CR: pdl divieto cumulo indennità di carica (10)
(ACON) Trieste, 19 ott - MPB - Consiste di due articoli la
proposta di legge - a firma dei consiglieri di IpR Alessandra
Battellino e Luigi Ferone - sul divieto di cumulo dell'indennità
di carica di amministratori pubblici del Friuli Venezia Giulia
ripresentata lo scorso giugno dopo che, pervenuta all'Aula
all'ultima seduta della legislatura, non era stata approvata.
Il testo ha come obiettivo la modifica dell'articolo 3 della
legge 13 del 2002, contenente disposizioni collegate alla legge
finanziaria 2002 (in particolare in materia di Enti locali), con
l'inserimento di un comma che afferma che le indennità di carica
locali, oltre a non poter essere cumulate con le indennità
parlamentari e regionali, non sono cumulabili fra loro, né con
qualunque altro emolumento fisso derivante da carica elettiva
anche presso enti pubblici economici. Viene inoltre precisato che
in caso di cumulo di incarichi, consentito dalla legge,
all'amministratore spetterà l'indennità a lui più favorevole e,
in sostituzione delle altre, gli potrà essere corrisposta
l'indennità di presenza per ogni giornata di effettiva
partecipazione alle sedute degli organi istituzionali dell'ente e
delle relative commissioni consiliari o assembleari.
La Battellino ha ricordato che la Regione da sempre esercita il
suo potere in materia di indennità di carica nei confronti degli
amministratori degli Enti locali, sottolineano che il
provvedimento non comporta alcuna spesa per la Regione o per gli
Enti locali e che anzi prevede un risparmio. Oltre a rispondere a
ragioni di chiarezza retributiva e a evitare che chi amministra
la cosa pubblica accentri su di sé diverse cariche per ottenere
maggiori benefici economici - spiegano i firmatari - la proposta
va nel senso di promuovere un più ampio coinvolgimento di
cittadini all'attività pubblica, perché senza interesse economico
cade anche quello a concentrare cariche nelle mani delle stesse
persone. Sarà favorita quindi una più ampia distribuzione delle
cariche pubbliche elettive e di nomina, e ciò contribuirà a
sollevare da impegni quegli amministratori che già ricoprono
ruoli importanti.
Sarà, inoltre, rivaluto il ruolo del rappresentante politico:
ruolo - ha precisato Battellino - che sarà più comprensibile al
cittadino che, in questi tempi di recessione economica, ha la
necessità di essere rassicurato circa l'interesse pubblico del
lavoro svolto da chi si dedica alla pubblica amministrazione.
(segue)