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CR: mozione salvaguardia monte San Lorenzo (Maniago) (1)

22.11.2005
11:48
(ACON) Trieste, 22 nov - AB - Il Consiglio regionale ha avviato i lavori con la mozione a firma Isidoro Gottardo (FI), Luca Ciriani (AN), e Fulvio Follegot (LN) a salvaguardia del monte San Lorenzo, in comune di Maniago. Sullo stesso argomento ha presentato un'interrogazione anche Pio De Angelis (PRC).

La variante n. 16 al piano regolatore di quel Comune, ha sottolineato Gottardo illustrando la mozione, viene eseguita per ampliare una cava per estrazione di inerti, su richiesta della stessa ditta interessata ai lavori, che motiva la richiesta col fatto che il calcare scavato è risultato meno puro, per cui per ottenere lo stesso quantitativo deve essere estratta una quantità maggiore di materiale.

L'ampliamento di detta cava, così come appreso dal progetto presentato dalla ditta che andrebbe a continuare lo scavo, non solo interesserebbe una zona delimitata nel piano regolatore come F3, ma addirittura prevedrebbe l'abbassamento di circa 60 metri della sommità del monte San Lorenzo. Questa ipotesi di ampliamento si aggiungerebbe alle attività estrattive, dalle dimensioni anche ragguardevoli, che sono già in essere sul territorio regionale e sarebbe un'ulteriore grave ferita per la pedemontana Pordenonese, che ha caratteristiche uniche in Europa e grande valore paesaggistico, geologico e naturalistico.

La mozione intenderebbe pertanto impegnare la Giunta regionale a ritenere inopportuna l'escavazione e il rimodellamento della vetta del monte San Lorenzo, a chiedere alla ditta di studiare e presentare alla Regione, per le opportune autorizzazioni, ipotesi di forme di coltivazione della cava meno impattanti sul territorio e il paesaggio (ad esempio la coltivazione della cava in galleria, oppure l'individuazione di un sito alternativo ) e a non concedere in nessun caso le autorizzazioni necessarie a coltivare la cava a cielo aperto in quel sito.

De Angelis, illustrando la sua interrogazione, ha fatto presente che questa ipotesi di progetto per il monte San Lorenzo avrebbe un impatto ambientale e paesaggistico notevole. De Angelis ha quindi proposto la costituzione di un tavolo con le parti interessate - Regione, Comune, organizzazioni sindacali, impresa, comitato - per concordare un piano condiviso.

Non è una mozione delle opposizioni contro qualcuno, ha precisato Luca Ciriani (AN), ma il tentativo di ragionare su altre soluzioni che evitino di creare un precedente; Paolo Pupulin (DS) ha fatto presente la delicatezza della questione; Fulvio Follegot (LN) ha lamentato l'assenza del Piano sulle attività estrattive, senza il quale ogni regolamentazione risulta difficile; Piero Colussi (Citt) ha ricordato che il territorio è patrimonio di tutti, pertanto la sua tutela dovrà essere ampia; Maurizio Salvador (Misto) ha ricordato che territorio e ambiente sono priorità, elementi centrali e strategici.

L'assessore Gianfranco Moretton, vicepresidente della Giunta, ha ricordato la costante attività di vigilanza, ha ricostruito la storia della cava San Lorenzo e i passaggi autorizzativi che si sono succeduti negli anni e ha invitato a non mettere il carro davanti ai buoi in una fase dove le determinazioni devono ancora essere adottate. Moretton ha detto di condividere la contrarietà a un progetto impattante e di essere per un progetto che tenga nel giusto equilibrio il rispetto dell'ambiente e l'attività della cava.

Il Consiglio regionale ha bocciato (no di ID, sì della CdL) la mozione, accogliendo (a voti invertiti) un ordine del giorno a firma De Angelis (PRC), Metz (Verdi), Santin (Margh), Pupulin (DS) e Colussi (Citt) che impegna la Giunta a costituite un tavolo fra le parti, come chiesto dallo stesso De Angelis, volto a verificare soluzioni di scavo compatibili dal punto di vista ambientale e paesaggistico.

Bocciare la mozione e approvare l'ordine del giorno, ha replicato Gottardo, significa non salvaguardare il profilo del monte San Lorenzo, che potrà essere quindi abbassato di 60 metri.

(immagini alle tv)

(segue)