Tutore minori: giornata di formazione per pediatri
(ACON) Trieste, 31 ott - COM/AB - Si è tenuto a Palmanova un
incontro formativo del Tutore pubblico dei minori, Francesco
Milanese, organizzato dalla Società pediatrica italiana (SPI),
alla presenza di oltre un centinaio di medici provenienti sia
dalla rete ospedaliera che dai sevizi territoriali, su tematiche
di grande attualità rispetto al quadro di emergenza emerso dal
confronto tra la sfera sociale e legislativa di tutela dei
bambini e quella sanitaria, in cui i medici debbono spesso
affrontare il maltrattamento o l'incuria infantile e
adolescenziale.
In particolare, il dibattito si è acceso per l'evidente bisogno
rilevato da Milanese, ed emerso dai casi-studio esposti dai
medici allo stesso Tutore dei minori, di trovare un supporto e un
coordinamento con la rete dei servizi i quali, pur nei rispettivi
ambiti di competenza, incontrano le stesse realtà e difficoltà.
Il Tutore ha risposto alla domanda di tipo pratico-procedurale
manifestata dai pediatri per attrezzarsi di fronte alle
situazioni e ai dilemmi di tipo familiare che si presentano nella
forma di sintomi e di disagi dei bambini, oltre che nei nuovi
disagi adolescenziali.
La responsabilità dell'operatore sociale e del medico - sostiene
Milanese - si deve tradurre nella capacità di lavorare in equipe
per trovare la risposta adeguata e scegliere la procedura di
segnalazione ottimale per ogni specifica situazione problematica
che coinvolge il minore.
Al contempo, è essenziale approfondire il percorso di
sensibilizzazione del corpo medico affinché sia sempre evidente
come il bambino maltrattato non possa essere lasciato solo
davanti alla violenza subita, sia essa fisica, psicologica,
sessuale, soprattutto dopo la denuncia del fatto.
Il bambino - conclude Milanese - è una persona speciale con
diritti "minori" ma non "ridotti" e siamo noi adulti ad avere la
responsabilità di metterlo nelle condizioni di fruirne
pienamente, soprattutto quando un bambino è stato abusato e, a
suo modo, chiede a questa società, rappresentata dal medico,
dall'assistente sociale, dall'educatore, dal tutore legale, di
aiutarlo nel suo percorso di elaborazione.
In questo quadro, è emersa prepotente la necessità non ancora
soddisfatta di una tutela effettiva per il minore allontanato
dalla famiglia di origine nel suo percorso processuale. Tale
tutela non può limitarsi a un ambito
patrimonialistico-amministrativo, ma deve diventare una vera
risorsa di relazione umana.
Il Tutore ha infine sottolineato l'importante iniziativa al
riguardo messa in atto dal suo Ufficio: la Scuola per Tutori
Volontari, inaugurata all'inizio di ottobre, i cui corsi
continueranno fino al prossimo marzo e daranno la possibilità di
creare un registro di persone competenti cui lo stesso Tribunale
per i minorenni potrà attingere per supportare il bambino già
sofferente per la condizione di abuso.