III Comm: proposte famiglia, istituito un Comitato ristretto
(ACON) Trieste, 27 ott - RC - La III Commissione consiliare ha
aperto la discussione generale sulle due proposte di legge - la
n.151 della maggioranza con primo firmatario il presidente della
Commissione stessa, Nevio Alzetta (DS), e la n.136
dell'opposizione con primo firmatario Roberto Molinaro (UDC) - in
tema di sistema integrato dei servizi e degli interventi
socio-assistenziali.
E' un tema che taglia trasversalmente i gruppi politici; è
positivo non puntare all'assistenza ma al più ampio concetto di
welfare, però non si condivide la limitata libertà di scelta da
concedere alle famiglie, perché queste partecipano economicamente
in modo forte in ordine ai servizi sociali e dunque è giusto
possano decidere - ha iniziato Massimo Blasoni. Il forzista ha
poi ricordato il Fondo per non autosufficienza, i voucher, la
partecipazione del volontariato e del terzo settore presenti
nella proposta che lo vede secondo firmatario, mentre ha
sostenuto che con il reddito di cittadinanza voluto dal
centro-sinistra si pongono aspettative non realizzabili.
Ormai c'è uno scivolamento dalla sanità all'assistenza - così
Adriano Ritossa (AN). Non abbiamo una visione certa di quali sono
le riposte di cui c'é bisogno, perciò non possiamo calcolare in
modo esatto i contributi finanziari da utilizzare. La riposta sul
territorio, poi, non è omogenea, ma dipende dalla sensibilità
degli operatori e ciò deve cambiare.
Per Alessandra Guerra (LN), si tratta di mettere insieme due
diversi modi di considerare società e cultura, eppure hanno la
stessa meta sul welfare. Concreta e con risposte tecniche a
esigenze emergenti è per lei la proposta del centro-destra,
tipica del centro-sinistra fatta di ideologie ed enunciati di
intendi la cui realizzazione è rimandata a regolamenti della
Giunta l'altra. Non avete avuto il coraggio di riformulare i
SERT, i servizi per le tossicodipendenze - ha infine accusato.
Piero Colussi (Citt) ha ricordato le linee ispiratrici della
proposta n.151 e ha sostenuto che le audizioni hanno portato
stimoli a procedere nella direzione intrapresa, ovvero
raccogliere le preoccupazioni di chi opera nel settore, non
creare aspettative che poi non si possono rispettare, eliminare
la disomogeneità dei diritti.
Annamaria Menosso (DS) ha parlato del coordinamento fatto di
tutte le politiche volte a migliorare la qualità della vita dei
cittadini, a cui sono stati aggiunti nuovi servizi per le nuove
esigenze della popolazione. Faremo tesoro delle problematiche che
ci hanno raccontato gli operatori di settore in audizione - ha
aggiunto. Esagerazione posta alla mancanza di diritto di scelta,
per lei; al contrario, questa libertà c'è: i Comuni, proprio
perché sono gli enti più vicini ai cittadini, ricercano con le
famiglie le soluzioni per loro migliori.
Sergio Lupieri (Margh) ha affermato che c'è stata la messa in
rete dei servizi e di chi li deve fornire - attori che prima non
si parlavano e dunque non interagivano - e dalla loro valutazione
si è appreso quali debbano essere le risorse necessarie per il
territorio. Da approfondire saranno gli articoli 4 (accesso al
sistema dei servizi sociali), il 21 sul Coordinamento regionale
sulle politiche del welfare e il 26 sul reddito di base per la
cittadinanza. Quest'ultimo crea, in effetti, aspettative che però
non corrono il pericolo di essere sproporzionate; tale reddito è
solo uno dei servizi offerti e non va enfatizzato.
Siamo riusciti lì dove la scorsa legislatura a maggioranza
centro-destra aveva fallito - così Bruna Zorzini (PDCI). Si va
verso un aiuto concreto per le donne, che spesso hanno un compito
massacrante nel conciliare tutti i loro impegni dentro e fuori la
famiglia. Nostra intenzione non è creare articoli spot fatti solo
di fumo, ma governare concretamente i diritti dell'individuo e
tutelarli. Quanto al reddito di base, è posto nel modo giusto; il
diritto di scelta del centro-destra, invece, è posto in modo
demagogico; la legge sul welfare non può essere definita
bi-partisan perché i concetti di base di ID sono diversi rispetto
alla CdL e non si faranno sconti.
Che il testo non sia puntuale e preciso è dovuto al fatto che
abbiamo scelto una legge che desse indicazioni strategiche sul
welfare - questa la risposta di Maria Teresa Bassa Poropat
(Citt). E' la prima vota che le politiche sociali non sono
subalterne alle sanitarie, anche come budget; parlare di
integrazione delle politiche sociali propone in modo diverso il
concetto di salute. La norma é sintesi strategica rispetto alle
altre leggi; sono stati ridefiniti i ruoli dei consultori
pubblici; nel gruppo ristretto della Commissione si dovrà tener
conto delle osservazioni giunte dagli operatori.
Anche il presidente Alzetta ha sottolineato l'importanza di aver
fatto discutere del pacchetto "servizi sociali" come autonomo e
non mera appendice della sanità. Non si tratta di un testo unico,
ma di una legge quadro; per la prima volta non è solo assistenza,
ma integrazione tra tutte le politiche a fronte di una
programmazione di sviluppo dell'intero territorio; ci sarà la
verifica di dove collocare l'articolo 21, ma nessuno ha negato
che il Coordinamento regionale esiste; l'articolo 26 dovrà essere
un intervento temporaneo e straordinario (solo quando serve e per
la durata necessaria a risolvere il problema contingente), non
dovrà essere solo mero intervento economico; la copertura
finanziaria sarà garantita.
Infine, l'assessore regionale alla Salute, Ezio Beltrame, ha
fatto presente di aver già affrontato a lungo e a tempo debito la
politica che sottende al progetto della maggioranza, ricordando
di aver puntato ad una organizzazione più coordinata nella
partecipazione dei Comuni, ad interventi più precisi per i non
autosufficienti quanto per i giovani e le giovani famiglie, a
servizi fortemente integrati tra loro e a un riequilibrio del
sistema sociale del territorio. Il percorso è portato avanti da
interventi legislativi regionali ma con interventi di zona, con
l'integrazione tra uffici regionali e uffici comunali, cosa
innovativa a livello nazionale. La Finanziaria regionale sarà
approvata domani in Giunta e lì si dimostra la concretezza
economica di quanto si va sostenendo.
Al termine, la Commissione ha istituito un Comitato ristretto per
cercare una sintesi delle due proposte.
(immagini alle tv)