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V Comm: ddl autonomie locali, sì a città metropolitane (1)

14.11.2005
17:08
(ACON) Trieste, 14 nov - RC - Hanno provato a far bocciare in toto l'articolo, hanno optato per portare da 200mila a 300mila il numero minimo di abitanti, a prevedere che i Comuni siano almeno 6 e non 5, oppure che appartengano tutti alla stessa Provincia, ma le opposizioni non sono riuscite a far modificare l'articolo 8 del disegno di legge 153 in materia di sistema Regione-Autonomie locali che la V Commissione, presieduta da Antonio Martini (Margh), ha ripreso ad approvare dopo lo stop del 26 ottobre scorso. Unica specifica accolta, che i territori comunali siano contigui.

L'articolo tratta della creazione delle città metropolitane, progetto che ha visto delle modifiche a firma Franco Brussa (Margh) e Mauro Travanut (DS) con cui si elimina ogni numero minimo di Comuni che si aggregano e aumenta la maggioranza dei componenti i Consigli comunali favorevoli a tale creazione, da assoluta a qualificata dei due terzi.

Ciò di cui il centro-destra, attraverso Pedicini, Valenti e Marini di FI, Ciriani di AN, Follegot di LN, Molinaro dell'UDC e Salvador del Gruppo Misto, ha sostanzialmente accusato il centro-sinistra è di nascondere malamente un progetto che coinvolge tutte le strutture più importanti della Venezia Giulia, partendo dai porti di Muggia e Trieste arrivando sino all'aeroporto di Ronchi dei Legionari. Le preoccupazioni, però, non sono mancate neppure tra i componenti della maggioranza come Bruna Zorzini (PDCI) e Roberto De Gioia (Autonomisti).

Dopo una lunga discussione tra i consiglieri, l'articolo 8 è stato approvato con i voti di Margherita, DS, Cittadini, PRC; contraria la Casa delle Libertà con Salvador e De Gioia, nessun astenuto.

(segue)

(immagini alle tv)