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Roma: Tesini con presidenti Consigli per difesa specialità

21.11.2005
14:25
(ACON) Trieste, 21 nov - AB - Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Alessandro Tesini, nella sua veste di coordinatore della Conferenza del presidenti dei Consigli regionali, ha incontrato a Roma i presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, al termine del quale è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno a difesa delle specialità.

Nel documento, i presidenti esprimono la necessità di riportare a una dimensione politica più serena, equilibrata e condivisa le valutazioni e le relazioni interregionali, e di svolgere il dibattito sulle autonomie speciali - nell'ambito della riforma dell'ordinamento regionale e costituzionale - in modo da recuperarne i contenuti e gli aspetti più significativi a modello di tutte le regioni. Invitano, pertanto, i rappresentanti delle istituzioni regionali e le loro delegazioni parlamentari a impegnarsi per un ampliamento di tutte la autonomie regionali, facendo riferimento alla posizione e alle ragioni delle autonomie speciali, il cui ruolo costituzionale rimane imprescindibile anche per l' evoluzione di tutto il regionalismo italiano.

A tali conclusioni i presidenti sono giunti dopo un approfondito confronto, nel corso del quale è stato messo in rilievo come l'autonomia e il ruolo delle istituzioni regionali, e in particolar modo di quelle a statuto speciale, siano spesso al centro di un dibattito confuso e strumentale; senza considerare che esse sono state e saranno sempre più centrali nello sviluppo delle comunità locali e più in generale del regionalismo.

Spiace però assistere, hanno puntualizzato, a interpretazioni quanto meno affrettate, se non palesemente errate, su ruolo e status complessivo delle autonomie speciali, che in ambito legislativo, amministrativo e finanziario si traducono in un più ampio ventaglio di competenze e di servizi, altrove riconducibili allo Stato centrale. L'autonomia implica, inoltre, la possibilità di attuare politiche specifiche con un ben maggiore grado di coerenza e tempestività rispetto alla specificità dei bisogni e delle situazioni presenti nelle comunità e nelle economie locali, con conseguenti significative differenziazioni anche sul versante della selettività ed efficacia della spesa pubblica.

Le Regioni speciali e le Province autonome si dichiarano anche pronte a configurare - assieme alle Regioni ordinarie - iniziative comuni per accrescere i livelli, le condizioni e le opportunità di tutte le autonomie, utilizzando appieno degli strumenti già oggi disponibili e sollecitandone di nuovi, per orientare conseguentemente le azioni degli organi istituzionali e di governo coinvolti.

In questo contesto, conclude l'ordine del giorno, sarà necessario sostenere e perseguire l'incremento dell'autonomia finanziaria, politica, normativa e amministrativa di tutte le Regioni, non solo grazie a riforme costituzionali, ma anche a una quotidiana opera di promozione e di sorveglianza, in cui le Regioni a statuto speciale possono fare da battistrada.