V Comm: ddl autonomie locali, sì a città metropolitane (1)
(ACON) Trieste, 14 nov - RC - Hanno provato a far bocciare in
toto l'articolo, hanno optato per portare da 200mila a 300mila il
numero minimo di abitanti, a prevedere che i Comuni siano almeno
6 e non 5, oppure che appartengano tutti alla stessa Provincia,
ma le opposizioni non sono riuscite a far modificare l'articolo 8
del disegno di legge 153 in materia di sistema Regione-Autonomie
locali che la V Commissione, presieduta da Antonio Martini
(Margh), ha ripreso ad approvare dopo lo stop del 26 ottobre
scorso. Unica specifica accolta, che i territori comunali siano
contigui.
L'articolo tratta della creazione delle città metropolitane,
progetto che ha visto delle modifiche a firma Franco Brussa
(Margh) e Mauro Travanut (DS) con cui si elimina ogni numero
minimo di Comuni che si aggregano e aumenta la maggioranza dei
componenti i Consigli comunali favorevoli a tale creazione, da
assoluta a qualificata dei due terzi.
Ciò di cui il centro-destra, attraverso Pedicini, Valenti e
Marini di FI, Ciriani di AN, Follegot di LN, Molinaro dell'UDC e
Salvador del Gruppo Misto, ha sostanzialmente accusato il
centro-sinistra è di nascondere malamente un progetto che
coinvolge tutte le strutture più importanti della Venezia Giulia,
partendo dai porti di Muggia e Trieste arrivando sino
all'aeroporto di Ronchi dei Legionari. Le preoccupazioni, però,
non sono mancate neppure tra i componenti della maggioranza come
Bruna Zorzini (PDCI) e Roberto De Gioia (Autonomisti).
Dopo una lunga discussione tra i consiglieri, l'articolo 8 è
stato approvato con i voti di Margherita, DS, Cittadini, PRC;
contraria la Casa delle Libertà con Salvador e De Gioia, nessun
astenuto.
(segue)
(immagini alle tv)