Tesini visita Scuola Mosaicisti di Spilimbergo
(ACON) Trieste, 05 nov - MPB - "Una realtà straordinaria, di
cui la Regione è fiera e che va sostenuta e valorizzata anche per
la capacità di innovazione che sa esprimere e per il suo ruolo
sociale".
Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini ha
espresso così l'apprezzamento per l'attività e il progetto
didattico della scuola Mosaicisti del Friuli, di Spilimbergo, che
ha visitato in vista della mostra di presentazione che l'Istituto
professionale terrà a Roma dal 7 febbraio al 10 marzo 2006 presso
la Camera dei Deputati.
In quella circostanza sarà esposta anche l'opera che riproduce il
capolavoro di Picasso "Guernica": il mosaico - di 3,50 per 7,80
metri, frutto del lavoro integrato di 30 allievi che lo hanno
realizzato a tempo di record, in un paio di settimane - è stato
acquistato dalla Camera dei Deputati per essere donato alla
Spagna.
Sarà, quella nella capitale, un'occasione per dare grande
visibilità a un patrimonio di cultura, tradizione e anche
innovazione, appunto, invidiatoci da tutto il mondo - ha
spiegato il presidente della Scuola, Alido Gerussi, illustrando
l'attività didattica e i progetti della scuola impegnata con 700
mila euro di investimenti per sistemare gli impianti e ampliare
la sede.
Fra gli obiettivi, c'è pure quello di affiancare all'indirizzo
originario di formazione di mosaicisti - che in tre anni di
studio apprendono tutte le tecniche musive, dal periodo romano al
moderno, in un rapporto di collaborazione anche con grandi
maestri dell'arte contemporanea che qui tengono stages - un
indirizzo per preparare, in collaborazione con l'Università di
Udine e il Centro di restauro di Villa Manin, esperti di
restauro musivo.
Un passo importante per la Scuola e per la città e il suo
territorio, legato da sempre a questa tradizione e che potrebbe
avere ulteriore risonanza mondiale con l'istituzione, qui, del
Museo Europeo del Mosaico, per il quale c'è già una proposta di
legge.
Nata nel 1922, dal 1932 nell'attuale sede che, anche nelle sue
strutture - dai pavimenti alle installazioni sulle pareti, dagli
interventi architettonici ai dettagli decorativi - offre una
vetrina molto interessante di quest'arte antica e della sua
evoluzione, la Scuola ha formato centinaia di mosaicisti le cui
opere, in prevalenza di grandi dimensioni, sono diffuse in tutti
i continenti.
L'attenzione che riscuote nel mondo è testimoniata dal fatto che
per la prima volta nelle iscrizioni al primo corso, per l 'anno
formativo 2005-2006, il numero degli stranieri (17) ha superato
quello degli allievi italiani (16).
Dei complessivi 96 studenti impegnati nel triennio formativo,
gli italiani sono 57 (di cui 44 del Friuli Venezia Giulia) e 39
gli stranieri, 27 provenienti da Paesi dell'Ue (Austria, Francia,
Germania, Grecia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Slovenia e
Spagna) e 12 extra Ue (Albania, Argentina, Brasile, Burchina
Faso, Cina, Colombia, Costa d'Avorio, Croazia, Egitto, Sud
Africa).
Il presidente Tesini ha quindi visitato anche la mostra del
lavori di fine anno scolastico 2004-2005, ospitata nella ex
caserma Bevilacqua , prima sede della Scuola dal 1922 al 1932: un
saggio dell'abilità tecnica e artistica degli allievi, ma anche
una vetrina di proposte e soluzioni, specie per quanto riguarda i
mosaici pavimentali o utilizzati negli intereventi
architettonici, frutto di ricerca sui materiali e sul loro
trattamento, che rivela la grande versatilità di quest'arte.