CR: aprovata legge innovazione (5)
(ACON) Trieste, 19 ott - AB - Il Consiglio regionale ha
approvato all'unanimità (con 43 voti) la legge sull'innovazione.
Prima, però, alcuni consiglieri avevano anticipato i motivi delle
loro scelte.
Legge condivisa quasi del tutto, ha detto Daniele Galasso (FI),
non perché sia cambiato io, ma perché altri hanno tolto gli
ostacoli che erano stati frapposti. Sono inoltre stati accolti
alcuni emendamenti importanti, anche delle opposizioni. Da qui il
voto favorevole.
Legge assolutamente importante per Giancarlo Tonutti (Margh),
anche se un problema rimane: non si fa innovazione senza
intervenire altrettanto incisivamente nella cultura e sarà questo
uno degli impegni per il prossimo futuro.
Passo decisivo avanti nella politica della Regione, per Bruna
Zorzini (PDCI), un buon esempio di sana legislazione, in grado di
rispondente adeguatamente ai problemi del sistema.
Soddisfazione per l'iter accelerato in Commissione e in Aula, ha
sottolineato Maurizio Franz (LN), perché in un momento delicato
per l'economia servono risposte rapide che questa volta abbiamo
saputo dare. Il voto favorevole è dovuto anche all'accoglimento,
sotto forma di emendamento, della proposta di legge del Carroccio
sulla tutela legale dei beni prodotti della nostra regione.
I temi dell'innovazione attengono alle possibilità di sviluppo,
non sono di centro-sinistra o di centro-destra. Così Bruno Zvech
(DS) nell'evidenziare la condivisione di una buona legge,
costruita bene, sicuramente efficace.
Il voto è favorevole, così Isidoro Gottardo (FI), perché il tema
dell'innovazione nasce nella precedente legislatura ed era stato
fortemente voluto dall'allora presidente Tondo. Solo che quella
volta i DS votarono contro perché giudicavano inadeguati i
contenuti di quella prima legge. Invece quel sistema legislativo
viene perfezionato, adeguato e se oggi noi votassimo contro
saremmo in contraddizione con una volontà già espressa, mentre
siamo consapevoli che sono in gioco il futuro delle nostre
aziende e dei nostri figli.
Roberto Molinaro (UDC) ha sottolineato alcuni aspetti innovativi
introdotti per il settore primario e la filiera foresta-legno,
che si affiancano ai contenuti di una legge buona e necessaria.
Questa legge, per Paolo Santin (Margh), è una delle migliori
traduzioni del concetto di fare sistema, perché mette in
comunicazione il mondo dell'impresa con quello dell'Università e
della ricerca. Un salto culturale di indubbia portata.
I lavori riprenderanno alle 15.00.
(segue)