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II Comm: illustrazioni provvedimenti sul commercio (2)

06.10.2005
16:27
(ACON) Trieste, 06 ott - RC - Dopo aver ascoltato la presentazione del disegno di legge della Giunta sul commercio, la II Commissione è passata alle illustrazioni di altre 5 norme inerenti la materia.

Primo a parlare, a nome della Lega Nord, Maurizio Franz. Il nostro provvedimento - ha spiegato - disciplina in 9 articoli il commercio all'ingrosso dei prodotti agroalimentari freschi, con la prospettiva di incentivare l'incontro fra domanda e offerta favorendo la calmierazione dei prezzi. Su questo argomento, il Friuli Venezia Giulia è in grave ritardo rispetto alla maggioranza delle Regioni. Il rafforzamento del settore può creare concorrenza con le piazze austriache e slovene, e abbiamo voluto appositamente riservare uno spazio specifico alla commercializzazione dei prodotti tipici locali. L'articolato si suddivide in tre aspetti: i criteri essenziali per l'istituzione dei mercati e per la loro gestione; una serie di requisiti e autorizzazioni che la Giunta regionale deve disciplinare con apposita deliberazione; le materie lasciate all'autonomia di chi gestisce il mercato e il coinvolgimento dei rappresentanti delle categorie economiche nella risoluzione di specifiche problematiche organizzative.

La legge che proponiamo sul commercio in sede fissa - hanno detto Roberto Asquini (FI), Paolo Ciani (AN) e Gina Fasan (UDC) - si compone di 6 articoli: il primo è destinato a parificare definitivamente i quattro capoluoghi di Provincia; il 2 stabilisce il criterio della libertà di orario per le rivendite di prodotti alimentari; il 3 propone, per la questione della concorrenza commerciale fra Comuni limitrofi nei casi di apertura differenziata, che si consenta agli esercenti confinanti le medesime deroghe del Comune limitrofo, previa apposita delibera del Comune interessato; il 4 e il 5 prevedono finanziamenti per parcheggi, strutture coperte e aree gioco per i bambini nei centri storici, al fine di creare dei veri e propri "centri commerciali naturali" all'interno delle città; il 6 dispone finanziamenti per la promozione delle attività commerciali, possibilmente abbinate fra più Comuni, destinate a pubblicizzare iniziative di spesa volta a frenare il caro-euro e ad abbinare lo shopping ai richiami turistici dei centri storici.

A seguire, sono stati presentati tre stralci votati dall'Assemblea consiliare in altrettante occasioni.

Virgilio Disetti (Margh) ha presentato la sua proposta, ovvero che nei Comuni parzialmente montani con più di 10mila abitanti le strutture di grande distribuzione insediate all'interno di Piani particolareggiati di iniziativa pubblica aventi una superficie di vendita superiore a 5.000 mq possono, ancorché non inseriti in zona omogenea HC, richiedere l'ampliamento una tantum sino al limite massimo del 20% della superficie, autorizzata alle seguenti condizioni: a) non vi sia aumento della superficie coperta; b) vengano rispettati gli standard relativi alle zone parcheggio e alle aree verdi; c) sia migliorata l'accessibilità della struttura commerciale rispetto al sistema viario di riferimento.

Giorgio Venier Romano (FI), Luca Ciriani e Sergio Dressi (AN) hanno suggerito che gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siano costituiti da un'unica tipologia, e dunque l'estensione dei prodotti vendibili non preveda la conversione dell'autorizzazione; un titolare può attivare o cedere i diversi rami di azienda e il subentrante ha diritto all'intestazione della relativa autorizzazione.

Infine, Venier Romano ha chiesto che gli esercenti di esercizi pubblici possano destinare i loro locali ai soli fumatori. In tal caso, il divieto di fumo non si applicherebbe purché tali locali rispettino i seguenti requisiti: a) al loro esterno dovranno essere apposti appositi cartelli che rechino la scritta luminosa "locali per fumatori"; b) dovrà essere presente un impianto di ventilazione e ricambio dell'aria; c) il numero di esercizi pubblici dedicati ai fumatori non potrà superare il 40% dei locali suddivisi per tipologia commerciale.

Su questi provvedimenti e su quello della Giunta la Commissione ha deciso di sentire le parti interessate in una serie di audizioni, la prima delle quali è già stata fissata per mercoledì prossimo, 12 ottobre.

(fine)