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DS: rilanciare il ruolo dei consultori familiari

22.11.2005
16:38
(ACON) Trieste, 22 nov - COM/AB - "I consultori familiari sono stati una conquista e l'attuale attacco da parte del centro destra nei confronti di questa istituzione è una mossa elettoralistica con toni decisamente offensivi per le donne".

Lo affermano, in una nota, le consigliere regionali dei DS Tamara Blazina, Annamaria Menosso e Patrizia Della Pietra che aggiungono:

"Come sostiene la coordinatrice nazionale delle donne DS Barbara Pollastrini, vogliono fare propaganda sulla pelle delle donne. I consultori, anche nella nostra Regione, hanno svolto e svolgono compiti irrinunciabili per quanto riguarda il tema della procreazione responsabile e delle problematiche relative alla famiglia. Riprendiamoli in mano non per stravolgerli, ma per rilanciarne il ruolo affidando loro ulteriori funzioni in collegamento più stretto con il territorio e i servizi sociali. Si tratta di rinforzarli attraverso una maggiore presenza di personale qualificato, di dotarli di ulteriori risorse, non certo di farne uno strumento a uso e consumo di interessati detrattori della 194, legge che viene evocata in particolari momenti in cui a qualcuno pare utile sbattere in faccia agli elettori e soprattutto alle elettrici il dolore causato da un aborto sotto le sembianze di una piaga sociale da combattere con discutibili crociate". "In realtà - aggiungono le consigliere - molti dei consultori familiari istituiti in Italia a partire dal 1975 avevano fra i loro compiti quello di prevenire l'aborto clandestino, ma soprattutto lo scopo di incentivare l'informazione sulla contraccezione e di sensibilizzare le donne a una sessualità responsabile. I rapporti ministeriali sull'andamento del fenomeno che riguarda l'interruzione di gravidanza parlano chiaro. Negli ultimi venti anni le strutture pubbliche specialistiche hanno fatto emergere dalla clandestinità il fenomeno dell'aborto e ne hanno determinato una netta riduzione. Per questo, chi afferma che nei consultori si certificano esclusivamente interruzioni di gravidanza non solo strumentalizza il problema in maniera inaccettabile, ma non ha rispetto delle professionalità che operano al loro interno e che avrebbero piuttosto bisogno di maggiori risorse".

"Nella nostra regione - così ancora Blazina, Della Pietra e Menosso - come Intesa Democratica stiamo avviando una serie di interventi legislativi che si rivolgono alle problematiche sociali, grazie anche al nostro fattivo contributo. La legge sulla famiglia e quella sul welfare in dirittura d'arrivo hanno fra i loro obiettivi anche il rilancio del ruolo dei consultori, che sono chiamati a intervenire su problemi nuovi, quali quelli che riguardano la popolazione immigrata in costante aumento, l'emergere di nuove povertà e quindi di particolari situazioni di disagio e la più complessa situazione attuale della famiglia".

"I consultori - concludono - saranno quindi chiamati a realizzare all'interno della pianificazione integrata di carattere sociosanitaria e assistenziale l'informazione sui diritti della donna e dell'uomo in materia di tutela sociale della maternità e della paternità, la prevenzione e la riduzione delle cause di infertilità, l'assistenza psicologica e sanitaria alle famiglie prima e dopo il parto o nei casi di procreazione medicalmente assistita, la diffusione di programmi educativi sui temi della sessualità insieme alle istituzioni scolastiche, l'assistenza giuridica relativamente sempre a problematiche di carattere sessuale e relazionale