Tutore Minori:cooperazione con la Vojvodina (Serbia)
(ACON) Trieste, 24 ott - COM/RC - Con l'appuntamento alla "Casa
del bambino e del fanciullo" di Bela Crkva, si è concluso il
programma di visite del Tutore pubblico dei Minori, Francesco
Milanese, agli istituti di accoglienza per minori della Provincia
di Vojvodina, nella Repubblica di Serbia, nell'ambito del
progetto di cooperazione decentrata "Children... to begin". I sei
istituti visitati erano stati volutamente scelti da Marja Kordic,
Ombudsperson for Children della Provincia serba, per la loro
differente tipologia, al fine di rappresentare le varie realtà di
accoglienza per minori presenti sul territorio.
Gli ospiti accolti da questi istituti sono per lo più bambini
abbandonati, maltrattati, abusati e con disturbi mentali di lieve
entità. Fa eccezione l'istituto di Veternik, che ospita bambini
e ragazzi con disturbi mentali anche molto gravi, mentre quello
di Subotica dà accoglienza a bambini in tenera età, diversi dei
quali affetti da sindrome di down. Il loro numero è molto
variabile e può arrivare anche a circa 150, tra bambini e
ragazzi. In alcuni casi le strutture di accoglienza e gli arredi
mostrano evidenti segni del tempo, e gli ospiti non dispongono
neanche di lenzuola e coperte in numero sufficiente per tutti. A
volte nemmeno il riscaldamento è assicurato per tutto l'inverno
(in una regione in cui la temperatura scende anche a venti gradi
sotto lo zero) a causa delle scarse risorse economiche.
Malgrado le differenze di risorse finanziarie e materiali, in
alcuni casi anche notevoli - sottolinea Milanese - ho potuto
constatare come in tutti gli istituti visitati si sia tentato di
introdurre metodi organizzativi sostanzialmente simili, riuscendo
a mantenere alta la qualità sui processi operativi di servizio.
L'organizzazione interna ,seppur nei limiti delle risorse umane e
dei mezzi disponibili riesce a garantire da una parte
l'educazione scolastica primaria e secondaria, quest'ultima volta
all'acquisizione di competenze di tipo professionale, dall'altra
una appropriata distribuzione degli spazi, per fasce d'età e per
genere, capace di rispondere alle varie esigenze in modo
articolato, creando un ambiente il più possibile familiare.
In ciascuno di questi istituti - ha concluso Milanese - ho
rilevato un forte interesse alla partecipazione di operatori a
seminari dedicati al settore socio-assistenziale mediante i quali
poter acquisire quelle ulteriori competenze in grado di garantire
un'adeguata preparazione nell'esercizio della tutela e
dell'assistenza ai minori.
Durante le visite non sono mancati momenti di grande commozione
per il Tutore del Friuli Venezia Giulia e il suo staff, sempre
inseguiti dagli ospiti più piccoli, incuriositi dalla loro
presenza e desiderosi di farsi prendere in braccio, quasi a voler
cogliere alcuni frammenti di quell'affetto a loro negato.