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UDC: Molinaro, un Garante degli amministratori locali

22.11.2005
10:02
(ACON) Trieste, 22 nov - COM/AB - Il capogruppo UDC in Consiglio regionale Roberto Molinaro, relatore di minoranza del disegno di legge 153 sul sistema Regione-Autonomie locali, in vista della discussione in Aula, esprime in una nota un giudizio negativo nei confronti di tale provvedimento.

"Si tratta di un disegno neocentralistico regionale che, a livello ordinamentale, mette in discussione il ruolo identitario delle Province, privilegiando il rapporto diretto Regione-Comune e sostenendo il formarsi di aggregazioni sovracomunali, con finalità realizzative e programmatorie, gli ASTER, con ciò scomponendo l'area vasta stessa". "Tale dimensione territoriale - prosegue la nota - è sott'ordinata rispetto alla Regione, dal momento che gli obiettivi sono fissati dalla Regione stessa e le risorse economiche destinate agli investimenti sono frutto di negoziazione tra Regione e soggetti istituzionali che promuovono l'ASTER".

"Tale impianto strategico - secondo Molinaro - non è la valorizzazione dell'autonomia locale, ulteriormente sancita dal principio di equiordinazione di cui all'articolo 114 della Costituzione. Alla fine, il tutto si tradurrà in un disegno riformatore solo apparente e poco virtuoso, quasi una restaurazione, con un governo regionale più forte e una autonomia locale limitata, ma soprattutto, di fatto,una volontà di controllo di Comuni e Province, ingabbiati in una miriade di relazioni concertative e relazionali, che sicuramente non favoriscono né il pluralismo istituzionale, né l'autonomia e in particolare quella finanziaria".

Dopo questa premessa generale, Molinaro anticipa che "durante le sedute del 23 e 24 novembre solleverà diverse altre questioni, come quelle sulle città metropolitane, sulle comunità montane e sul federalismo fiscale, ma per il momento si limita a ribadire l'opportunità di istituire un Garante degli amministratori locali, quale organismo regionale di supporto all'attività dei componenti elettivi e di nomina degli organi degli enti locali". "Tale soggetto istituzionale - precisa - andrà a sostituire l'analoga figura che la Giunta regionale aveva precedentemente proposto non per gli amministratori bensì per le Autonomie locali, formulazione ritenuta completamente inadeguata e bocciata in Commissione". "Da qui l'iniziativa dell'UDC - afferma il consigliere centrista - di presentare un emendamento istitutivo del Garante, con sede nella città di Udine presso la struttura regionale competente in materia di autonomie locali, che fornisca il supporto logistico, tecnico-operativo e di segreteria. Esso potrà operare anche presso le strutture regionali negli altri capoluoghi di provincia. Sarà nominato dall'Assessore regionale competente in materia di autonomie locali, previa intesa con il Consiglio delle Autonomie locali. Potrà essere nominato nella carica colui che abbia svolto per almeno dieci anni funzioni di dirigente della pubblica amministrazione, di magistrato, o di docente universitario in materie giuridiche. La carica sarà incompatibile con quelle di amministratore locale o regionale o di dirigente di qualsiasi livello di una forza o movimento politico".

"Un servizio utile per gli amministratori - conclude Molinaro - per fornire un momento di consulenza e di supporto all'attività non tanto dei Comuni o delle Province, che sono dotati di uffici e possono accedere a consulenze, quanto piuttosto a quella dei singoli eletti nei Consigli, già fortemente limitati nel ruolo dall'elezione diretta dei vertici di Comuni e Province. Una questione di efficacia della democrazia rappresentativa che nell'ambito di questa legge quadro deve trovare una risposta".