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Citt: sport e doping, sabato convegno a Trieste

27.10.2005
10:33
(ACON) Trieste, 27 ott - COM/AB - "Doping. Perché no! Vincere per perdere la vita" è il titolo del convegno organizzato per sabato prossimo, 29 ottobre, al Palarock di via Frescobaldi a Trieste, a partire dalle 10.30, dal gruppo consiliare regionale dei Cittadini per il Presidente.

Un tema molto sentito e sicuramente urgente che, attraverso questo convegno, tenterà di affrontare, ma anche approfondire, le problematiche del doping mettendo intorno a un tavolo istituzioni, giornalisti, sportivi, uniti dall'amore per lo sport, quello sport pulito che non ambisce solo al raggiungimento del risultato, ma che crede nella disciplina sportiva come valore.

Il doping è un problema di carattere mondiale. Diffuso e radicato in moltissimi paesi, è sempre stato sottovalutato dalle autorità sportive e governative delle varie nazioni perché si pensava fosse limitato alle fasce alte dei praticanti esasperati dalle pressioni degli sponsor. Nella realtà, la caccia alla prestazione massima e al risultato a ogni costo rimbalza fino ai livelli più bassi (giovanissimi, allievi, amatori), contaminando la corretta impostazione dei valori legati allo sport, proprio laddove lo sport dovrebbe essere semplice divertimento.

Di fronte alle notizie sempre più frequenti sul diffondersi del doping nello sport, le istituzioni hanno l'obbligo di non rimanere inerti, soprattutto perché queste sostanze si configurano come una minaccia per la salute dei ragazzi.

"Nel convegno di sabato - rileva Uberto Fortuna Drossi che ne ha curato l'impostazione - parliamo di sport, di sport leale. Ma vorremmo parlare anche e soprattutto di disciplina sportiva: della disciplina, dell'impegno, dei sacrifici necessari per vincere rispettando se stessi, il proprio corpo e gli altri. E parliamo di doping, di ciò che avvelena il mondo dello sport e distrugge la vita di moltissimi giovani."

Il gruppo consiliare dei Cittadini per il Presidente affronta quindi questo tema delicato con un convegno rivolto ai ragazzi, alle loro famiglie e agli operatori sportivi e per ribadire fermamente l'importanza di vivere lo sport con onestà, proteggendo la salute dei giovani.

Sono stati chiamati a intervenire: l'assessore allo sport della Regione Friuli Venezia Giulia Roberto Antonaz; Massimiliano Castellani, giornalista e autore del libro "Palla avvelenata. Morti misteriose, doping e sospetti nel calcio italiano"; Giovanna Fonda, ex atleta e dirigente della Gymnasium Pordenone; Auro Gombacci, direttore del centro regionale di medicina dello sport; Flaviano Tonellotto, presidente della Triestina calcio. I lavori saranno aperti da Maria Teresa Bassa Poropat e coordinati da Uberto Fortuna Drossi. Giornalisti, atleti, professionisti, rappresentanti delle istituzioni, che hanno voluto legare la loro immagine alla finalità di questo evento.