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Tesini visita Scuola Mosaicisti di Spilimbergo

05.11.2005
17:33
(ACON) Trieste, 05 nov - MPB - "Una realtà straordinaria, di cui la Regione è fiera e che va sostenuta e valorizzata anche per la capacità di innovazione che sa esprimere e per il suo ruolo sociale". Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini ha espresso così l'apprezzamento per l'attività e il progetto didattico della scuola Mosaicisti del Friuli, di Spilimbergo, che ha visitato in vista della mostra di presentazione che l'Istituto professionale terrà a Roma dal 7 febbraio al 10 marzo 2006 presso la Camera dei Deputati.

In quella circostanza sarà esposta anche l'opera che riproduce il capolavoro di Picasso "Guernica": il mosaico - di 3,50 per 7,80 metri, frutto del lavoro integrato di 30 allievi che lo hanno realizzato a tempo di record, in un paio di settimane - è stato acquistato dalla Camera dei Deputati per essere donato alla Spagna. Sarà, quella nella capitale, un'occasione per dare grande visibilità a un patrimonio di cultura, tradizione e anche innovazione, appunto, invidiatoci da tutto il mondo - ha spiegato il presidente della Scuola, Alido Gerussi, illustrando l'attività didattica e i progetti della scuola impegnata con 700 mila euro di investimenti per sistemare gli impianti e ampliare la sede.

Fra gli obiettivi, c'è pure quello di affiancare all'indirizzo originario di formazione di mosaicisti - che in tre anni di studio apprendono tutte le tecniche musive, dal periodo romano al moderno, in un rapporto di collaborazione anche con grandi maestri dell'arte contemporanea che qui tengono stages - un indirizzo per preparare, in collaborazione con l'Università di Udine e il Centro di restauro di Villa Manin, esperti di restauro musivo.

Un passo importante per la Scuola e per la città e il suo territorio, legato da sempre a questa tradizione e che potrebbe avere ulteriore risonanza mondiale con l'istituzione, qui, del Museo Europeo del Mosaico, per il quale c'è già una proposta di legge.

Nata nel 1922, dal 1932 nell'attuale sede che, anche nelle sue strutture - dai pavimenti alle installazioni sulle pareti, dagli interventi architettonici ai dettagli decorativi - offre una vetrina molto interessante di quest'arte antica e della sua evoluzione, la Scuola ha formato centinaia di mosaicisti le cui opere, in prevalenza di grandi dimensioni, sono diffuse in tutti i continenti.

L'attenzione che riscuote nel mondo è testimoniata dal fatto che per la prima volta nelle iscrizioni al primo corso, per l 'anno formativo 2005-2006, il numero degli stranieri (17) ha superato quello degli allievi italiani (16).

Dei complessivi 96 studenti impegnati nel triennio formativo, gli italiani sono 57 (di cui 44 del Friuli Venezia Giulia) e 39 gli stranieri, 27 provenienti da Paesi dell'Ue (Austria, Francia, Germania, Grecia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Slovenia e Spagna) e 12 extra Ue (Albania, Argentina, Brasile, Burchina Faso, Cina, Colombia, Costa d'Avorio, Croazia, Egitto, Sud Africa).

Il presidente Tesini ha quindi visitato anche la mostra del lavori di fine anno scolastico 2004-2005, ospitata nella ex caserma Bevilacqua , prima sede della Scuola dal 1922 al 1932: un saggio dell'abilità tecnica e artistica degli allievi, ma anche una vetrina di proposte e soluzioni, specie per quanto riguarda i mosaici pavimentali o utilizzati negli intereventi architettonici, frutto di ricerca sui materiali e sul loro trattamento, che rivela la grande versatilità di quest'arte.