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CR: pdl divieto cumulo indennità di carica (10)

19.10.2005
17:59
(ACON) Trieste, 19 ott - MPB - Consiste di due articoli la proposta di legge - a firma dei consiglieri di IpR Alessandra Battellino e Luigi Ferone - sul divieto di cumulo dell'indennità di carica di amministratori pubblici del Friuli Venezia Giulia ripresentata lo scorso giugno dopo che, pervenuta all'Aula all'ultima seduta della legislatura, non era stata approvata.

Il testo ha come obiettivo la modifica dell'articolo 3 della legge 13 del 2002, contenente disposizioni collegate alla legge finanziaria 2002 (in particolare in materia di Enti locali), con l'inserimento di un comma che afferma che le indennità di carica locali, oltre a non poter essere cumulate con le indennità parlamentari e regionali, non sono cumulabili fra loro, né con qualunque altro emolumento fisso derivante da carica elettiva anche presso enti pubblici economici. Viene inoltre precisato che in caso di cumulo di incarichi, consentito dalla legge, all'amministratore spetterà l'indennità a lui più favorevole e, in sostituzione delle altre, gli potrà essere corrisposta l'indennità di presenza per ogni giornata di effettiva partecipazione alle sedute degli organi istituzionali dell'ente e delle relative commissioni consiliari o assembleari.

La Battellino ha ricordato che la Regione da sempre esercita il suo potere in materia di indennità di carica nei confronti degli amministratori degli Enti locali, sottolineano che il provvedimento non comporta alcuna spesa per la Regione o per gli Enti locali e che anzi prevede un risparmio. Oltre a rispondere a ragioni di chiarezza retributiva e a evitare che chi amministra la cosa pubblica accentri su di sé diverse cariche per ottenere maggiori benefici economici - spiegano i firmatari - la proposta va nel senso di promuovere un più ampio coinvolgimento di cittadini all'attività pubblica, perché senza interesse economico cade anche quello a concentrare cariche nelle mani delle stesse persone. Sarà favorita quindi una più ampia distribuzione delle cariche pubbliche elettive e di nomina, e ciò contribuirà a sollevare da impegni quegli amministratori che già ricoprono ruoli importanti.

Sarà, inoltre, rivaluto il ruolo del rappresentante politico: ruolo - ha precisato Battellino - che sarà più comprensibile al cittadino che, in questi tempi di recessione economica, ha la necessità di essere rassicurato circa l'interesse pubblico del lavoro svolto da chi si dedica alla pubblica amministrazione.

(segue)