Tesini e Sonego a seminario "Muoviamoci!"
(ACON) Udine, 10 ott - MPB - Il tema della sostenibilità e
della compatibilità dello sviluppo è da tempo all'attenzione
della Pubblica Amministrazione e appartiene anche alle competenze
e responsabilità delle Regioni, senza velleitarismi, però, poiché
sostenibilità e compatibilità non sono isolabili in perimetri
autarchici e perciò le interazioni su scala locale, regionale e
nazionale sono indispensabili.
Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale Alessandro
Tesini concludendo il seminario "Muoviamoci!" organizzato dalla
Presidenza del Consiglio regionale in collaborazione con
l'Associazione La Città Possibile, con l'obiettivo di fare il
punto della situazione in fatto di sicurezza, incidenti,
educazione stradale, inquinamento, pianificazione, trasporti,
nuove normative e buone pratiche per una mobilità sostenibile in
Friuli Venezia Giulia.
Con un'avvertenza - ha aggiunto Tesini: la Regione può e deve
fare molto su tutti i piani, in primis forse quello di una
economia compatibile. Quanto alla sostenibilità, il benessere dei
cittadini - con attenzione alle fasce più indifese - va
perseguito con la diffusione e la qualificazione della rete
territoriale dei servizi. Certo, compatibilità e sostenibilità
dello sviluppo nel medio e lungo periodo dovrebbero portare a una
riduzione dei costi, ma in una fase iniziale va messo in conto un
aumento della spesa pubblica che si scontra con le difficoltà dei
bilanci; anche per questo motivo è indispensabile il consenso,
per scelte che inevitabilmente impegnano a coerenze e priorità.
Al seminario, aperto alla società civile, alla politica, alle
pubbliche amministrazioni, al mondo della produzione e dei
servizi è intervenuto anche l'assessore regionale alla
pianificazione territoriale, energia, mobilità e infrastrutture
di trasporto Lodovico Sonego.
Non dobbiamo temere l'approccio organico alla mobilità - ha detto
l'assessore parlando del consistente impegno della Regione negli
ultimi due anni in fatto di mobilità alternativa, dei cospicui
investimenti in piste ciclabili (un ulteriore riparto anche nei
prossimi giorni), dell'obiettivo di arrivare a una integrazione
rotaia - gomma, dove la seconda è sussidiaria alla prima, quale
scelta inevitabile per migliorare la quantità dell'offerta di
trasporto pubblico locale: in questa direzione vanno gli
investimenti - ha precisato Sonego - per contribuire all'acquisto
di nuovo materiale rotabile.
Una lettura a tutto campo quella offerta dal programma, denso di
contributi e testimonianze. Non sono mancati i dati allarmanti:
l'inquinamento porta 310 mila morti all'anno nell'Ue, 39 mila in
Italia. E il dottor Mario Canciani, responsabile del servizio
allergo pneumologia della Clinica pediatrica del Policlinico
Universitario di Udine, centro di riferimento per l'Italia, ha
evidenziato la relazione stretta fra esposizione all'inquinamento
urbano e disturbi respiratori nell'infanzia, almeno un bambino su
cinque. Gli incidenti stradali poi sono la terza causa di morte
in Friuli Venezia Giulia e la seconda in provincia di Udine dopo
i tumori.
Molte, però, anche le prospettive di lavoro, per progetti
integrati e partecipati che concernono le politiche e le buone
pratiche. L'obiettivo è quello sensibilizzare la società civile
per far maturare una diversa mentalità nell'approccio alla
mobilità urbana e arrivare a una sua diversa organizzazione.
Tra le diverse esperienze portate, la testimonianza dei ragazzi
della IIB della scuola media Manzoni di Udine, vincitori del
concorso "A scuola ci andiamo a piedi, in bici e in bus" e il
programma per la sicurezza stradale "Visione Zero" che punta alla
drastica riduzione degli elementi di pericolosità del traffico
stradale, intervenendo su tutti i fattori di rischio.
(foto in e-mail; immagini alle tv)