CR: ddl innovazione, relatore Galasso (3)
(ACON) Trieste, 19 ott - AB - Disegno di legge importantissimo,
per l'entità delle risorse economiche che il settore ha fin qui
impiegato e per quelle che saranno destinate per raggiungere
obiettivi strategici, anzi, vitali: su tutti la competitività
delle imprese attraverso strumenti e opportunità di ricerca,
innovazione e diffusione delle conoscenze.
E' questo il giudizio espresso dal relatore di minoranza, Daniele
Galasso (FI), alla legge sull'innovazione, della quale ha poi
messo in evidenza pregi e difetti.
Tra i primi, il provvedimento spinge per maggiori sinergie tra
impresa, ricerca, università e pubblica amministrazione;
privilegia il metodo della concertazione con le parti sociali;
pone al centro il valore del capitale umano; adotta il criterio
della programmazione regionale triennale, anche e soprattutto per
il sistema universitario; introduce interventi a favore
dell'innovazione del settore filiera foresta-legno,
principalmente per gli aspetti relativi allo sfruttamento delle
fonti energetiche rinnovabili, completando così la gamma degli
interventi a tutti i settori produttivi.
Inopportune e devianti dai buoni propositi che sostengono
l'intero impianto della legge risultano, invece a giudizio di
Galasso, alcune scelte: tutti i regolamenti attuativi della legge
vengono adottati senza assumere il parere della competente
Commissione consiliare; la Conferenza permanente per
l'innovazione non prevede tra i suoi componenti un rappresentante
di Insiel, società che è la frontiera dell'eccellenza, in regione
e in Italia, nel suo campo; l'assegnazione di contributi, la
predisposizione di studi e progetti innovativi per lo smistamento
programmato di merci mediante aree attrezzate per l'interscambio
fra vettori viene limitata ai Comuni superiori ai 15.000
abitanti, escludendo dai benefici Comuni che, indipendentemente
dalla consistenza, avrebbero la necessità di accedere alle
provvidenze, come Grado, Lignano, San Giorgio di Nogaro,
Cervignano, Ronchi e altri; la norma sulla previsione del
distretto per l'innovazione, infine, potrebbe essere intesa nel
senso che in tutta la regione debba essere istituito un solo
distretto, dubbio interpretativo che è meglio chiarire subito.
(immagini alle tv)
(segue)