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Citt: Paselli, su mozione CPTA di Gradisca

05.10.2005
17:58
(ACON) Trieste, 05 ott - COM/MPB - "Non si risolve il problema dell'immigrazione nascondendolo dietro muri di cemento e filo spinato".

E' quanto afferma in una nota Maurizio Paselli (Cittadini per il Presidente) firmatario della mozione contro il CPTA di Gradisca.

Nel suo intervento, non solo ha espresso la contrarietà dell'intero gruppo consiliare, ma ha voluto motivare i perché di questa scelta: "Il Friuli Venezia Giulia, soprattutto nelle zone di confine, ha vissuto, in passato, momenti di grande criticità. Il sindaco di Gradisca decise allora di approvare la realizzazione di un centro di permanenza temporaneo per cercare di arginare questo tipo di emergenza. Stiamo però parlando di una situazione che si era venuta a creare anni fa, ma che ora è sicuramente cambiata. Questa trasformazione è sotto gli occhi di tutti: basta guardare un telegiornale per renderci conto che l'emergenza esiste, è innegabile, ma oggi coinvolge il Sud Italia. Ci viene detto che il CPTA è indispensabile per avviare le pratiche di riconoscimento, identificazione, espatrio degli immigrati e che per far questo servono 60 giorni. Ci sembra un tempo esageratamente lungo: se sbarchiamo in qualsiasi aeroporto americano, solo per fare un esempio, ci identificano in meno di due minuti. Anche alla luce di queste motivazioni, siamo convinti che non si possa pensare di risolvere un problema sociale così complesso come quello dell'immigrazione nascondendolo dietro muri di cemento e filo spinato. Bisogna prendere coscienza del problema e cercare di risolverlo in maniera organica, senza ridurlo a una mera questione di polizia".