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III Comm: audizione ass. Beltrame su polo ospedaliero Udine

17.11.2005
18:35
(ACON) Trieste, 17 nov - RC - La III Commissione del Consiglio regionale, su esplicita richiesta di Roberto Molinaro (UDC), ha sentito l'assessore alla Salute, Enzo Beltrame, sulla riorganizzazione del polo ospedaliero udinese con particolare riferimento alla fusione tra l'Azienda ospedaliera "S. Maria della Misericordia" e il Policlinico universitario a gestione diretta. Dalla loro fusione, a partire dal primo gennaio 2006 dovrebbe nascere l'Azienda ospedaliera universitaria retta dalle norme del decreto legislativo 517/1999, decreto nel quale si individua una collaborazione tra Università e Servizio sanitario nazionale attraverso Aziende ospedaliero-universitarie. In tal senso Regione e Università di Udine hanno sottoscritto un accordo, poi trasmesso ai ministeri della Salute e dell'Università e Ricerca. Il percorso giuridico per la conclusione della costituzione dell'Azienda unica terminerà con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri (DPCM); pre-condizione, invece, per la partenza della nuova Azienda, é la stipula di un protocollo d'intesa Regione-Università.

L'organizzazione dei servizi sanitari nell'area udinese vedeva già costituiti, all'entrata in vigore del decreto legislativo 517, l'Azienda ospedaliera e il Policlinico universitario, con una collaborazione sancita nel '92 con un protocollo d'intesa Regione-Università. La situazione di quel territorio é, quindi, contraddistinta dalla compresenza di due aziende di rilievo nazionale e di alta specializzazione, istituzionalmente e amministrativamente indipendenti. Vi é, poi, un'esigenza di riassetto edilizio, volta a un ridimensionamento, che renderà difficile la loro convivenza, mentre permetterà di mettere in comune risorse attraverso l'uso integrato dei servizi logistici (settori diagnostico-terapeutici e di degenza) e sinergie nelle attività assistenziale, formativa e di ricerca. Si ha il bisogno pure di avviare una sperimentazione di modelli organizzativi e operativi (dipartimenti di oncologia, urologia e neurologia) coerenti con la specificità del modello del polo unico ospedaliero.

Anche guardando il bacino di utenza - così ancora Beltrame - é difficile giustificare la compresenza di due strutture di alta specializzazione e di rilievo nazionale. Inoltre, solo con la loro unione si potranno raggiungere obiettivi come l'aumento dell'attività complessiva e della casistica trattata. Il nostro modello di integrazione tra Università e Sistema sanitario regionale é unico in Italia e potrà fare da apripista

Concludendo e sottolineando come il S. Maria della Misericordia debba continuare ad essere un grande ospedale di riferimento per gli ospedali di rete, l'assessore ha reso noto che il 30 maggio scorso é stato siglato un accordo tra Regione e Università che definisce il mandato della nuova azienda, le modalità e le norme per il personale e gli organi di cui sarà composta, e demanda a un protocollo di intesa gli aspetti più organizzativi. Il ministero dell'Università ha già dato il suo placet; si attende quello del ministero della Salute.

Visti i pochi giorni che mancano al primo gennaio 2006 - ha quindi detto Molinaro - si riuscirà nell'intento? Il consigliere ha quindi chiesto se, al di là del documento, ci sono accordi tra Regione e Università che condizionino la futura gestione dell'Azienda. Paolo Ciani (AN) ha voluto sapere della proiezione dei costi finali dell'operazione e ha suggerito che a gestire la nuova struttura sia una figura neutra. Massimo Blasoni (FI) ha chiesto cosa nasce esattamente, chi comanderà, quali le modalità di finanziamento, se spariranno i doppioni. Alessandra Guerra (LN) quali le modalità con cui normare ospedale e Università e maggiori dettagli su tutta l'operazione. Mirko Spacapan (Margh) ha, invece, fatto un discorso generale sulle difficoltà di portare in periferia l'eccellenza.

(immagini alle tv)