CR: mozione salvaguardia monte San Lorenzo (Maniago) (1)
(ACON) Trieste, 22 nov - AB - Il Consiglio regionale ha avviato
i lavori con la mozione a firma Isidoro Gottardo (FI), Luca
Ciriani (AN), e Fulvio Follegot (LN) a salvaguardia del monte San
Lorenzo, in comune di Maniago. Sullo stesso argomento ha
presentato un'interrogazione anche Pio De Angelis (PRC).
La variante n. 16 al piano regolatore di quel Comune, ha
sottolineato Gottardo illustrando la mozione, viene eseguita per
ampliare una cava per estrazione di inerti, su richiesta della
stessa ditta interessata ai lavori, che motiva la richiesta col
fatto che il calcare scavato è risultato meno puro, per cui per
ottenere lo stesso quantitativo deve essere estratta una quantità
maggiore di materiale.
L'ampliamento di detta cava, così come appreso dal progetto
presentato dalla ditta che andrebbe a continuare lo scavo, non
solo interesserebbe una zona delimitata nel piano regolatore come
F3, ma addirittura prevedrebbe l'abbassamento di circa 60 metri
della sommità del monte San Lorenzo. Questa ipotesi di
ampliamento si aggiungerebbe alle attività estrattive, dalle
dimensioni anche ragguardevoli, che sono già in essere sul
territorio regionale e sarebbe un'ulteriore grave ferita per la
pedemontana Pordenonese, che ha caratteristiche uniche in Europa
e grande valore paesaggistico, geologico e naturalistico.
La mozione intenderebbe pertanto impegnare la Giunta regionale a
ritenere inopportuna l'escavazione e il rimodellamento della
vetta del monte San Lorenzo, a chiedere alla ditta di studiare e
presentare alla Regione, per le opportune autorizzazioni, ipotesi
di forme di coltivazione della cava meno impattanti sul
territorio e il paesaggio (ad esempio la coltivazione della cava
in galleria, oppure l'individuazione di un sito alternativo ) e a
non concedere in nessun caso le autorizzazioni necessarie a
coltivare la cava a cielo aperto in quel sito.
De Angelis, illustrando la sua interrogazione, ha fatto presente
che questa ipotesi di progetto per il monte San Lorenzo avrebbe
un impatto ambientale e paesaggistico notevole. De Angelis ha
quindi proposto la costituzione di un tavolo con le parti
interessate - Regione, Comune, organizzazioni sindacali, impresa,
comitato - per concordare un piano condiviso.
Non è una mozione delle opposizioni contro qualcuno, ha precisato
Luca Ciriani (AN), ma il tentativo di ragionare su altre
soluzioni che evitino di creare un precedente; Paolo Pupulin (DS)
ha fatto presente la delicatezza della questione; Fulvio Follegot
(LN) ha lamentato l'assenza del Piano sulle attività estrattive,
senza il quale ogni regolamentazione risulta difficile; Piero
Colussi (Citt) ha ricordato che il territorio è patrimonio di
tutti, pertanto la sua tutela dovrà essere ampia; Maurizio
Salvador (Misto) ha ricordato che territorio e ambiente sono
priorità, elementi centrali e strategici.
L'assessore Gianfranco Moretton, vicepresidente della Giunta, ha
ricordato la costante attività di vigilanza, ha ricostruito la
storia della cava San Lorenzo e i passaggi autorizzativi che si
sono succeduti negli anni e ha invitato a non mettere il carro
davanti ai buoi in una fase dove le determinazioni devono ancora
essere adottate. Moretton ha detto di condividere la contrarietà
a un progetto impattante e di essere per un progetto che tenga
nel giusto equilibrio il rispetto dell'ambiente e l'attività
della cava.
Il Consiglio regionale ha bocciato (no di ID, sì della CdL) la
mozione, accogliendo (a voti invertiti) un ordine del giorno a
firma De Angelis (PRC), Metz (Verdi), Santin (Margh), Pupulin
(DS) e Colussi (Citt) che impegna la Giunta a costituite un
tavolo fra le parti, come chiesto dallo stesso De Angelis, volto
a verificare soluzioni di scavo compatibili dal punto di vista
ambientale e paesaggistico.
Bocciare la mozione e approvare l'ordine del giorno, ha replicato
Gottardo, significa non salvaguardare il profilo del monte San
Lorenzo, che potrà essere quindi abbassato di 60 metri.
(immagini alle tv)
(segue)