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IV Comm: audizioni sul problema amianto

11.10.2005
17:55
(ACON) Trieste, 11 ott - MPB - La IV Commissione consiliare, presieduta da Uberto Fortuna Drossi (Citt), ha svolto una serie di audizioni inerenti il problema amianto e ha espresso due pareri, il primo dei quali, così come previsto dalla legge regionale 6 del 2003 riguardante l'edilizia agevolata, sulla ripartizione delle risorse disponibili sul Fondo per l'edilizia residenziale, illustrate dall'assessore Gianfranco Moretton. Il voto è stato favorevole a maggioranza, mentre si sono astenuti LN, AN e FI.

Parere favorevole, a maggioranza, mentre contraria si è espressa AN, anche in merito agli articoli 15, 16, 17 e 18 della legge 158 in materia di attività commerciali, illustrati in commissione dall'assessore Enrico Bertossi.

La necessità, urgente, di trasformare gli elementi di conoscenza in una fase attiva, di programmazione: questo il filo conduttore che ha legato le audizioni sul problema dell'amianto che, secondo il presidente della Commissione Fortuna Drossi, hanno il valore di un'anteprima della Conferenza regionale - la seconda - sul tema, in programma per lunedì 24 ottobre a Trieste.

L'obiettivo è una verifica di quello che il presidente della Commissione regionale amianto, Umberto Laureni, ha chiamato "sistema amianto", che comprende la dimensione sanitaria, con l'osservazione dell'andamento epidemiologico delle malattie correlate all'esposizione, il censimento e la bonifica dei siti in cui l'amianto è presente e i processi di smaltimento dei materiali contenenti questo elemento.

E' importante fare il punto sul processo ambientale completare il censimento dei siti - ha sottolineato chiedendo per gli esposti forme di indennizzo che la legge (la 22 del 2001) prevede, ma che non sono stati deliberati e sollecitando maggiore coordinamento ambiente/sanità per evitare che un problema ambientale diventi anche sanitario. Si deve puntare a una regia perché ogni iniziativa sia efficace - ha detto ancora: in 11 anni le strutture pubbliche hanno controllato 11 mila interventi di bonifica, con la produzione di 40 mila tonnellate di amianto; un dato importante, ma il problema è la mancanza di siti in cui poterlo conferire, e questo costituisce un elemento di criticità.

Sullo stato di avanzamento dei lavori di protezione dell'ambiente, smaltimento e bonifica sono intervenuti i rappresentanti della Direzione centrale ambiente e lavori pubblici e dell'ARPA, che hanno annunciato entro la fine del 2005 l'uscita del piano che individua le aree idonee a ospitare rifiuti speciali, fra i quali è annoverato l'amianto.

La necessità di integrazione e coordinamento è stata sottolineata anche dalle Aziende per i servizi sanitari, che hanno parlato dell'attività delle UOPSAL, ovvero le Unità operative di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, impegnate anche nella formazione a rivolta ai tecnici del servizio pubblico che garantiscono le attività in tema di rischi da amianto.

Un grido di allarme è venuto dal presidente dell'Associazione esposti amianto del Friuli Venezia Giulia che annovera 1500 aderenti: Aurelio Pischianz, definendo pericoloso il trend fino al 2020, ha parlato anche delle esposizioni indirette e delle morti di familiari di esposti professionali, lamentando che la legge 22 nei fatti non è mai decollata. E ha insistito sulla necessità di una soluzione definitiva e permanente del problema delle bonifiche, indicando anche una scaletta delle priorità: innanzitutto la mappatura completa dei siti regionali ancora da bonificare e l'individuazione del sito dove stoccare tali rifiuti prevedendo cospicui contributi al Comune che accetta l'ubicazione sul proprio territorio; ma anche la previsione di contributi per l'asporto dell'amianto dai privati.

Individuazione, rimozione e smaltimento dell'amianto sono obiettivi condivisi dai consiglieri intervenuti per approfondire le questioni, primo fra tutti Enrico Gherghetta (DS), mentre Bruno Di Natale (AN), preoccupato della dispersione del materiale in natura, ha chiesto chiarimenti sulle informazioni derivanti da rilevamenti fotografici aerei e da rilievi spettrografici, e Alessandro Metz (Verdi) ha chiesto che la Commissione solleciti l'assessore a dare risposta alle varie richieste avanzate. Un'opportunità che - ha concluso Fortuna Drossi - avrebbe potuto essere colta in una audizione congiunta con la III Commissione, che non è stata possibile, ma che potrà realizzarsi in occasione della discussione dello stralcio della legge sulla bioarchitettura a cui invitare, oltre all'assessore Moretton, anche l'assessore alle politiche sanitarie Ezio Beltrame.

(immagini alle tv)