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CR: Piano territoriale, dibattito generale (9)

10.11.2005
17:07
(ACON) Trieste, 10 nov - RC - Artificio vergognoso per far passare il Corridoio V e favorire certe lobby. Così la definizione di Alessandra Guerra (LN) del disegno di legge 154. Altro che decentramento e potere ai Comuni - ha detto. Questa é l'ennesima legge-vergogna. Dà, sì, competenza urbanistica agli Enti locali, ma per fare edilizia di basso spessore. Ciò che ci si aspettava era la creazione precedente di un Piano urbanistico regionale, invece verrà fatto quando la Regione avrà ormai perso la sua identità.

Alessandro Metz (Verdi) non si ritrova nella filosofia che sta alla base della norma, anche perché a livello nazionale i Verdi sono contro le grandi opere. E' vero che si deve ridiscutere la legge 52 del '91, ma questa prevede, oltre al Piano territoriale, anche dei Piani di settore che hanno comportato dei costi. Questa é una norma che salvaguarda solo il Corridoio V e le opere, mentre il territorio viene violentato. Qui si parla di opere che spera saranno ostacolate dai cittadini.

Per Claudio Violino (LN), si intende il territorio come strategico per gli interessi di piccole lobby molto potenti che non hanno la sede principale in Friuli, ma altrove in regione; tutti gli altri soggetti non contano. Non é pensabile eliminare le Province, mentre vanno definiti gli ambiti in cui i Comuni devono pianificare perché certe competenze sono necessariamente di area vasta. Il Piano regolatore delle attività estrattive (PRAE) perché non viene fatto? - ha poi chiesto. Servono elettrodotti, ma costruiamoli dopo il Piano energetico regionale e vediamo a chi serve quell'energia.

Uberto Fortuna Drossi (Citt) non ha negato alcune perplessità iniziali anche del suo gruppo, ma gli aspetti positivi per lui sono più numerosi. Non é vero che c'é scarsa attenzione all'ambiente; é una legge propedeutica che ha bisogno di essere accolta celermente, fissa obiettivi e definisce strategie.

(segue)