UDC: Molinaro, un Garante degli amministratori locali
(ACON) Trieste, 22 nov - COM/AB - Il capogruppo UDC in
Consiglio regionale Roberto Molinaro, relatore di minoranza del
disegno di legge 153 sul sistema Regione-Autonomie locali, in
vista della discussione in Aula, esprime in una nota un giudizio
negativo nei confronti di tale provvedimento.
"Si tratta di un disegno neocentralistico regionale che, a
livello ordinamentale, mette in discussione il ruolo identitario
delle Province, privilegiando il rapporto diretto Regione-Comune
e sostenendo il formarsi di aggregazioni sovracomunali, con
finalità realizzative e programmatorie, gli ASTER, con ciò
scomponendo l'area vasta stessa".
"Tale dimensione territoriale - prosegue la nota - è
sott'ordinata rispetto alla Regione, dal momento che gli
obiettivi sono fissati dalla Regione stessa e le risorse
economiche destinate agli investimenti sono frutto di
negoziazione tra Regione e soggetti istituzionali che promuovono
l'ASTER".
"Tale impianto strategico - secondo Molinaro - non è la
valorizzazione dell'autonomia locale, ulteriormente sancita dal
principio di equiordinazione di cui all'articolo 114 della
Costituzione. Alla fine, il tutto si tradurrà in un disegno
riformatore solo apparente e poco virtuoso, quasi una
restaurazione, con un governo regionale più forte e una autonomia
locale limitata, ma soprattutto, di fatto,una volontà di
controllo di Comuni e Province, ingabbiati in una miriade di
relazioni concertative e relazionali, che sicuramente non
favoriscono né il pluralismo istituzionale, né l'autonomia e in
particolare quella finanziaria".
Dopo questa premessa generale, Molinaro anticipa che "durante le
sedute del 23 e 24 novembre solleverà diverse altre questioni,
come quelle sulle città metropolitane, sulle comunità montane e
sul federalismo fiscale, ma per il momento si limita a ribadire
l'opportunità di istituire un Garante degli amministratori
locali, quale organismo regionale di supporto all'attività dei
componenti elettivi e di nomina degli organi degli enti locali".
"Tale soggetto istituzionale - precisa - andrà a sostituire
l'analoga figura che la Giunta regionale aveva precedentemente
proposto non per gli amministratori bensì per le Autonomie
locali, formulazione ritenuta completamente inadeguata e bocciata
in Commissione".
"Da qui l'iniziativa dell'UDC - afferma il consigliere centrista
- di presentare un emendamento istitutivo del Garante, con sede
nella città di Udine presso la struttura regionale competente in
materia di autonomie locali, che fornisca il supporto logistico,
tecnico-operativo e di segreteria. Esso potrà operare anche
presso le strutture regionali negli altri capoluoghi di
provincia. Sarà nominato dall'Assessore regionale competente in
materia di autonomie locali, previa intesa con il Consiglio delle
Autonomie locali. Potrà essere nominato nella carica colui che
abbia svolto per almeno dieci anni funzioni di dirigente della
pubblica amministrazione, di magistrato, o di docente
universitario in materie giuridiche. La carica sarà incompatibile
con quelle di amministratore locale o regionale o di dirigente di
qualsiasi livello di una forza o movimento politico".
"Un servizio utile per gli amministratori - conclude Molinaro -
per fornire un momento di consulenza e di supporto all'attività
non tanto dei Comuni o delle Province, che sono dotati di uffici
e possono accedere a consulenze, quanto piuttosto a quella dei
singoli eletti nei Consigli, già fortemente limitati nel ruolo
dall'elezione diretta dei vertici di Comuni e Province. Una
questione di efficacia della democrazia rappresentativa che
nell'ambito di questa legge quadro deve trovare una risposta".