III Comm: audizione ass. Beltrame su polo ospedaliero Udine
(ACON) Trieste, 17 nov - RC - La III Commissione del Consiglio
regionale, su esplicita richiesta di Roberto Molinaro (UDC), ha
sentito l'assessore alla Salute, Enzo Beltrame, sulla
riorganizzazione del polo ospedaliero udinese con particolare
riferimento alla fusione tra l'Azienda ospedaliera "S. Maria
della Misericordia" e il Policlinico universitario a gestione
diretta. Dalla loro fusione, a partire dal primo gennaio 2006
dovrebbe nascere l'Azienda ospedaliera universitaria retta dalle
norme del decreto legislativo 517/1999, decreto nel quale si
individua una collaborazione tra Università e Servizio sanitario
nazionale attraverso Aziende ospedaliero-universitarie. In tal
senso Regione e Università di Udine hanno sottoscritto un
accordo, poi trasmesso ai ministeri della Salute e
dell'Università e Ricerca. Il percorso giuridico per la
conclusione della costituzione dell'Azienda unica terminerà con
un decreto del presidente del Consiglio dei ministri (DPCM);
pre-condizione, invece, per la partenza della nuova Azienda, é la
stipula di un protocollo d'intesa Regione-Università.
L'organizzazione dei servizi sanitari nell'area udinese vedeva
già costituiti, all'entrata in vigore del decreto legislativo
517, l'Azienda ospedaliera e il Policlinico universitario, con
una collaborazione sancita nel '92 con un protocollo d'intesa
Regione-Università. La situazione di quel territorio é, quindi,
contraddistinta dalla compresenza di due aziende di rilievo
nazionale e di alta specializzazione, istituzionalmente e
amministrativamente indipendenti. Vi é, poi, un'esigenza di
riassetto edilizio, volta a un ridimensionamento, che renderà
difficile la loro convivenza, mentre permetterà di mettere in
comune risorse attraverso l'uso integrato dei servizi logistici
(settori diagnostico-terapeutici e di degenza) e sinergie nelle
attività assistenziale, formativa e di ricerca. Si ha il bisogno
pure di avviare una sperimentazione di modelli organizzativi e
operativi (dipartimenti di oncologia, urologia e neurologia)
coerenti con la specificità del modello del polo unico
ospedaliero.
Anche guardando il bacino di utenza - così ancora Beltrame - é
difficile giustificare la compresenza di due strutture di alta
specializzazione e di rilievo nazionale. Inoltre, solo con la
loro unione si potranno raggiungere obiettivi come l'aumento
dell'attività complessiva e della casistica trattata. Il nostro
modello di integrazione tra Università e Sistema sanitario
regionale é unico in Italia e potrà fare da apripista
Concludendo e sottolineando come il S. Maria della Misericordia
debba continuare ad essere un grande ospedale di riferimento per
gli ospedali di rete, l'assessore ha reso noto che il 30 maggio
scorso é stato siglato un accordo tra Regione e Università che
definisce il mandato della nuova azienda, le modalità e le norme
per il personale e gli organi di cui sarà composta, e demanda a
un protocollo di intesa gli aspetti più organizzativi. Il
ministero dell'Università ha già dato il suo placet; si attende
quello del ministero della Salute.
Visti i pochi giorni che mancano al primo gennaio 2006 - ha
quindi detto Molinaro - si riuscirà nell'intento? Il consigliere
ha quindi chiesto se, al di là del documento, ci sono accordi tra
Regione e Università che condizionino la futura gestione
dell'Azienda. Paolo Ciani (AN) ha voluto sapere della proiezione
dei costi finali dell'operazione e ha suggerito che a gestire la
nuova struttura sia una figura neutra. Massimo Blasoni (FI) ha
chiesto cosa nasce esattamente, chi comanderà, quali le modalità
di finanziamento, se spariranno i doppioni. Alessandra Guerra
(LN) quali le modalità con cui normare ospedale e Università e
maggiori dettagli su tutta l'operazione. Mirko Spacapan (Margh)
ha, invece, fatto un discorso generale sulle difficoltà di
portare in periferia l'eccellenza.
(immagini alle tv)