II Comm: legge commercio, dibattito e avvio esame (1)
(ACON) Trieste, 18 ott - AB - Il dibattito generale in II
Commissione consiliare - presieduta da Mirio Bolzan (DS) e alla
presenza dell'assessore Enrico Bertossi - sulla nuova legge sul
commercio, ha registrato una generale condivisione del
provvedimento (anche le opposizioni non hanno manifestato
irrigidimenti), mentre sono stati principalmente gli orari dei
negozi a concentrare l'attenzione nei diversi interventi.
Daniele Galasso (FI) ha sottolineato gli elementi innovativi
(strumenti di pianificazione, tipologia degli esercizi) e quelli
contraddittori (eccessiva pignoleria nei requisiti professionali,
doppia autorizzazione per il commercio itinerante) e Roberto
Asquini ha anticipato la trasformazione in emendamenti della
proposta di legge di FI, AN e LN sul commercio e la concorrenza.
Tre i punti sui quali Forza Italia è irremovibile, ha aggiunto
Asquini: non ci possono essere differenziazioni fra i capoluoghi
di Provincia; va dato sostegno a famiglia, centri storici e
Comuni; sugli orari dei negozi non ci devono essere irrigidimenti
per trovare le migliori soluzioni.
Su quest'ultimo punto c'è stata un'apertura da parte di Renzo
Petris (DS), che si è detto disponibile a superare lo scoglio nel
miglior modo possibile, anche perché sarebbe assurdo
compromettere un lavoro a 360 gradi che interessa ogni settore
del commercio e data la generale condivisione dell'impianto
della legge.
L'apertura attuale (4 domeniche a dicembre più 8 domeniche nel
corso dell'anno) è ritenuta più che sufficiente dalla Lega Nord
sennò, ha detto Maurizio Franz, si andranno a danneggiare i
piccoli commercianti, ma anche gli imprenditori per i maggiori
costi e i dipendenti, soprattutto le donne, con negative
conseguenze per la qualità della vita delle loro famiglie.
E' giusto studiare norme per arginare la recessione e le
difficoltà dei cittadini, così Pio De Angelis (PRC), ma non
bisogna per questo rischiare di accentuare l'ulteriore crisi
delle attività commerciali con norme di eccessiva
liberalizzazione (orari dei negozi) o eliminando il sistema
autorizzativo (esercizi sotto i 400 metri quadri).
Se per Paolo Pupulin (DS) e Virgilio Disetti (Margh) le ricadute
della legge dovranno essere attentamente monitorate e bisognerà
quindi prevederne i relativi strumenti, per Maria Teresa Bassa
Poropat (Citt) il problema degli orari va inquadrato sui servizi
che devono essere erogati a chi lavora per poter consentire
questa operazione.
E' il gatto che si morde la coda ha ribattuto Giorgio Venier
Romano (FI), perché se per far lavorare le donne la domenica
dovremo aprire asili e altri centri dove poter lasciare i loro
figli, ci saranno altre donne che dovranno lavorare per garantire
questi servizi. Senza contare che tutto ciò non farà che
abbassare la qualità della vita di numerose famiglie di
lavoratori.
Bisogna ragionare sull'apertura e non sulla chiusura, ribaltando
quindi l'approccio al problema. E' questa la ricetta di Bruna
Zorzini (PDCI) che ha ricordato come un governo di
centro-sinistra non deve mai perdere di vista le esigenze dei
lavoratori e delle lavoratrici.
Sugli orari la Margherita aveva avanzato qualche perplessità, ha
ribadito Giorgio Baiutti, ma c'è la disponibilità a rivedere le
soluzioni.
L'assessore Bertossi ha messo in evidenza come la Giunta abbia
presentato degli emendamenti che recepiscono alcune osservazioni
emerse nel corso delle audizioni e si è detto disponibile a
valutarne altre man mano che la Commissione affronterà i singoli
articoli. Dove non si è intervenuto, ha precisato Bertossi, è
perché non si è ritenuto opportuno farlo.
La Commissione ha quindi avviato l'esame del testo di legge, che
si compone di 110 articoli, approvando i primi 27, che riguardano
i principi generali, le definizioni e gli ambiti di applicazione,
l'esercizio delle attività, la tipologia degli esercizi di
vendita, l'urbanistica commerciale e altre forme di vendita.
Accolti anche alcuni emendamenti delle opposizioni, in
particolare Galasso e Franz sui requisiti professionali per
l'esercizio dell'attività commerciale, Franz sui corsi di
abilitazione professionale e ancora Franz sulla disciplina dei
mercati agroalimentari all'ingrosso.
Nel pomeriggio la Commissione riprenderà i lavori affrontando il
nodo orari (articolo 28).
(segue)
(immagini alle tv)