Citt: Paselli, su mozione CPTA di Gradisca
(ACON) Trieste, 05 ott - COM/MPB - "Non si risolve il problema
dell'immigrazione nascondendolo dietro muri di cemento e filo
spinato".
E' quanto afferma in una nota Maurizio Paselli (Cittadini per il
Presidente) firmatario della mozione contro il CPTA di Gradisca.
Nel suo intervento, non solo ha espresso la contrarietà
dell'intero gruppo consiliare, ma ha voluto motivare i perché di
questa scelta: "Il Friuli Venezia Giulia, soprattutto nelle zone
di confine, ha vissuto, in passato, momenti di grande criticità.
Il sindaco di Gradisca decise allora di approvare la
realizzazione di un centro di permanenza temporaneo per cercare
di arginare questo tipo di emergenza. Stiamo però parlando di una
situazione che si era venuta a creare anni fa, ma che ora è
sicuramente cambiata. Questa trasformazione è sotto gli occhi di
tutti: basta guardare un telegiornale per renderci conto che
l'emergenza esiste, è innegabile, ma oggi coinvolge il Sud
Italia.
Ci viene detto che il CPTA è indispensabile per avviare le
pratiche di riconoscimento, identificazione, espatrio degli
immigrati e che per far questo servono 60 giorni. Ci sembra un
tempo esageratamente lungo: se sbarchiamo in qualsiasi aeroporto
americano, solo per fare un esempio, ci identificano in meno di
due minuti. Anche alla luce di queste motivazioni, siamo convinti
che non si possa pensare di risolvere un problema sociale così
complesso come quello dell'immigrazione nascondendolo dietro muri
di cemento e filo spinato. Bisogna prendere coscienza del
problema e cercare di risolverlo in maniera organica, senza
ridurlo a una mera questione di polizia".