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CR: ddl innovazione, relatore Galasso (3)

19.10.2005
11:36
(ACON) Trieste, 19 ott - AB - Disegno di legge importantissimo, per l'entità delle risorse economiche che il settore ha fin qui impiegato e per quelle che saranno destinate per raggiungere obiettivi strategici, anzi, vitali: su tutti la competitività delle imprese attraverso strumenti e opportunità di ricerca, innovazione e diffusione delle conoscenze.

E' questo il giudizio espresso dal relatore di minoranza, Daniele Galasso (FI), alla legge sull'innovazione, della quale ha poi messo in evidenza pregi e difetti.

Tra i primi, il provvedimento spinge per maggiori sinergie tra impresa, ricerca, università e pubblica amministrazione; privilegia il metodo della concertazione con le parti sociali; pone al centro il valore del capitale umano; adotta il criterio della programmazione regionale triennale, anche e soprattutto per il sistema universitario; introduce interventi a favore dell'innovazione del settore filiera foresta-legno, principalmente per gli aspetti relativi allo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili, completando così la gamma degli interventi a tutti i settori produttivi.

Inopportune e devianti dai buoni propositi che sostengono l'intero impianto della legge risultano, invece a giudizio di Galasso, alcune scelte: tutti i regolamenti attuativi della legge vengono adottati senza assumere il parere della competente Commissione consiliare; la Conferenza permanente per l'innovazione non prevede tra i suoi componenti un rappresentante di Insiel, società che è la frontiera dell'eccellenza, in regione e in Italia, nel suo campo; l'assegnazione di contributi, la predisposizione di studi e progetti innovativi per lo smistamento programmato di merci mediante aree attrezzate per l'interscambio fra vettori viene limitata ai Comuni superiori ai 15.000 abitanti, escludendo dai benefici Comuni che, indipendentemente dalla consistenza, avrebbero la necessità di accedere alle provvidenze, come Grado, Lignano, San Giorgio di Nogaro, Cervignano, Ronchi e altri; la norma sulla previsione del distretto per l'innovazione, infine, potrebbe essere intesa nel senso che in tutta la regione debba essere istituito un solo distretto, dubbio interpretativo che è meglio chiarire subito.

(immagini alle tv)

(segue)