II Comm: illustrazioni provvedimenti sul commercio (2)
(ACON) Trieste, 06 ott - RC - Dopo aver ascoltato la
presentazione del disegno di legge della Giunta sul commercio, la
II Commissione è passata alle illustrazioni di altre 5 norme
inerenti la materia.
Primo a parlare, a nome della Lega Nord, Maurizio Franz. Il
nostro provvedimento - ha spiegato - disciplina in 9 articoli il
commercio all'ingrosso dei prodotti agroalimentari freschi, con
la prospettiva di incentivare l'incontro fra domanda e offerta
favorendo la calmierazione dei prezzi. Su questo argomento, il
Friuli Venezia Giulia è in grave ritardo rispetto alla
maggioranza delle Regioni. Il rafforzamento del settore può
creare concorrenza con le piazze austriache e slovene, e abbiamo
voluto appositamente riservare uno spazio specifico alla
commercializzazione dei prodotti tipici locali. L'articolato si
suddivide in tre aspetti: i criteri essenziali per l'istituzione
dei mercati e per la loro gestione; una serie di requisiti e
autorizzazioni che la Giunta regionale deve disciplinare con
apposita deliberazione; le materie lasciate all'autonomia di chi
gestisce il mercato e il coinvolgimento dei rappresentanti delle
categorie economiche nella risoluzione di specifiche
problematiche organizzative.
La legge che proponiamo sul commercio in sede fissa - hanno detto
Roberto Asquini (FI), Paolo Ciani (AN) e Gina Fasan (UDC) - si
compone di 6 articoli: il primo è destinato a parificare
definitivamente i quattro capoluoghi di Provincia; il 2
stabilisce il criterio della libertà di orario per le rivendite
di prodotti alimentari; il 3 propone, per la questione della
concorrenza commerciale fra Comuni limitrofi nei casi di apertura
differenziata, che si consenta agli esercenti confinanti le
medesime deroghe del Comune limitrofo, previa apposita delibera
del Comune interessato; il 4 e il 5 prevedono finanziamenti per
parcheggi, strutture coperte e aree gioco per i bambini nei
centri storici, al fine di creare dei veri e propri "centri
commerciali naturali" all'interno delle città; il 6 dispone
finanziamenti per la promozione delle attività commerciali,
possibilmente abbinate fra più Comuni, destinate a pubblicizzare
iniziative di spesa volta a frenare il caro-euro e ad abbinare lo
shopping ai richiami turistici dei centri storici.
A seguire, sono stati presentati tre stralci votati
dall'Assemblea consiliare in altrettante occasioni.
Virgilio Disetti (Margh) ha presentato la sua proposta, ovvero
che nei Comuni parzialmente montani con più di 10mila abitanti le
strutture di grande distribuzione insediate all'interno di Piani
particolareggiati di iniziativa pubblica aventi una superficie di
vendita superiore a 5.000 mq possono, ancorché non inseriti in
zona omogenea HC, richiedere l'ampliamento una tantum sino al
limite massimo del 20% della superficie, autorizzata alle
seguenti condizioni: a) non vi sia aumento della superficie
coperta; b) vengano rispettati gli standard relativi alle zone
parcheggio e alle aree verdi; c) sia migliorata l'accessibilità
della struttura commerciale rispetto al sistema viario di
riferimento.
Giorgio Venier Romano (FI), Luca Ciriani e Sergio Dressi (AN)
hanno suggerito che gli esercizi di somministrazione di alimenti
e bevande siano costituiti da un'unica tipologia, e dunque
l'estensione dei prodotti vendibili non preveda la conversione
dell'autorizzazione; un titolare può attivare o cedere i diversi
rami di azienda e il subentrante ha diritto all'intestazione
della relativa autorizzazione.
Infine, Venier Romano ha chiesto che gli esercenti di esercizi
pubblici possano destinare i loro locali ai soli fumatori. In tal
caso, il divieto di fumo non si applicherebbe purché tali locali
rispettino i seguenti requisiti: a) al loro esterno dovranno
essere apposti appositi cartelli che rechino la scritta luminosa
"locali per fumatori"; b) dovrà essere presente un impianto di
ventilazione e ricambio dell'aria; c) il numero di esercizi
pubblici dedicati ai fumatori non potrà superare il 40% dei
locali suddivisi per tipologia commerciale.
Su questi provvedimenti e su quello della Giunta la Commissione
ha deciso di sentire le parti interessate in una serie di
audizioni, la prima delle quali è già stata fissata per mercoledì
prossimo, 12 ottobre.
(fine)