Roma: Tesini con presidenti Consigli per difesa specialità
(ACON) Trieste, 21 nov - AB - Il presidente del Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia Alessandro Tesini, nella sua
veste di coordinatore della Conferenza del presidenti dei
Consigli regionali, ha incontrato a Roma i presidenti delle
Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, al
termine del quale è stato approvato all'unanimità un ordine del
giorno a difesa delle specialità.
Nel documento, i presidenti esprimono la necessità di riportare a
una dimensione politica più serena, equilibrata e condivisa le
valutazioni e le relazioni interregionali, e di svolgere il
dibattito sulle autonomie speciali - nell'ambito della riforma
dell'ordinamento regionale e costituzionale - in modo da
recuperarne i contenuti e gli aspetti più significativi a modello
di tutte le regioni. Invitano, pertanto, i rappresentanti delle
istituzioni regionali e le loro delegazioni parlamentari a
impegnarsi per un ampliamento di tutte la autonomie regionali,
facendo riferimento alla posizione e alle ragioni delle autonomie
speciali, il cui ruolo costituzionale rimane imprescindibile
anche per l' evoluzione di tutto il regionalismo italiano.
A tali conclusioni i presidenti sono giunti dopo un approfondito
confronto, nel corso del quale è stato messo in rilievo come
l'autonomia e il ruolo delle istituzioni regionali, e in
particolar modo di quelle a statuto speciale, siano spesso al
centro di un dibattito confuso e strumentale; senza considerare
che esse sono state e saranno sempre più centrali nello sviluppo
delle comunità locali e più in generale del regionalismo.
Spiace però assistere, hanno puntualizzato, a interpretazioni
quanto meno affrettate, se non palesemente errate, su ruolo e
status complessivo delle autonomie speciali, che in ambito
legislativo, amministrativo e finanziario si traducono in un più
ampio ventaglio di competenze e di servizi, altrove riconducibili
allo Stato centrale. L'autonomia implica, inoltre, la possibilità
di attuare politiche specifiche con un ben maggiore grado di
coerenza e tempestività rispetto alla specificità dei bisogni e
delle situazioni presenti nelle comunità e nelle economie locali,
con conseguenti significative differenziazioni anche sul versante
della selettività ed efficacia della spesa pubblica.
Le Regioni speciali e le Province autonome si dichiarano anche
pronte a configurare - assieme alle Regioni ordinarie -
iniziative comuni per accrescere i livelli, le condizioni e le
opportunità di tutte le autonomie, utilizzando appieno degli
strumenti già oggi disponibili e sollecitandone di nuovi, per
orientare conseguentemente le azioni degli organi istituzionali e
di governo coinvolti.
In questo contesto, conclude l'ordine del giorno, sarà necessario
sostenere e perseguire l'incremento dell'autonomia finanziaria,
politica, normativa e amministrativa di tutte le Regioni, non
solo grazie a riforme costituzionali, ma anche a una quotidiana
opera di promozione e di sorveglianza, in cui le Regioni a
statuto speciale possono fare da battistrada.