II Comm: illustrati pdl innovazione, ricerca e sviluppo
(ACON) Trieste, 06 ott - MPB - Illustrati alla II Commissione
consiliare, presieduta da Mirio Bolzan (DS), quattro progetti di
legge.
Il primo disegno di legge della Giunta, presentato dall'assessore
Roberto Cosolini, riguarda la disciplina generale in materia di
innovazione, ricerca scientifica e sviluppo tecnologico. Con
esso, la Regione intende rafforzare e qualificare la propria
azione per fare del Friuli Venezia Giulia un'area fortemente
orientata all'innovazione promuovendo processi di interazione tra
imprese, centri di ricerca, università, società civile, per un
più attivo ed efficace trasferimento di conoscenze e competenze
innovative.
Per ottenere questo, il provvedimento - frutto dell'esperienza
maturata applicando la legge regionale 11/2003 sull'innovazione,
ma anche della concertazione con le forze sociali e del confronto
con il mondo dell'università e della ricerca - attua principi di
sussidiarietà per l'uso delle risorse, la valorizzazione del
potenziale di ricerca e sviluppo diffuso in Regione, il
perseguimento di obiettivi di complementarietà e
specializzazione; rafforza inoltre il valore della programmazione
strategica, qualifica gli interventi di politica industriale a
favore dell'innovazione delle imprese secondo principi di
selettività e qualità, promuove realtà imprenditoriali innovative
e favorisce l'integrazione sistemica, introduce contributi per
promuovere l'innovazione nei settori del commercio, del turismo e
dei servizi e adegua interventi settoriali nei campi
dell'agricoltura, delle foreste, della logistica, dei trasporti,
del welfare, delle strutture immateriali; infine, completa il
processo di spostamento del sostegno ai parchi tecnologici da
investimenti di avvio prevalentemente immobiliari a progetti
realizzati assieme ad altri soggetti.
Fattori strategici per elevare il tasso di innovazione sono anche
l'inserimento di risorse umane di alto livello e la
valorizzazione del capitale umano presente in regione, ma anche
la promozione della collaborazione internazionale per favorire
l'inserimento produttivo del Friuli Venezia Giulia in un
contesto ampio e aperto alla diffusione delle tecnologie e delle
conoscenze.
Il percorso per raggiungere questi obiettivi è scandito in 32
articoli che, tra l'altro, prevedono lo strumento del Programma
triennale, la Conferenza permanente per l'innovazione e il
Comitato di valutazione, il nuovo Distretto regionale
dell'innovazione, il Fondo per l'innovazione.
Con il secondo provvedimento all'esame - anch'esso presentato
dall'Esecutivo - si abroga la legge 11/2003 sull'innovazione e le
successive leggi che l'hanno integrata e modificata, essendo
superata dal nuovo testo presentato. Quattro articoli in tutto,
per dare certezza nella materia eliminando le disposizioni
incompatibili con la nuova disciplina, salvaguardando nel
contempo l'esigenza di portare a conclusione i procedimenti già
avviati con le risorse finanziarie assegnate mentre la 11 è
vigente.
Porta la firma dei consiglieri Maurizio Franz, Fulvio Follegot,
Alessandra Guerra e Claudio Violino, della Lega Nord, e di Paolo
Panontin (Misto) la proposta di legge per la tutela legale dei
beni prodotti in Friuli Venezia Giulia, con la quale i proponenti
intendono affrontare il problema della concorrenza sleale da
parte delle imprese estere, in particolare asiatiche che, non
rispettando principi su cui si fondano le filiere produttive del
Friuli Venezia Giulia, possono offrire a prezzi più vantaggiosi
prodotti analoghi, copiando idee e conoscenza.
A risentirne - sottolineano i proponenti - sono in particolare le
piccole e medie imprese (emblematico l'esempio del settore della
sedia) che non potendo sostenere i costi necessari per tutelare
legalmente i prodotti brevettati, preferiscono investire risorse
sull'ideazione di prodotti nuovi piuttosto che sulla tutela dei
quelli già commercializzati.
Con il provvedimento si propone l'istituzione di una Associazione
di imprese a partecipazione regionale per assicurare a quelle che
vi aderiranno la tutela legale contro la concorrenza sleale,
avvalendosi dell'assistenza di studi legali, nonché la creazione
del marchio identificativo dell'Associazione che ciascuna piccola
e media impresa potrà affiancare al proprio. L'Associazione
ricaverà la propria dotazione finanziaria dai trasferimenti
regionali, dalle quote associative annuali, dalle quote di
rimborso delle spese legali. L'unico vincolo posto dal testo
riguarda l'impossibilità di utilizzare i fondi regionali per il
funzionamento dell'associazione.
E sempre di norme urgenti per la tutela dei beni prodotti in
Friuli Venezia Giulia tratta lo stralcio consistente in un unico
articolo riguardante l'istituzione dell'Associazione regionale
per la tutela dei beni prodotti in Friuli Venezia Giulia, e
costituito a sua volta dagli stralci di due emendamenti
aggiuntivi presentati dal consigliere Maurizio Franz (LN)
all'articolo 43 del disegno di legge sugli interventi per il
sostegno e lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese.
La Commissione ha stabilito una serie di udienze conoscitive per
la mattinata di martedì prossimo, 11 ottobre, mentre al
pomeriggio inizierà l'esame dei provvedimenti.