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Tutore Minori:cooperazione con la Vojvodina (Serbia)

24.10.2005
13:25
(ACON) Trieste, 24 ott - COM/RC - Con l'appuntamento alla "Casa del bambino e del fanciullo" di Bela Crkva, si è concluso il programma di visite del Tutore pubblico dei Minori, Francesco Milanese, agli istituti di accoglienza per minori della Provincia di Vojvodina, nella Repubblica di Serbia, nell'ambito del progetto di cooperazione decentrata "Children... to begin". I sei istituti visitati erano stati volutamente scelti da Marja Kordic, Ombudsperson for Children della Provincia serba, per la loro differente tipologia, al fine di rappresentare le varie realtà di accoglienza per minori presenti sul territorio.

Gli ospiti accolti da questi istituti sono per lo più bambini abbandonati, maltrattati, abusati e con disturbi mentali di lieve entità. Fa eccezione l'istituto di Veternik, che ospita bambini e ragazzi con disturbi mentali anche molto gravi, mentre quello di Subotica dà accoglienza a bambini in tenera età, diversi dei quali affetti da sindrome di down. Il loro numero è molto variabile e può arrivare anche a circa 150, tra bambini e ragazzi. In alcuni casi le strutture di accoglienza e gli arredi mostrano evidenti segni del tempo, e gli ospiti non dispongono neanche di lenzuola e coperte in numero sufficiente per tutti. A volte nemmeno il riscaldamento è assicurato per tutto l'inverno (in una regione in cui la temperatura scende anche a venti gradi sotto lo zero) a causa delle scarse risorse economiche.

Malgrado le differenze di risorse finanziarie e materiali, in alcuni casi anche notevoli - sottolinea Milanese - ho potuto constatare come in tutti gli istituti visitati si sia tentato di introdurre metodi organizzativi sostanzialmente simili, riuscendo a mantenere alta la qualità sui processi operativi di servizio. L'organizzazione interna ,seppur nei limiti delle risorse umane e dei mezzi disponibili riesce a garantire da una parte l'educazione scolastica primaria e secondaria, quest'ultima volta all'acquisizione di competenze di tipo professionale, dall'altra una appropriata distribuzione degli spazi, per fasce d'età e per genere, capace di rispondere alle varie esigenze in modo articolato, creando un ambiente il più possibile familiare.

In ciascuno di questi istituti - ha concluso Milanese - ho rilevato un forte interesse alla partecipazione di operatori a seminari dedicati al settore socio-assistenziale mediante i quali poter acquisire quelle ulteriori competenze in grado di garantire un'adeguata preparazione nell'esercizio della tutela e dell'assistenza ai minori.

Durante le visite non sono mancati momenti di grande commozione per il Tutore del Friuli Venezia Giulia e il suo staff, sempre inseguiti dagli ospiti più piccoli, incuriositi dalla loro presenza e desiderosi di farsi prendere in braccio, quasi a voler cogliere alcuni frammenti di quell'affetto a loro negato.