poter essere, poi, ridotta.

Il governo regionale deve proseguire sulle riforme già avviate - aveva aggiunto. Con la nuova sede regionale di Pordenone si risparmieranno 345mila euro d'affitto annuo, 800mila a Trieste e più di un milione sarà risparmiato con la nuova sede a Udine, per oltre due milioni di euro.

La Del Piero aveva quindi menzionato il riordino delle funzioni con il conferimento di alcune al sistema delle autonomie locali, punto di partenza per il federalismo e la valorizzazione delle sinergie tra Regione ed Enti locali, con un primo passaggio di 73 procedimenti amministrativi. In passato, le cose si erano svolte ben diversamente.

Quanto alle denunce della Corte di auspicata semplificazione delle procedure di spesa, il redigendo disegno di legge "Nuove norme di contabilità regionale" vi porrà efficace rimedio. Se vi sono criticità, sono fisiologiche e comunque l'Esecutivo si sta applicando per porvi rimedio: è vero che vi è un eccessivo utilizzo delle gestioni fuori bilancio, ma vi sono delle esigenze particolari che determinano di ricorrere a tale strumento. Inoltre, alcune gestioni sono provvisorie (recupero del comprensorio minerario di Cave del Predil, realizzo della nuova sede di Udine, opere autostradali di collegamento con la rete slovena), altre sono peculiari del Fondo di rotazione. Comunque la Giunta intende rivedere ogni esigenza di gestione fuori bilancio per ridurne il numero.

I lavori sono terminati con la replica del primo firmatario della mozione, Isidoro Gottardo, il quale, tra le varie cose, ha fatto presente alla Giunta che l'ex banca acquistata dalla Regione a Pordenone per farne la sua nuova sede - avvenuta senza bando di gara, ha sottolineato il capogruppo di Forza Italia - prima aveva come vicepresidente l'ex assessore alle Finanze, Antonucci, e che ci sono dei caveau di cui sarebbe interessante sapere cosa se ne farà la Regione.

Il Consiglio tornerà a riunirsi domani, a partire dalle ore 10.00.

(fine)