IV Comm: audizioni sul problema amianto
(ACON) Trieste, 11 ott - MPB - La IV Commissione consiliare,
presieduta da Uberto Fortuna Drossi (Citt), ha svolto una serie
di audizioni inerenti il problema amianto e ha espresso due
pareri, il primo dei quali, così come previsto dalla legge
regionale 6 del 2003 riguardante l'edilizia agevolata, sulla
ripartizione delle risorse disponibili sul Fondo per l'edilizia
residenziale, illustrate dall'assessore Gianfranco Moretton. Il
voto è stato favorevole a maggioranza, mentre si sono astenuti
LN, AN e FI.
Parere favorevole, a maggioranza, mentre contraria si è espressa
AN, anche in merito agli articoli 15, 16, 17 e 18 della legge 158
in materia di attività commerciali, illustrati in commissione
dall'assessore Enrico Bertossi.
La necessità, urgente, di trasformare gli elementi di conoscenza
in una fase attiva, di programmazione: questo il filo conduttore
che ha legato le audizioni sul problema dell'amianto che, secondo
il presidente della Commissione Fortuna Drossi, hanno il valore
di un'anteprima della Conferenza regionale - la seconda - sul
tema, in programma per lunedì 24 ottobre a Trieste.
L'obiettivo è una verifica di quello che il presidente della
Commissione regionale amianto, Umberto Laureni, ha chiamato
"sistema amianto", che comprende la dimensione sanitaria, con
l'osservazione dell'andamento epidemiologico delle malattie
correlate all'esposizione, il censimento e la bonifica dei siti
in cui l'amianto è presente e i processi di smaltimento dei
materiali contenenti questo elemento.
E' importante fare il punto sul processo ambientale completare il
censimento dei siti - ha sottolineato chiedendo per gli esposti
forme di indennizzo che la legge (la 22 del 2001) prevede, ma che
non sono stati deliberati e sollecitando maggiore coordinamento
ambiente/sanità per evitare che un problema ambientale diventi
anche sanitario. Si deve puntare a una regia perché ogni
iniziativa sia efficace - ha detto ancora: in 11 anni le
strutture pubbliche hanno controllato 11 mila interventi di
bonifica, con la produzione di 40 mila tonnellate di amianto; un
dato importante, ma il problema è la mancanza di siti in cui
poterlo conferire, e questo costituisce un elemento di criticità.
Sullo stato di avanzamento dei lavori di protezione
dell'ambiente, smaltimento e bonifica sono intervenuti i
rappresentanti della Direzione centrale ambiente e lavori
pubblici e dell'ARPA, che hanno annunciato entro la fine del 2005
l'uscita del piano che individua le aree idonee a ospitare
rifiuti speciali, fra i quali è annoverato l'amianto.
La necessità di integrazione e coordinamento è stata sottolineata
anche dalle Aziende per i servizi sanitari, che hanno parlato
dell'attività delle UOPSAL, ovvero le Unità operative di
prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, impegnate anche
nella formazione a rivolta ai tecnici del servizio pubblico che
garantiscono le attività in tema di rischi da amianto.
Un grido di allarme è venuto dal presidente dell'Associazione
esposti amianto del Friuli Venezia Giulia che annovera 1500
aderenti: Aurelio Pischianz, definendo pericoloso il trend fino
al 2020, ha parlato anche delle esposizioni indirette e delle
morti di familiari di esposti professionali, lamentando che la
legge 22 nei fatti non è mai decollata. E ha insistito sulla
necessità di una soluzione definitiva e permanente del problema
delle bonifiche, indicando anche una scaletta delle priorità:
innanzitutto la mappatura completa dei siti regionali ancora da
bonificare e l'individuazione del sito dove stoccare tali rifiuti
prevedendo cospicui contributi al Comune che accetta l'ubicazione
sul proprio territorio; ma anche la previsione di contributi per
l'asporto dell'amianto dai privati.
Individuazione, rimozione e smaltimento dell'amianto sono
obiettivi condivisi dai consiglieri intervenuti per approfondire
le questioni, primo fra tutti Enrico Gherghetta (DS), mentre
Bruno Di Natale (AN), preoccupato della dispersione del materiale
in natura, ha chiesto chiarimenti sulle informazioni derivanti da
rilevamenti fotografici aerei e da rilievi spettrografici, e
Alessandro Metz (Verdi) ha chiesto che la Commissione solleciti
l'assessore a dare risposta alle varie richieste avanzate.
Un'opportunità che - ha concluso Fortuna Drossi - avrebbe potuto
essere colta in una audizione congiunta con la III Commissione,
che non è stata possibile, ma che potrà realizzarsi in occasione
della discussione dello stralcio della legge sulla
bioarchitettura a cui invitare, oltre all'assessore Moretton,
anche l'assessore alle politiche sanitarie Ezio Beltrame.
(immagini alle tv)