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II Comm: legge commercio, dibattito e avvio esame (1)

18.10.2005
14:13
(ACON) Trieste, 18 ott - AB - Il dibattito generale in II Commissione consiliare - presieduta da Mirio Bolzan (DS) e alla presenza dell'assessore Enrico Bertossi - sulla nuova legge sul commercio, ha registrato una generale condivisione del provvedimento (anche le opposizioni non hanno manifestato irrigidimenti), mentre sono stati principalmente gli orari dei negozi a concentrare l'attenzione nei diversi interventi.

Daniele Galasso (FI) ha sottolineato gli elementi innovativi (strumenti di pianificazione, tipologia degli esercizi) e quelli contraddittori (eccessiva pignoleria nei requisiti professionali, doppia autorizzazione per il commercio itinerante) e Roberto Asquini ha anticipato la trasformazione in emendamenti della proposta di legge di FI, AN e LN sul commercio e la concorrenza. Tre i punti sui quali Forza Italia è irremovibile, ha aggiunto Asquini: non ci possono essere differenziazioni fra i capoluoghi di Provincia; va dato sostegno a famiglia, centri storici e Comuni; sugli orari dei negozi non ci devono essere irrigidimenti per trovare le migliori soluzioni.

Su quest'ultimo punto c'è stata un'apertura da parte di Renzo Petris (DS), che si è detto disponibile a superare lo scoglio nel miglior modo possibile, anche perché sarebbe assurdo compromettere un lavoro a 360 gradi che interessa ogni settore del commercio e data la generale condivisione dell'impianto della legge.

L'apertura attuale (4 domeniche a dicembre più 8 domeniche nel corso dell'anno) è ritenuta più che sufficiente dalla Lega Nord sennò, ha detto Maurizio Franz, si andranno a danneggiare i piccoli commercianti, ma anche gli imprenditori per i maggiori costi e i dipendenti, soprattutto le donne, con negative conseguenze per la qualità della vita delle loro famiglie.

E' giusto studiare norme per arginare la recessione e le difficoltà dei cittadini, così Pio De Angelis (PRC), ma non bisogna per questo rischiare di accentuare l'ulteriore crisi delle attività commerciali con norme di eccessiva liberalizzazione (orari dei negozi) o eliminando il sistema autorizzativo (esercizi sotto i 400 metri quadri).

Se per Paolo Pupulin (DS) e Virgilio Disetti (Margh) le ricadute della legge dovranno essere attentamente monitorate e bisognerà quindi prevederne i relativi strumenti, per Maria Teresa Bassa Poropat (Citt) il problema degli orari va inquadrato sui servizi che devono essere erogati a chi lavora per poter consentire questa operazione.

E' il gatto che si morde la coda ha ribattuto Giorgio Venier Romano (FI), perché se per far lavorare le donne la domenica dovremo aprire asili e altri centri dove poter lasciare i loro figli, ci saranno altre donne che dovranno lavorare per garantire questi servizi. Senza contare che tutto ciò non farà che abbassare la qualità della vita di numerose famiglie di lavoratori.

Bisogna ragionare sull'apertura e non sulla chiusura, ribaltando quindi l'approccio al problema. E' questa la ricetta di Bruna Zorzini (PDCI) che ha ricordato come un governo di centro-sinistra non deve mai perdere di vista le esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici.

Sugli orari la Margherita aveva avanzato qualche perplessità, ha ribadito Giorgio Baiutti, ma c'è la disponibilità a rivedere le soluzioni.

L'assessore Bertossi ha messo in evidenza come la Giunta abbia presentato degli emendamenti che recepiscono alcune osservazioni emerse nel corso delle audizioni e si è detto disponibile a valutarne altre man mano che la Commissione affronterà i singoli articoli. Dove non si è intervenuto, ha precisato Bertossi, è perché non si è ritenuto opportuno farlo.

La Commissione ha quindi avviato l'esame del testo di legge, che si compone di 110 articoli, approvando i primi 27, che riguardano i principi generali, le definizioni e gli ambiti di applicazione, l'esercizio delle attività, la tipologia degli esercizi di vendita, l'urbanistica commerciale e altre forme di vendita. Accolti anche alcuni emendamenti delle opposizioni, in particolare Galasso e Franz sui requisiti professionali per l'esercizio dell'attività commerciale, Franz sui corsi di abilitazione professionale e ancora Franz sulla disciplina dei mercati agroalimentari all'ingrosso.

Nel pomeriggio la Commissione riprenderà i lavori affrontando il nodo orari (articolo 28).

(segue)

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