Citt: sport e doping, sabato convegno a Trieste
(ACON) Trieste, 27 ott - COM/AB - "Doping. Perché no! Vincere
per perdere la vita" è il titolo del convegno organizzato per
sabato prossimo, 29 ottobre, al Palarock di via Frescobaldi a
Trieste, a partire dalle 10.30, dal gruppo consiliare regionale
dei Cittadini per il Presidente.
Un tema molto sentito e sicuramente urgente che, attraverso
questo convegno, tenterà di affrontare, ma anche approfondire, le
problematiche del doping mettendo intorno a un tavolo
istituzioni, giornalisti, sportivi, uniti dall'amore per lo
sport, quello sport pulito che non ambisce solo al raggiungimento
del risultato, ma che crede nella disciplina sportiva come
valore.
Il doping è un problema di carattere mondiale. Diffuso e radicato
in moltissimi paesi, è sempre stato sottovalutato dalle autorità
sportive e governative delle varie nazioni perché si pensava
fosse limitato alle fasce alte dei praticanti esasperati dalle
pressioni degli sponsor. Nella realtà, la caccia alla prestazione
massima e al risultato a ogni costo rimbalza fino ai livelli più
bassi (giovanissimi, allievi, amatori), contaminando la corretta
impostazione dei valori legati allo sport, proprio laddove lo
sport dovrebbe essere semplice divertimento.
Di fronte alle notizie sempre più frequenti sul diffondersi del
doping nello sport, le istituzioni hanno l'obbligo di non
rimanere inerti, soprattutto perché queste sostanze si
configurano come una minaccia per la salute dei ragazzi.
"Nel convegno di sabato - rileva Uberto Fortuna Drossi che ne ha
curato l'impostazione - parliamo di sport, di sport leale. Ma
vorremmo parlare anche e soprattutto di disciplina sportiva:
della disciplina, dell'impegno, dei sacrifici necessari per
vincere rispettando se stessi, il proprio corpo e gli altri. E
parliamo di doping, di ciò che avvelena il mondo dello sport e
distrugge la vita di moltissimi giovani."
Il gruppo consiliare dei Cittadini per il Presidente affronta
quindi questo tema delicato con un convegno rivolto ai ragazzi,
alle loro famiglie e agli operatori sportivi e per ribadire
fermamente l'importanza di vivere lo sport con onestà,
proteggendo la salute dei giovani.
Sono stati chiamati a intervenire: l'assessore allo sport della
Regione Friuli Venezia Giulia Roberto Antonaz; Massimiliano
Castellani, giornalista e autore del libro "Palla avvelenata.
Morti misteriose, doping e sospetti nel calcio italiano";
Giovanna Fonda, ex atleta e dirigente della Gymnasium Pordenone;
Auro Gombacci, direttore del centro regionale di medicina dello
sport; Flaviano Tonellotto, presidente della Triestina calcio. I
lavori saranno aperti da Maria Teresa Bassa Poropat e coordinati
da Uberto Fortuna Drossi. Giornalisti, atleti, professionisti,
rappresentanti delle istituzioni, che hanno voluto legare la loro
immagine alla finalità di questo evento.