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CR: mozione su giovani e droga, dibattito (8)

19.10.2005
17:56
(ACON) Trieste, 19 ott - MPB - Per Roberto Molinaro (UDC), tra i firmatari della mozione, essa non è contro qualcuno, ma per acquisire una consapevolezza istituzionale e per maturare un momento di progettualità quale può essere una Conferenza regionale sul tema. E ha portato molti dati che confermano l'aumento dei consumi di sostanze illegali e la riduzione della consapevolezza della qualità delle droghe con aumento degli psicostimolanti. Siamo un Paese in cui ogni anno 170 mila nuovi casi si presentano ai SERT, anche se dimezzate sono le morti per droga. Altri dati evidenziano che il 30 per cento dei detenuti sono tossicodipendenti, 145 mila quelli assistiti in strutture pubbliche, 20 mila in comunità, 12-14 milioni di euro il business della droga. Il problema sta nelle risposte e in quanto sono adeguate: prevenzione e recupero sono segmenti di attività che coinvolgono appieno anche le regioni.

Per Luigi Ferone (Part.Pens) la mozione va al di là degli schieramenti politici e la lotta alla droga va condotta senza se e senza ma. Credo che tutte le droghe facciano male e credo che sbagli chi chiede la liberalizzazione delle droghe leggere. Occorre inoltre combattere i traffici di droga - ha insistito sottolineando che sul problema c'è stata forse una caduta di attenzione: intorno alla droga ruotano altri reati ed essa tocca non solo giovani, ma adulti e anziani, anche perché è una moda. Occorre inasprire le pene facendole poi scontare interamente.

Secondo Alessandro Metz (Verdi) la mozione è condivisibile solo su alcuni aspetti, e cioè informazione e possibilità di fare una Conferenza regionale, ma sottende un giudizio di merito e una dimensione demagogica. Omologare le sostanze fa un regalo agli spacciatori, evidenziando la necessità di spiegare la differenza degli effetti delle diverse sostanze: Facciamo migliaia di convegni sul disagio giovanile e non ascoltiamo mai il giovane: bisogna produrre politiche per la qualità della vita e che consentano ai giovani di esprimersi e non usare sempre misure di polizia che producono un inquinamento del vivere. Occorrono politiche sociali e non di repressione e controllo.

Mirko Spacapan (Margh) afferma che l'obiettivo della mozione è quello di evidenziare le diversità di veduta all'interno della maggioranza su queste problematiche. Tutti vorremmo vivere e lavorare in modo tale che l'uso della sostanze stupefacenti non caratterizzi la nostra vita. Per me, l'uso di sostanze stupefacenti altera lo stato di coscienza. E c'è un discorso da fare anche sullo stile di vita, che porta ad assumere droghe per aumentare le prestazioni. Ben venga una conferenza che apra questi orizzonti che non sono solo quelli sulla devianza giovanile.

Secondo Massimo Blasoni (FI), anche non volendo ricomprendere le droghe leggere fra le sostanze stupefacenti, ciò sta nell'immaginario e viene associato alle droghe più o meno pesanti. Non siamo noi a stabilire una percezione comune. E il tentativo di non voto non può prendere le mosse da una distinzione che non c'è. Il fenomeno droga è trasversale, è connesso a situazioni di disagio, ma anche di integrazione sociale. Bisogna prendere atto che in questa regione non si sta facendo molto come emerge da una relazione del ministero che denuncia la riduzione, qui, dei servizi. Serve una Conferenza ma guardando anche alle leggi sulla famiglia e sul welfare che potranno contribuire a una lotta alla droga.

Kristian Franzil (PRC), ricordando i molti dati e studi sull'argomento che dimostrano anche che la repressione aumenta le presenze nelle carceri, ha invitato a parlare di depenalizzazione e a smettere di associare droghe leggere e pesanti e di criminalizzare, puntando il dito su 5 milioni di persone che ne fanno uso: li mettiamo in galera tutti?

Per Sergio Lupieri (Margh) è un problema complesso che non conosce appartenenze partitiche, ma che si aspetta una partecipazione condivisa. Tante le sfaccettature ma questa mozione non può raggiungere alcuna finalità se non quella di parlare di un problema senza portare soluzioni. Istituire una Conferenza di denuncia è una cosa utile ma credo che noi si sia chiamati a dare quotidianamente risposte istituzionali e attenzione forte ali bisogno degli ultimi, dei più fragili, sviluppando leggi che vanno nel senso della qualità della vita e della coesione sociale.

(segue)