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II Comm: illustrati pdl innovazione, ricerca e sviluppo

06.10.2005
16:59
(ACON) Trieste, 06 ott - MPB - Illustrati alla II Commissione consiliare, presieduta da Mirio Bolzan (DS), quattro progetti di legge.

Il primo disegno di legge della Giunta, presentato dall'assessore Roberto Cosolini, riguarda la disciplina generale in materia di innovazione, ricerca scientifica e sviluppo tecnologico. Con esso, la Regione intende rafforzare e qualificare la propria azione per fare del Friuli Venezia Giulia un'area fortemente orientata all'innovazione promuovendo processi di interazione tra imprese, centri di ricerca, università, società civile, per un più attivo ed efficace trasferimento di conoscenze e competenze innovative.

Per ottenere questo, il provvedimento - frutto dell'esperienza maturata applicando la legge regionale 11/2003 sull'innovazione, ma anche della concertazione con le forze sociali e del confronto con il mondo dell'università e della ricerca - attua principi di sussidiarietà per l'uso delle risorse, la valorizzazione del potenziale di ricerca e sviluppo diffuso in Regione, il perseguimento di obiettivi di complementarietà e specializzazione; rafforza inoltre il valore della programmazione strategica, qualifica gli interventi di politica industriale a favore dell'innovazione delle imprese secondo principi di selettività e qualità, promuove realtà imprenditoriali innovative e favorisce l'integrazione sistemica, introduce contributi per promuovere l'innovazione nei settori del commercio, del turismo e dei servizi e adegua interventi settoriali nei campi dell'agricoltura, delle foreste, della logistica, dei trasporti, del welfare, delle strutture immateriali; infine, completa il processo di spostamento del sostegno ai parchi tecnologici da investimenti di avvio prevalentemente immobiliari a progetti realizzati assieme ad altri soggetti.

Fattori strategici per elevare il tasso di innovazione sono anche l'inserimento di risorse umane di alto livello e la valorizzazione del capitale umano presente in regione, ma anche la promozione della collaborazione internazionale per favorire l'inserimento produttivo del Friuli Venezia Giulia in un contesto ampio e aperto alla diffusione delle tecnologie e delle conoscenze.

Il percorso per raggiungere questi obiettivi è scandito in 32 articoli che, tra l'altro, prevedono lo strumento del Programma triennale, la Conferenza permanente per l'innovazione e il Comitato di valutazione, il nuovo Distretto regionale dell'innovazione, il Fondo per l'innovazione.

Con il secondo provvedimento all'esame - anch'esso presentato dall'Esecutivo - si abroga la legge 11/2003 sull'innovazione e le successive leggi che l'hanno integrata e modificata, essendo superata dal nuovo testo presentato. Quattro articoli in tutto, per dare certezza nella materia eliminando le disposizioni incompatibili con la nuova disciplina, salvaguardando nel contempo l'esigenza di portare a conclusione i procedimenti già avviati con le risorse finanziarie assegnate mentre la 11 è vigente.

Porta la firma dei consiglieri Maurizio Franz, Fulvio Follegot, Alessandra Guerra e Claudio Violino, della Lega Nord, e di Paolo Panontin (Misto) la proposta di legge per la tutela legale dei beni prodotti in Friuli Venezia Giulia, con la quale i proponenti intendono affrontare il problema della concorrenza sleale da parte delle imprese estere, in particolare asiatiche che, non rispettando principi su cui si fondano le filiere produttive del Friuli Venezia Giulia, possono offrire a prezzi più vantaggiosi prodotti analoghi, copiando idee e conoscenza.

A risentirne - sottolineano i proponenti - sono in particolare le piccole e medie imprese (emblematico l'esempio del settore della sedia) che non potendo sostenere i costi necessari per tutelare legalmente i prodotti brevettati, preferiscono investire risorse sull'ideazione di prodotti nuovi piuttosto che sulla tutela dei quelli già commercializzati.

Con il provvedimento si propone l'istituzione di una Associazione di imprese a partecipazione regionale per assicurare a quelle che vi aderiranno la tutela legale contro la concorrenza sleale, avvalendosi dell'assistenza di studi legali, nonché la creazione del marchio identificativo dell'Associazione che ciascuna piccola e media impresa potrà affiancare al proprio. L'Associazione ricaverà la propria dotazione finanziaria dai trasferimenti regionali, dalle quote associative annuali, dalle quote di rimborso delle spese legali. L'unico vincolo posto dal testo riguarda l'impossibilità di utilizzare i fondi regionali per il funzionamento dell'associazione.

E sempre di norme urgenti per la tutela dei beni prodotti in Friuli Venezia Giulia tratta lo stralcio consistente in un unico articolo riguardante l'istituzione dell'Associazione regionale per la tutela dei beni prodotti in Friuli Venezia Giulia, e costituito a sua volta dagli stralci di due emendamenti aggiuntivi presentati dal consigliere Maurizio Franz (LN) all'articolo 43 del disegno di legge sugli interventi per il sostegno e lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese.

La Commissione ha stabilito una serie di udienze conoscitive per la mattinata di martedì prossimo, 11 ottobre, mentre al pomeriggio inizierà l'esame dei provvedimenti.