Codroipo: Tesini e Cosolini a inaugurazione sede CEFAP
(ACON) Codroipo, 08 ott - MPB - La conoscenza come motore della
competitività e la formazione come strumento essenziale di
sviluppo.
Se ne è parlato alla tavola rotonda organizzata in occasione
dell'inaugurazione a Codroipo del nuovo Centro per l'educazione e
la formazione agricola permanente, realizzato con il sostegno
economico della Regione e frutto anche del nuovo assetto
istituzionale del Cefap che accanto alla Federazioni regionali di
Coldiretti, Unione Agricoltori e Confederazione Italiana
Agricoltori, vede anche l'Enaip del Friuli Venezia Giulia.
Prima del taglio del nastro, il presidente del Consiglio
regionale Alessandro Tesini e l'assessore Roberto Cosolini,
assieme ai rappresentanti delle associazioni di categoria -
Manuela Botteghi per la CIA, Giorgio Colutta per Confagricoltura
e Dimitri Zbogar per Coldiretti - coordinati dal presidente del
Cefap Sandro Baldo, che ha ricostruito la quarantennale
esperienza del Cefap, hanno affrontato il tema del ruolo della
formazione in agricoltura per lo sviluppo economico del
territorio.
In Friuli Venezia Giulia, il sistema della formazione, anche
nella sua evoluzione, ha avuto sempre l'impronta di un'efficace
forma di politica attiva del lavoro - ha detto Tesini.
Un dato qualitativo ampiamente riconosciuto, e confermato da
soluzioni qui introdotte e codificate da un quarto di secolo,
come l'alternanza tra aula e luogo di lavoro e la formazione
continua e permanente che ha costituito la premessa per
sviluppare il concetto della società della conoscenza.
In un momento di svolta, in cui ci si scopre molto meno
competitivi di quello che ipotizzava la strategia di Lisbona, e
alla vigilia di scelte e di rinunce che non appartengono solo
alla responsabilità delle istituzioni è importante conoscere il
patrimonio di risorse ed energie di cui si dispone, per imprimere
la svolta necessaria a mettere in moto nel breve, medio e lungo
periodo, politiche di crescita da valutare secondo il criterio
della concreta ricaduta nella struttura del sistema economico
della Regione - ha sottolineato ancora Tesini stigmatizzando le
affermazioni, espresse recentemente anche in sedi autorevoli
circa gli effetti della possibile crescita del turismo che, se
anche raddoppiasse, rappresenterebbe solo il 10 per cento della
produzione della nostra ricchezza, e ricordando che agricoltura e
industria, compresa quella manifatturiera seppure soggetta a
trasformazioni radicali, manterranno ancora un peso importante
nel reddito della nostra regione.
Occorre una elevata capacità di sintesi delle politiche regionali
che devono essere essenziali, flessibili, aggiornabili con
programmi elastici, ma soprattutto serve una cabina di regia
unitaria per affrontare una situazione complessa, senza
compartimenti stagni, incomunicabilità, apparati autoreferenziali
- ha affermato il presidente del Consiglio.
Promuovere una cabina di regia unica richiede un grande sforzo e
costringerà a ragionamenti impegnativi - ha insistito Tesini - ma
è quanto oggi ci è richiesto dalla situazione. Pensare di
affrontare questo contesto senza mettere le politiche del
lavoro, dell'innovazione, della ricerca, dell'istruzione e della
formazione in grado di fare convergenza e di creare percorsi
virtuosi significa darsi la zappa sui piedi e arrivare in
ritardo agli appuntamenti.
La consapevolezza dell'importanza di questo passaggio non può
appartenere solo alla Regione, deve essere comune - ha concluso
il presidente del Consiglio Tesini perché concertazione e dialogo
interistituzionale significa andare al cuore delle questioni,
concentrandosi sulle priorità, e non adattarsi a una ordinaria
amministrazione che non è più sufficiente.
Temi toccati anche dall'assessore Cosolini che - definendo il
nuovo Cefap un matrimonio riuscito, una sintesi felice quella
tra la competenza professionale portata alla compagine dall'Enaip
e la rappresentazione dei bisogni che viene dalle organizzazioni
degli imprenditori agricoltori - ha posto l'accento sulla
possibilità che all'interno di un sistema efficiente e pluralista
come quello della formazione possano esprimersi nicchie di forte
specializzazione.
La Regione - ha detto Cosolini - punta a fare del Friuli Venezia
Giulia in tutto e per tutto un laboratorio di innovazione per
scommettere il suo futuro economico e di coesione sociale sulla
capacità sistemica di anticipare i cambiamenti e l'agricoltura
sarà sempre più uno degli obiettivi. Introdurre un maggiore tasso
di conoscenza rende competitivi tutti i settori economici e non
solo una parte - ha affermato l'assessore ricordando che per la
conoscenza nel comparto agricolo si è investito con la legge
regionale 11 e che altre indicazioni sono contenute nella legge
sull'innovazione che sta per iniziare il suo iter in commissione
e che, volutamente, ha una impostazione trasversale.
Un esempio significativo in tal senso - ha commentato Cosolini -
è il progetto del centro di ricerca sul genoma della vite, una
espressione di eccellenza che crea valore per l'intero
territorio.
Quanto al Cefap, esso partecipa alla sfida del sistema formativo,
sia nell'integrazione dei vari soggetti (scuola, formazione,
università, imprese) sia dei diversi livelli formativi e in una
prossima edizione del progetto di Alta Formazione potrebbe
intervenire per figure di altissima specializzazione da impegnare
nell'innovazione in agricoltura.