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CR: mozione CPTA Gradisca, dibattito (7)

05.10.2005
17:05
(ACON) Trieste, 05 ott - RC - Adriano Ritossa ha ricordato la contrarietà di AN ai CPTA sin dall'inizio, diversamente dal centro-sinistra che ha cambiato rotta, dopo essere stato l'autore della legge che li ha istituiti, ovvero la Turco-Napolitano. Siete dei demagoghi di professione - ha accusato i consiglieri della maggioranza - e io personalmente avviserò la popolazione chi, in prima battuta, era stato a volere il CPTA.

Mauro Travanut (DS) ha riconosciuto una cerca contraddizione tra quanto si affermava negli anni '90 e quanto si dice oggi, ma perché le situazioni sono mutate. Oggi l'Europa - ha detto - è più ampia e tenta di far intervenire una realtà più asiatica (lo dimostra l'apertura alla Turchia), quindi se si cambiano gli spazi non è possibile non cambiare le politiche. La nostra realtà è particolare e una di quelle strutture non può essere costruita in Friuli Venezia Giulia.

Isidoro Gottardo (FI) ha riconosciuto la coerenza del PRC nell'essere sempre stato contrario a tutte le politiche prese nei confronti degli immigrati, anche alla Turco-Napolitan e ai trattati europei, ma la sinistra nel suo insieme non è altrettanto coerente e Forza Italia non prenderà parte al voto perché non intende sottostare alla sceneggiata che serve alla maggioranza per far quadrare un cerchio. L'assessore Antonaz - ha ricordato Gottardo - ha detto che i CPTA sono lager, il presidente Illy (che ora è assente) lo ha smentito dicendo che non lo sono e comunque sono previsti dal trattato di Schengen firmato dall'Italia, perciò li dobbiamo accettare.

Maurizio Paselli (Citt) ha affermato che l'emergenza immigrazione clandestina è mutata negli ultimi anni e il confine si è spostato a Est. Si è poi chiesto quanti dei consiglieri abbiano effettivamente visto com'è fatto un CPTA, se debba necessariamente esserci un muraglione come in un carcere, con tre pattuglie che effettuano controlli 24 ore su 24. Inoltre, Gradisca è una cittadina che non ha le capacità sociali di rispondere a un impatto del genere. Il problema non può essere risolto con la politica del filo spinato e del calcestruzzo, o con una politica di polizia.

Scelte gravi, per Fulvio Follegot (LN), quelle del centro-sinistra perché non si può far finta che gli immigrati clandestini non siano quelli che causano più del 40% dei reati sul nostro territorio e in Italia, e il motivo è semplice: in qualche modo devono trovare le risorse per sopravvivere. I Centri di accoglienza vanno migliorati, resi meno pesati, ma per gli immigrati di cui non si riesce neppure a conoscere l'identità qualcosa va fatta. Le regole devono essere rispettate, nessuno va contro l'immigrazione tout court.

Franco Brussa (Margh) non ha negato che la legge di partenza era della sinistra, ma accettare i CPTA è stata una mossa obbligatoria per poter far parte di Schengen, che li prevede. Inoltre - ha sottolineato - quelle strutture sono state trasformate dal centro-destra in luoghi dove la violenza è di casa. Il concetto di CPTA è stato svilito e sono diventati luoghi invivibili, contrari alla cultura dell'accoglienza tipica della nostra regione, ed è a questo che diciamo no.

Alessandra Battellino crede che la questione non possa essere affrontata solo da un punto di vista territoriale. Ai CPTA come lager - ha spiegato - IpR non é d'accordo, anche se ritiene che la clandestinità non possa essere favorita. No alle maglie larghe, ma non si può accettare l'assioma clandestino uguale delinquente. I CPT non hanno oggi alternative immediate. La mozione può avere il significato di dire che la Regione è accanto alla gente di Gradisca, ma non ha i mezzi per impedire che una di queste strutture possa essere attivata, tanto a Gradisca quanto altrove.

(segue)